Speciale PSVR 2 – Sappiamo già tutto?

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È ormai passata qualche settimana dal reveal del nuovo controller per PS5 e nonostante le informazioni risicate all’osso non ha fatto altro che far parlare di lui.
Dal controller si possono capire tantissime feature che la console avrà, lo stile e il design e in questo caso anche qualche indizio per il futuro della realtà virtuale.

 

Ad oggi le ultime dichiarazioni di Sony vogliono che la maggior parte dei giochi di questa generazione sia compatibile al lancio con PS5 e anche con lo stesso Playstation VR.
Quello che non ci è dato sapere però è cosa sarà compatibile. Tutti gli accessori che fino ad adesso risultano indispensabili saranno completamente funzionanti? Oppure solo il caschetto lo sarà, e con quale sistema di tracciamento?
Partiamo dal nuovo controller, come è apparso fin da subito questo nuovo hardware non possiede alcun display luminoso frontale, e questo ci da due indizi: il primo è che i nuovi giochi che necessiteranno del controller saranno nativamente pensati con un sistema di tracking tutto nuovo e quindi finalmente potremo dire addio alla limitatissima play station camera.
Il secondo indizio è che al lancio probabilmente per poter aver la compatibilità con i giochi VR già appartenenti al catalogo sarà necessario un controller Ds4. Quest’ultimo dettaglio per quanto fastidioso ci porterà a non rivendere praticamente nulla di quello che possediamo adesso per poter giocare con psVR su play station 5, controller incluso.

Il collegamento più banale che ne è emerge è quindi DS4, quindi play station camera, quindi il PSVr attualmente in uso avrà gli stessi limiti di questa generazione. E non potrebbe esser altrimenti in quanto è lecito dubitare del fatto che venga rivoluzionato il sistema di tracking nel caso venisse mantenuto questo stesso identico visore.
Molti giochi a catalogo però sarebbero già nativamente pronti alla loro controparte “Enhance per ps5”. Pensiamo a DoomVFR, il limite dei 270° circa di visione sono indotti esclusivamente dalla Ps Camera che essendo fisicamente in un unico punto di visione non può garantire i 360°. Il solo pensiero di poter però aggiungere una seconda PS Camera darebbe immediatamente un boost ai giochi come Farpoint, Firewall zero hour e tutti i giochi in cui la libertà di movimento la fa padrona.

Il primo scenario che si prospetta, e forse anche il più banale, è che tolta la nostra Playstation 5 dalla scatola forte dei suoi mille mila teraflops sincronizzeremo il nostro pad Ds4, la Ps camera e saremo pronti a giocare ad Astrobot con una grafica più cristallina che mai.
Tutto questo grati anche al Super Sampling che ci farà esplodere di gioia nonostante il 1080×960 pixel per occhio.Vedremo Resident evil 7 con minor problemi di aliasing e Gran Turismo Sport finalmente giocabile con più di un avversario in pista e magari in modalità carriera. Da qui in avanti possiamo speculare. Per prevedere il futuro bisogna conoscere il passato, e quindi siamo andati a spulciare tutti i vecchi brevetti leakati in rete figli di rumor, foto rubate e tanta immaginazione. Con un occhio critico però possiamo confrontare delle semplici bozze in quello che il prodotto è diventato veramente.

Prendiamo ad esempio i vari leak di Nintendo NX. Non erano totalmente infondati e seppure questi documenti spesso e volentieri rappresentino solo un aspetto funzionale dell’hardware e non il design definitivo possiamo dire che la console finale fosse quasi davanti ai nostri occhi.Possiamo anche vedere un’idea di quello che poi era effettivamente diventato un Nintendo LABO VR. Ma non finisce qui i mock-up si sono sprecati seguendo le linee guida di questi quasi wannabe move 2.0.
In realtà alcuni di questi hanno un design seriamente intrigante e realistico. I rumor che suggeriscono che i nuovi controller dovranno necessariamente essere molto simili nel funzionamento ai moderni Valve Index che hanno settato un’asticella altissima per funzionalità e design. Tasti, stick di movimento, touchpad e tracking delle dita risultano funzionalità quasi dovute per qualunque controller che debba vedere la luce dopo il 2020.
Anche i controller del riuscito a metà Cosmos, essendo molto simili a gli Oculus Touch, rappresentavano solo un compitino ben fatto piuttosto che una rivoluzione.

Mentre le possibilità e la fantasia che incontra i design si sprecano quando si parla di controller che dire invece del design e le funzionalità del visore vero e proprio?
In questo casa la fantasia e i leak sono stati più avari, ma c’è qualcosa che vogliamo sottolineare. Il futuro dei visori oltre a diventare sempre più risoluti, leggeri, wireless e stand alone dovranno risultare sexy da indossare. Non possiamo fare finta che l’estetica non rappresenti una parte importante nella comunicazione e vendita di un prodotto.
Non credo ci sia bisogno di andare lontani perché già scavando nei prodotti del passato, prima di PSVR e HTC, cavalcando la scia delle TV 3d, Sony avesse portato sul mercato il suo headset che permetteva di fruire di questi contenuti stereoscopici in relativa mobilità e praticità. Già nel lontanissimo 1996 con il Glasstron avevamo design estremamente futuristici.

