Un cabinato arcade per tutte le tasche

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Cabinati arcade che passione! Per tutti gli anni 80 fino alla fine dei gloriosi anni 90 i cabinati arcade sono stati protagonisti delle fantasie ludiche di ogni videogiocatore che si rispetti. Che fosse un bar, un oratorio o una salagiochi vera e propria eravamo soliti “buttare” quelle 200 lire  – ah, quando c’erano le lire – per pochi minuti di divertimento.

Non mi voglio nascondere dietro un dito, parliamo di cabinati arcade perché le pagine su cui leggete questo articolo è frequentato per la maggior parte di chi ha condiviso parte dell’adolescenza quando i cabinati si trovavano ancora. Non mi verrebbe mai di chiedere a qualcuno nato dopo il 1999 qual è stato il suo primo videogioco su cabinato, semplicemente perché non penso ne abbiano visto mai visto uno realmente in funzione, se non per sbaglio in qualche fatiscente tendone in riviera a Riccione durante la notte rosa.

Le mode però a volte tornano, oppure è solo la nostalgia canaglia, che adesso avvolge giovani adulti fino ai 45 anni. Quando però c’è un domanda c’è pure un’offerta e da qualche anno Arcade 1-Up cerca di posizionarsi proprio mirando a quel target specifico. Con dei cabinati arcade, rigorosamente su licenza, sono partiti dalla storia del videogioco partendo con Pacman e risalendo fino a Street Fighter II e Mortal Kombat. Una scelta mirata e non a caso volta proprio a riproporre le forme dei cabinati storici dell’epoca con grafiche ed estetiche ispirate proprio agli originali.

Naturalmente convincere un numero così grande di appassionati a mettere in casa una vera e propria riproduzione uno a uno, permettetemi di dire, non sarebbe così facile ma è per questo che per venire incontro alle legittime esigenze di spazio queste riproposizioni sono decisamente più contenute e quindi anche più piacevoli alla vista.

Non andremo in questo articolo ad approfondire tutto il catalogo disponibile in Italia che comprende le grandi collezioni Capcom e Bandai ma ci focalizzeremo sulla nuova linea di countercade, ovvero dei bartop ancora più contenuti nelle dimensioni per giocatore singolo.

Del ventaglio a disposizione tra Super Pac-Man, Ninja Turtles In Time e Street Fighter 2. Abbiamo scelto, come potevate immaginare, il picchiaduro che ha fatto la storia dei cabinati arcade. Dalle foto e dalla galleria sottostante potete apprezzare la cura nel design di questo piccolo gioello elettronico. Anche da spento dobbiamo ammettere, che per chi ha vissuto quegli anni, non passerà inosservato all’interno di una stanza da gaming.

Schermo Lcd a colori 8”, dimensioni 28x46x31 cm per un peso di circa 5kg non siamo chiaramente davanti a una riproposizione fedele ma diciamo che segue la filosofia del just enough. Sulla plancia troviamo lo stick di controllo più sei tasti azione (3 pugni e 3 calci) un controllo per il volume e il classico tasto start.
In questa edizione trovano spazio ben 5 versioni del picchiaduro di Capcom.

Tutte le diverse versioni di SFII erano fondamentalmente aggiornamenti dello stesso gioco, dal momento che all’epoca non ci potevano essere patch tramite la rete, Capcom ha dovuto ripubblicare praticamente lo stesso gioco più volte. Poiché SFII era un fenomeno culturale ai tempi, questo costante aggiornamento ha funzionato molto bene.

Street Fighter II –  La versione base, vanilla con gli 8 combattenti originari.

Street Fighter II: Champion Edition – Aggiornamento uscito nelle sale giochi nel 1992 e che ha reso giocabili i quattro boss (Balrog, Vega, Sagat e M. Bison) a causa della forte richiesta dei fan.

Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting – Un aggiornamento alla Champion Edition che ha introdotto una maggiore velocità di gioco e nuove mosse speciali. Apparentemente è stato più o meno ispirato all’hack che circolava in quei mesi e Capcom of America ha pensato bene che sarebbe stato meglio combattere la diffusione di quell’hack illegale realizzando una versione ufficiale del gioco piuttosto che proibirla. Uscì nel dicembre 1992 nelle sale giochi.

