Spuds Unearthed – recensione e video recensione (PSVR/PCVR)

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Giocato su Playstation 4 Pro

I videogiochi VR si dividono fondamentalmente in due categorie: belle e brutte esperienze. Esiste però una sotto-categoria che si fa malauguratamente sempre più strada nel mercato PC, e che – ogni tanto – fa capolino anche su Playstation VR. Questa è quella categoria di giochi non solo brutti, noiosi e poco interessanti, ma addirittura dannosi per l’intero mercato della realtà virtuale. Parlo di quelle esperienze così frustranti e prive di polishing, che non possono che allontanare da un intero linguaggio i poveri utenti che gli si avvicinano, facendo un danno enorme ed irreparabile all’industria. Spuds Unearthed, purtroppo, fa parte di questo infausto gruppo di titoli.

Il titolo di Gamedust, è una sorta di miscuglio tra un RTS, un tower defense ed un moba. Nei panni del capitano di una nave spaziale, dovremo prima scegliere tre eroi dai poteri unici chiamati “Spuds” e poi selezionare il pianeta in cui atterrare, dando inizio alla partita. Qui l’obiettivo sarà quello di distruggere le tre torri nemiche di fronte a noi per arrivare infine al nucleo avversario ed occuparlo. Per fare questo, avremo a disposizione tre diverse file di minion che spawneranno automaticamente in direzione delle torri, i tre Spuds che ci siamo portati dietro e due armi che potremo controllare con le nostre mani.
Per completare la partita dovremo quindi lanciare continuamente i nostri eroi sul campo di battaglia e supportarli con le torrette e le pistole a nostra disposizione, distruggendo tutti i nemici che ci capitano a tiro facilitando il lavoro dei minion.

Se raccontato così il titolo potrebbe risultare anche interessante, la mancanza generale di grazia e di pulizia – sia tecnica che di game design – rivela invece un titolo goffo e poco divertente, soprattutto su Playstation VR. Se su pc Spuds Unearthed è disponibile da oramai quasi un anno, con una risposta di pubblico più o meno positiva, l’adattamento di Sony mostra il fianco a problematiche che vanno a demolire anche quel poco di buono presente nell’opera originale.

Innanzitutto, il titolo di Gamedust si presenta attraverso un tutorial a schermate confusionario ed inguardabile, che spiega nel dettaglio un lavoro sui comandi a tratti improponibile. I Playstation move non sono mai abbastanza infamati a causa della loro sciocca disposizione dei tasti e di un tracking al limite dell’accettabile; tuttavia in molti sono riusciti a proporre ottime esperienze anche attraverso gli stessi, mentre in questo caso gli sviluppatori non sono riusciti in nessun modo a venire a patto con i limiti tecnici dell’hardware. Ruotarsi, alzarsi e muovere gli eroi in Spuds Unearthed risulta frustrante ed affaticante, e distrugge già soltanto attraverso l’adattamento hardware il pacing che dovrebbe restituire un titolo a tratti rilassante come questo.

Lo stesso tracking ci metterà poi i bastoni tra le ruote in più di un’occasione, impedendoci di lanciare gli Spuds nelle zone a noi desiderate ed intralciandoci azioni semplicissime, limitate a causa dell’area di gioco di PSVR. Questo, risulta a conti fatti uno dei difetti più grossi del titolo: la mancanza di un vero e proprio adattamento alla play area che offre il visore di Sony, decisamente inferiore a quella data dalle possibilità dei caschetti PC.

Le problematiche tecniche non sono comunque accompagnate da una sostanza degna di questo nome. L’estetica generale è poco ispirata, e sostenuta da un impianto tecnico povero e triste, il gameplay risulta stancante sul breve periodo a causa del lavoro mal ragionato sullo shooting delle torrette e la progressione non risulta mai stimolante o interessante, svelando una ripetitività di fondo che annoia molto in fretta.

Tuttavia Spuds Unearthed svela anche – in alcuni rari momenti – delle potenzialità date dal genere di riferimento che avrebbero meritato un lavoro certosino sulle meccaniche di gioco e sul polishing. Queste, sono quelle che fanno del ritmo il loro punto forte, quelle che fuoriescono da un alto numero di nemici, mentre i tre spuds lavorano contemporaneamente per ripulire l’area. Questi momenti dimostrano che – con un po’ di lavoro in più – l’opera di Gamedust poteva ambire ad essere un prodotto senza infamia e senza lode, adatto senza dubbio ad una fetta di giocatori VR poco pretenziosi.

Spuds Unearthed è semplicemente un brutto gioco, specialmente nella sua versione Playstation VR. È poco divertente, poco interessante e decisamente impresentabile sul fronte del polishing e delle rifiniture tecniche. Su PC i giocatori di bocca buona potrebbero anche passare su tanti dei problemi strutturali del titolo, e divertirsi per qualche ora soprattutto grazie ad un prezzo decisamente basso; mentre sul caschetto di Sony l’opera di Gamedust risulta improponibile e respingente, ragion per cui l’acquisto è senza dubbio sconsigliato un po’ a chiunque, anche a prezzo scontato.

Spuds Unearthed è disponibile dal 19 Settembre 2019 su Steam e dal 23 Aprile 2020 su Playstation Store al prezzo di 9,99€, compatibile con HTC Vive, Oculus Rift, Playstation VR e Playstation Move.

 




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