Pensate a un mondo dove i visori non si sono mai fermati. Dove, dopo il primo visore PcVR a bassa risoluzione, il progresso ha avanzato incessantemente, con aziende che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo per prometterci, e qualche volta darci, un prodotto del futuro ma con i piedi per terra. Questo mondo non esiste, ma Pimax, da tempi non sospetti, ha ignorato ogni ricerca di mercato per raggiungere la massa e si è concentrata solo sulla nicchia più esigente. Questo ci ha portato oggi al Pimax Crystal Light.
Il Crystal Light rappresenta il culmine di 10 anni di esperienza di Pimax. L’azienda ha cercato i giusti compromessi senza mai sacrificare la qualità visiva e le prestazioni, rimanendo fedele alla sua mission. Il Pimax Crystal mi ha sorpreso positivamente, eliminando i problemi che affliggevano i modelli 5K e 8K, come il FOV troppo avanzato e il software instabile. Mi aspettavo poco dal Crystal, ma si è rivelato un visore maturo, adatto alla PCVR master race.
Recentemente, Pimax ha presentato il Crystal Super e il Crystal Light, quest’ultimo pensato per costare meno e pesare meno.
Invece di elencare le caratteristiche aggiuntive, è più semplice dire cosa manca al Crystal Light. Non ha più il processore interno del modello originale, pensato per un futuro standalone. Questo processore richiedeva una batteria, anche in modalità cablata, rivelandosi una cattiva idea. Pimax ha migliorato il prodotto rimuovendo la batteria e il processore interno. Per ridurre ulteriormente il costo sotto i 1000 dollari, è stato tolto anche l’eye tracking con foveated rendering, una funzione mai realmente sfruttata nei giochi. Anche i motorini per regolare l’IPD sono stati sostituiti da una semplice rotella.
Cosa rimane del progetto Crystal? Il display LCD da 2880×2880 per occhio, con opzione miniLED per il local dimming, il tracciamento inside-out, il refresh fino a 120Hz e il cavo diretto al PC. Abbiamo ottenuto le quattro caratteristiche essenziali che cercavamo.
Il field of view del Crystal Light, circa 105 gradi, è tra i più alti tra i visori in vendita. Forse l’Index offre qualche grado in più se vi schiacciate bene le lenti sul viso ma questo vi può causare fastidi agli occhi. Non fatelo mai.
Il software di Pimax Crystal è molto migliorato, e confermo la stabilità di PiTool anche con il Crystal Light. Mentre il Crystal base poteva avere problemi nel riconoscere la batteria, qui basta collegare due cavi (display port e USB) e si parte.
Il Crystal Light ha le stesse caratteristiche di base, con le funzioni non essenziali disattivate, come il local dimming e l’eye tracking.
Pimax ha introdotto la runtime PimaxXR, che offre un’ottima esperienza senza obbligo di usare SteamVR. Tuttavia, l’unico ostacolo per Pimax per diventare mainstream è il form factor. Anche se leggero, la scocca ingombrante può essere respingente rispetto a visori come il Quest o il Rift. Una volta indossato, non è un grosso problema, specialmente per i sim. Tuttavia, una riduzione del 20-30% sarebbe stata utile.
Nonostante il calo di interesse per la VR, il Crystal Light offre qualcosa di unico nella sua fascia di prezzo. Se siete ancora legati al Valve Index o al Reverb G2, consideratelo: sotto i 1000 euro, è un’ottima scelta.
Il Crystal Light si concentra sulla risoluzione, senza introdurre nuove feature o controller innovativi. Non sappiamo cosa sarebbe successo se il Rift S2 fosse stato commercializzato. La mancanza di un visore PCVR di riferimento ha spinto molti sviluppatori verso il Quest 3. Sarebbe fantastico vedere il Crystal Light tra i top tre visori su Steam, dimostrando che c’è ancora interesse per la PCVR e incoraggiando gli sviluppatori a continuare a investire in questo mercato. Assetto Corsa 2 deve essere disponibile anche in VR, e le poche mod VR devono continuare a esistere.
Dal punto di vista delle performance, che PC vi serve? È chiaro che vi serve il PC migliore possibile, e puntate tutto sulla scheda video se state assemblando un nuovo PC. Il mio consiglio è che, se avete 800 euro di budget, prendete per 200 euro un PC usato senza GPU da chi vuole liberarsi di una vecchia build, tipo un i7 8700K che, seppur di 8 anni fa, va benissimo per la VR. Usate il resto del budget tutto sulla scheda video. Naturalmente, in VR è possibile abbassare la risoluzione quando non si riesce ad arrivare a 2880×2880, e io stesso a volte, per mantenere un framerate di 120Hz, preferisco giocare a 2400×2400, risoluzione che trovo dignitosa.
Il visore sul sito parte da 699 euro nella versione senza local dimming e senza le cuffie deluxe. Il mio consiglio è di spendere il meno possibile. Nonostante con il local dimming i neri siano più scuri, non siamo ancora a livello di un OLED, quindi tanto vale spendere poco e ottenere molto. Mettetevi un buon paio di cuffie e risparmiate altri soldi. Con IVA inclusa, conversione euro e dogana, dovremmo stare sotto i 1000 euro. La dogana per questo, nello specifico, è stata di 40 euro. Al momento che scriviamo però i preorder di Light senza local dimming hanno davvero superato le aspettative di molto, e dato che la produzione dei pannelli senza LD ci sta mettendo più del previsto hanno messo in pausa i preordini. Vedete voi cosa fare. Se aspettare o puntare sulla versione più costosa.
Prima di chiudere ricordiamo che il 22 giugno si terrà l’unica tappa italiana del roadshow di Pimax, dove sarà possibile provarlo e vederlo con i vostri occhi. Trovate alcune info qui.
Ci sarebbe tanto da dire sui tecnicismi, tipo che le lenti asferiche montate qui possono portare a lievi distorsioni visibili in alcune sezioni e a qualche piccola aberrazione cromatica sui bordi marroncini quando si guardano bianchi molto forti, ma stiamo basici. Questo è l’unico visore PCVR cablato che vi verrà voglia di comprare. È vero, non ci sono giochi nuovi da provare, ma rispolverare 3/4 della libreria per vedere come quei giochi avrebbero dovuto davvero vedersi vale la spesa per questo visore. Da Crystal Light per ora è tutto, vi aspettiamo nel prossimo articolo!
Trovate il visore e altri prodotti Pimax al seguente link.
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