Il Maker Faire di Roma è probabilmente una delle più grandi fiere europee sull’innovazione, che abbraccia temi come la robotica, l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR), Internet of Things (Io) e la manifattura digitale. Per questo motivo, noi di VR Italia ci siamo impegnati nella ricerca dei progetti più innovativi e interessanti nel campo della VR e dell’AR. Questi progetti spaziano tra dispositivi indossabili, all’immersione all’interno del birrificio Peroni.
Il Cubo Immersivo
Realizzato dal team EY insieme alla start-up pOsti, il Cubo Immersivo ci ha consentito di vivere due diverse esperienze. La prima ci ha portato all’interno di un laboratorio del CREA, mentre la seconda ci ha permesso di visitare il birrificio dove viene prodotta la Birra Peroni.
Nella prima esperienza, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare l’interno del laboratorio di ricerca del Centro Genomica e Bioinformatica del CREA, il principale ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare, per scoprire gli obiettivi principali del progetto TEA e le nuove tecniche di genome editing. Durante l’esperienza, abbiamo potuto osservare, attraverso modelli tridimensionali, le diverse fasi di modifica del genoma su una pianta di pomodoro, rendendola così più resistente alla siccità.
La seconda esperienza, all’interno del birrificio Peroni, si è svolta in modo simile. Abbiamo esplorato la storia del birrificio e visitato gli spazi all’interno dell’edificio attraverso foto panoramiche a 360°, mostrando tre diverse aree di riferimento: essiccatoio, stoccaggio e trasporto. Successivamente, abbiamo avuto la possibilità di interagire con un modello 3D di una bottiglia di birra Peroni.
La mixed reality per la Neuroriabilitazione personalizzata nei pazienti con atassia cerebellare
All’interno della Fiera, abbiamo avuto l’opportunità di testare un software sviluppato per la neuroriabilitazione dei pazienti affetti da Atassia cerebellare. L’Atassia cerebellare è un disturbo dell’equilibrio, spesso causato da disfunzioni del cervelletto.
Lo studio in questione è stato condotto dalla Sapienza Università di Roma, e il suo studio completo è disponibile sotto il titolo “sensors-23-01680“. Questo prevede l’uso di un visore HoloLens 2 e di un computer in grado di eseguire il software proprietario sviluppato con Unity.
Il software è stato progettato per studiare la coordinazione degli arti superiori, con l’obiettivo di migliorare la percezione e la precisione dei movimenti nell’ambito riabilitativo. Il feedback in tempo reale migliora l’esperienza cognitiva del paziente, aumentando l’interesse nell’esercizio e motivandone la ripetizione. La riabilitazione si basa sulla ripetizione di azioni, e molte ricerche hanno dimostrato che i pazienti riescono a ripetere i movimenti eseguiti con il visore anche senza di esso.
Durante la nostra prova, abbiamo sperimentato due esercizi. Nel primo, dovevamo afferrare una navicella spaziale inserendo il nostro braccio in un tunnel virtuale, mentre nel secondo dovevamo tenere la navicella spaziale tra le dita e mantenerla stabile all’interno di un’area verde.
Questa esperienza è indubbiamente interessante, ma ancor più notevole è vedere come visori che utilizzano la realtà mista possano essere utilizzati in futuro non solo per scopi ludici, ma anche a fini medici.
WEART
Tra le esperienze più intriganti che abbiamo avuto modo di provare al Maker Faire 2023 nel campo della realtà virtuale, spicca sicuramente un “guanto” tattile creato dall’azienda italiana WEART. Questo dispositivo consente agli utenti non solo di percepire la sensazione di afferrare un oggetto attraverso delle piccole piastrine metalliche capaci di applicare pressione sulle punte delle dita, ma anche di trasmettere la sensazione di calore e freddo. Durante la demo avevamo accesso a vari oggetti con i quali interagire, tra cui una fiamma e una lastra di marmo. Nel primo caso, abbiamo effettivamente sperimentato sulle dita la sensazione di calore tipica di una fiamma, mentre nel secondo caso abbiamo avvertito il freddo del marmo.
Questa tecnologia è estremamente interessante e potrebbe rappresentare il futuro della realtà mista, oltre che per la realtà virtuale, sia nel gaming che in altri settori, portando il grado di immersione a un livello completamente nuovo.
Queste sono state le esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata che ci hanno maggiormente colpito all’interno del Maker Faire 2023 di Roma. Siamo contenti nel vedere che sempre più persone stiano adottando questa tecnologia in svariati settori oltre ai videogiochi. Inoltre, è particolarmente incoraggiante vedere quante persone, studenti, privati e aziende in Italia stiano investendo in questo campo.
Avete partecipato al Maker Faire 2023 di Roma? se sì, cosa vi ha colpito di più? fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
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