Super Street Fighter II: the New Challengers – Vengono aggiunti quattro nuovi personaggi (Cammy, Fei Long, T. Hawk e Dee Jay) e viene aggiornato l’hardware della scheda arcade, migliorandone la grafica. Tuttavia questa versione non ha avuto molto successo perché gli sviluppatori giapponesi hanno deciso di eliminare l’aumento di velocità del gameplay introdotta in Hyper Fighting, che non è stata ben accolta dai giocatori. È uscito nel 1993.

Super Street Fighter II Turbo – Questa è l’ultima versione Arcade classica di SFII rilasciata nel 1994 e come suggerisce il nome viene reintrodotta la velocità di Hyper Fighting e aggiunge anche le super come meccanica. Inoltre, fa la sua prima apparizione Akuma.

Dal menu iniziale sarà facile scegliere quale delle versioni giocare e iniziare subito a divertirsi.

Non faremo e non avrebbe senso una recensione di tutta o di una di queste versioni, la fama di Street Fighter ha attraversato praticamente tutte le generazioni di videogiocatori moderni diventando immortale e indelebile.

Decisamente più contenuto nelle dimensioni rispetto a un cabinato reale

Approfondiamo però gli aspetti tecnici del cabinato. Come già anticipato le grafiche e i materiali sono più che sufficienti per chi desidera immergersi per qualche ora negli anni 1990. Sarebbe anche ingiusto, visto il prezzo del pacchetto completo, lamentarsi dell’assenza di microswitch di marche blasonate e schermo ad alta risoluzione. Il feedback dei controlli è più che sufficiente per performare quanti più hadouken possibili e considerando anche le dimensioni della plancia frontale non avrebbe nemmeno avuto senso puntare ad un prodotto per pro-gamer, nel senso di chi deve allenarsi per i tornei mondiali di Super Street Fighter II Turbo.

Entrando però nello specifico il cabinato – per sfizio personale – può essere facilmente aggiornato con dei microswitch ben più costosi. La plancia è smontabile tramite poche viti e siamo subito pronti a montare i nostri sanwa di importazione. Lo spazio non è tantissimo ma sufficiente per una soft mod. Per quanto riguarda il display in quel caso dovremmo fare buon viso a cattivo gioco in quanto sarà più difficile adattarlo a nostro piacimento ma possiamo dire che è più che sufficiente per il target a cui è consigliato il prodotto.
Dalle opzioni sarà anche possibile attivare il filtro scanlines che ci aiuterà a rivivere quelle vibes del passato che probabilmente stavamo cercando.

Per quanto riguarda l’emulazione anche in questo non possiamo e non dovremo lamentarci. Tra gli appassionati ci sono tantissimi thread che parlano dei problemi di clock nell’emulazione tramite mame o qualunque altro sistema riproposto che non sia la scheda originale. 10 Mhz o 12 Mhz per la versione Champion edition o Hyper fighting se state leggendo questo articolo su queste pagine probabilmente non sarete in grado – come il sottoscritto – di trovarne le differenze.

In conclusione Arcade1Up, con questo e con tutta la serie di cabinati del catalogo, sta facendo un’operazione di revival graditissima che va incontro a chi ha le giuste pretese e che vuole passare alcune ore di divertimento senza preoccuparsi di emulatori, di rom e pretende la tranquillità di usare un prodotto sicuro su licenza ufficiale. Nonostante sia evidente che questo countercade sia pensato per un giocatore singolo nello store di arcade1up troverete anche soluzioni per più di un giocatore.

Dal sito Arcade1UpItalia: LINK
Da Amazon: Street Fighter II singolo giocatore
Da Amazon: Street Fighter II Multigiocatore

  • Pro:
    Immediato e Plug and play
    È bello da spento anche in salotto
    Ci sono tutte le versioni più rilevanti di Street Fighter II
  • Contro:
    Con il display si poteva osare di più
    È solo single player senza possibilità di collegare un pad per il versus
 




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