Giocato su Playstation 5 (PSVR)
La realtà virtuale ci permette non solo di affrontare avventure al cardiopalma o sparatutto frenetici, ma di vivere anche esperienze dal gusto più contemplativo e dall’estro più artistico. È il caso di grandi capolavori come Paper Beast o di perle inaspettate come Separation: titoli in grado di smuovere qualcosa nel giocatore, nonostante le premesse possano sembrare ben poco entusiasmanti. Trebuchet, che ci aveva già fatto assaggiare la propria visione della realtà virtuale con Prison Boss VR, sceglie questa volta la strada del gioco arthouse, proponendoci un prodotto dalla forte componente artistica, che non mancherà di piacere a tutti quegli utenti che dalla VR cercano anche relax e contemplazione.
Winds & Leaves è una sorta di farming simulator, ambientato in un mondo post apocalittico presunto, in cui, grazie alle nostre capacità di controllare i venti e le stagioni, dovremo ridar vita a una terra arida e – oramai – priva di vita. Il titolo Trebuchet non ci tiene alle didascalie, e infatti dopo avervi spiegato a grandi linee il funzionamento dei vostri tool vi butta immediatamente nell’effettivo gameplay, quasi ad urlarvi: “andate, e scoprite da voi quello che può offrirvi il mondo di gioco”. Se da una parte questo approccio un po’ hardcore potrebbe lasciarvi interdetti, il lavoro sul gameplay loop è così solido che non ci metterete poi molto a capire cosa dovrete effettivamente fare, poiché il solo ambiente di gioco è in grado di spiegarsi praticamente da sé.
Sostanzialmente, dovremo recuperare semi di diverse specie dagli alberi che troveremo in giro per i livelli, e seminare gli stessi nelle zone che circoscrivono gli elementi importanti della mappa. Che siano grandi alberi che vi daranno accesso ad altri semi, strutture in grado di ricaricare la vostra resistenza nelle zone più aride o mulini che andranno a sbloccare parti della mappa, il vostro obiettivo sarà sempre quello: piantare più alberi possibili per far sì che la natura torni a mostrarsi rigogliosa. Per fare questo avrete bisogno di un altro tool a vostra disposizione: una sorta di mulinello che andrà a velocizzare il tempo per far crescere le piante in un batter d’occhio. Questo perché i tempi di crescita di un qualsiasi seme seguiranno le leggi stesse della natura, e toccherà quindi a noi forzare la mano, a seconda delle esigenze che avremo in quel preciso momento.
La meccanica della semina, unita a quella del vento e delle stagioni, ci mette quindi a confronto con una serie di puzzle ambientali che non risultano mai troppo complessi, ma che richiederanno una buona comprensione del testo e – soprattutto – un backtracking che alla lunga potrebbe stancare. Quest’ultimo è sicuramente uno dei problemi di Winds & Leaves, poiché vi ritroverete spesso a non avere più semi a disposizione, andando a girovagare per la mappa alla ricerca degli oggetti necessari per proseguire nella storia; che non potrete raggiungere tramite shortcut o teletrasporto. Fortuna vuole che il sistema di locomotion escogitato da Trebuchet, e basato sul movimento delle vostre mani tramite Playstation Move, funziona effettivamente a meraviglia, e fa rimpiangere solo fino a un certo punto la solita mancanza dello stick analogico sui motion controller di Sony.
Discorso diverso invece per l’arrampicata, che risulta a volte piacevole, a volte frustrante, a causa di una gestione dei punti d’aggancio che poteva esser sviluppata sinceramente meglio.
Un prodotto di questo tipo, poi, non è niente senza una direzione artistica adeguata, e Winds & Leaves fa bene anche da questo punto di vista. Certo, la risoluzione bassa del pannello Playstation non aiuta, e l’aliasing in certi momenti si fa davvero troppo eccessivo, ma l’art direction del prodotto canadese riesce a risultar dolce e violenta a seconda della situazione, avvolgendoci tra colori ed elementi poligonali messi in scena con grande classe. Aiuta poi un ottimo lavoro sul sound design e sulla colonna sonora: minimale ma sempre azzeccata, che non mancherà di immergervi ancora di più all’interno di un mondo meraviglioso e sognante, proprio solo dei titoli più forti della lineup di PSVR.
Anche sul fronte longevità Winds & Leaves fa bene, poiché a fronte di una spesa di circa trenta euro avrete a disposizione un’avventura che si può concludere in circa sei, sette ore di gioco; una durata onesta se paragonata al prezzo di listino del prodotto.
Chiaramente non stiamo comunque parlando di un titolo imprescindibile e, anche chi ama il prodotto più arty e contemplativo, potrebbe trovare in Winds & Leaves un prodotto ripetitivo e, a tratti, stancante. Dal canto mio, quando un gameplay loop funziona, possa durare un titolo anche venti ore, me lo giocherò comunque volentieri, raffinando e velocizzando gli step necessari a un proseguimento dal ritmo costante ma sempre soddisfacente. Tuttavia è comprensibile anche una mentalità d’altro tipo, per cui se un titolo non continua a stimolare i suoi giocatori con un mucchio di trovate di gameplay o messa in scena potrebbe finire molto in fretta nel dimenticatoio. Winds & Leaves prova anche a rilanciare con qualche meccanica e qualche trovata visiva nel corso della sua manciata d’ore di gioco, ma la verità è che – di base – le operazioni da compiere saranno sempre quelle dall’inizio alla fine.
Winds & Leaves è un titolo da una parte meraviglioso, ma dall’altra adatto soltanto a una fetta molto specifica di utenti. Chi cerca un’avventura narrativa e cinematografica o uno sparatutto dai ritmi al cardiopalma non troverà qui qualcosa che possa minimamente soddisfarlo; chi, al contrario, cerca un’opera dall’estro più spiccatamente artistico, intensa e propria di un gameplay originale e personalissimo potrebbe invece innamorarsi di una delle migliori esclusive VR degli ultimi mesi, che arriva su PSVR verso la fine di una generazione che ci ha regalato – e continua a regalarci – moltissime soddisfazioni.
Winds and Leaves è disponibile dal 27 Luglio al prezzo di 29,99€ su Playstation VR.
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