Il Glasstron è poi diventato l’HMZ-T1 che al tempo ma anche adesso risulterebbe dannatamente contemporaneo e avanzato. In verità nonostante alla sua terza iterazione subì un brusco cambio di design sia nella forma che nei colori il T1 e T2 potevano sembrare la fisiologica evoluzione di PsVr.
Nonostante possiamo senza alcun dubbio lasciarci trasportare dal genio creativo giapponese visto anche l’incredibile lavoro tra praticità leggerezza fatti con psvr siamo un po’ più dubbiosi riguardo le future funzionalità e sistema di tracking.
È proprio dal sistema di traking che ripartiamo. No display luminoso no party potremo dire. Qualcuno però si è tuffato in un doppio carpiato assumendo che i led frontali potrebbero essere l’equivalente del display frontale del Ds4. Questa assunzione però porta un’unica risposta, ovvero che il sistema di tracking si trovi unicamente sul visore.
E quindi il visore avrà delle camere come quelle di Ps camera per poterlo tracciare? Questa è una delle poche strade percorribili se si pensa di voler utilizza il pad dualsense con il visore .

Sinceramente preferiremo che questo metodo di tracciamento non venisse utilizzato. Il problema è che basandosi sulla luce emessa dal controller è suscettibile della luminosità della propria stanza, delle finestre aperte e dei lampadari. Sicuramente il metodo più economico ma anche il più impreciso.
Lo stesso HTC cosmos ha dovuto rifugiare nel sistema di tracciamento laser inside-out tracking, utilizzando le lightHouse prodotte da valve, nella sua versione Elite.
Quello che vorremmo è che il sistema di tracciamento fosse simile a quello di Quest e RiftS che si basa sul tracciamento spaziale dei controller attraverso le camere posizionate negli angoli del visore. Il motivo per cui l’anello di tracciamento sia passato da sotto a sopra nella seconda iterazione degli oculus touch è dato proprio per questo motivo. Al momento è il sistema Insight risulta il più efficace ma si porta dietro due problematiche. La prima è che è un brevetto oculus il secondo è che vorrebbe dire che i sensori si trovano all’interno del pad dualsense il che ne lieviterebbe il prezzo e obbligherebbe che tutti i pad abbiano all’interno gli stessi sensori anche per chi non ha minimamente intenzione di indossare un visore.

Arrivati quindi alla resa dei conti la soluzione che potrebbe essere più auspicabile è che il pad Ps5 non funzionerà in realtà virtuale questo perché i giochi come Astrobot che necessitano di un pad tracciato per essere giocati verranno totalmente supportati solo dai nuovi controller di psvr2. Controlli probabilmente simili e ispirati ai brevetti che abbiamo visto ma che sicuramente dovranno includere degli stick analogici. Quali sono altre combinazioni possibili? Possiamo e vogliamo volutamente escludere che venga rilasciato solo un nuovo headset che sfrutterò ancora i move e gli aim controller o la compatibilità mista tra di loro. Questo per un motivo prettamente commerciale perché avrebbe meno appeal e anche perché il problema non è tanto l’attuale visore in termini di risoluzione o funzionalità ma in termini di traking. Vorremo in ogni modo esorcizzare l’eventualità che debbano essere installate delle simil ligth house o delle playstation camera 2.0.
Sono passati tanti anni dalla tecnologia di Psvr e il tempo dovrebbe essere stato sufficiente per una nuova generazione di tracker. La possibilità di poter girarsi di 360° farebbe fare quindi un forte salto di qualità a giochi già presenti sul catalogo, da DoomVFR fino al più semplice Everybody’s Golf.

Ci potrebbe essere anche la possibilità che PsVr2 in realtà per il primo periodo sia solo rappresentato da dei nuovi controller, forse più ergonomici e precisi. Questa soluzione si porterebbe dietro altre problematiche ma tant’è che supporre non costa niente. L’ultimo leak/speculazione/rumor riguarda la possibilità che sia un visore wireless. Sicuramente è la speculazione più succosa seppur anche quella più spinosa. Che ci sia una possibilità fisica e tecnologica di giocare con un visore wireless non è un segreto. Da anni aziende come TP cast e HTC stessa hanno mostrato come sia assolutamente fattibile far passare un segnale di ottima qualità e con latenza impercettibile attraverso un ricevitore wireless.
Il problema è ma a che prezzo questo avviene? Per quanto riguarda TP cast questa comporta il posizionamento di un trasmettitore l’aggancio a un ricevitore montato fisicamente sul visore completo di power bank. Questo può essere tenuto verosimilmente in tasca oppure collegato al visore stesso in modi un po’ fantasiosi serve inoltre un ulteriore modem per il tracking dei controller, bene tutto questo rappresenta fantascienza pura pensare che possa diventare mass market.

Anche la soluzione ufficiale di HTC seppure anch’essa perfetta in termini di latenza si porta dietro diversi dongle e ricevitori e trasmettitori. Seppure meno raffinato dovuto fortemente al fatto di non essere ufficialmente supportato è la possibilità di giocare in wireless con Oculu Quest. Semplicemente attraverso un router 5ghz con una lieve ma ancora percettibile latenza si riesce a giocare in vr a giochi che girano fisicamente sul computer fisso. Questa potrebbe essere una strada percorribile da Sony, in termini tecnici fattibile, ma che sony sia già pronta con una tecnologia del genere lo troviamo verosimilmente improbabile. L’esperienza non potrebbe inoltre appoggiarsi al router casalingo il quale darebbe esperienze altalenanti nel caso non si avesse quest’ultimo in prossimità del visore, e inserire una serie di ricevitori trasmettitori dentro il pacchetto completo ci lascia un po’ perplessi. Tutto questo è lo scenario che si prospetta per le nuove esperienze virtuali in casa sony. Visti però i risultati incredibili in termini di vendita e produzioni videolutiche eccezionali ottenuti con hardware indiscutibilmente tra i più obsoleti non possiamo che augurarci fantastiche novità per quello che verrà!

E anzi piccola nota a margine, l’hardware più obsoleto forse è rappresentato da Labo VR, ma quella è un’altra avventura che vi narreremo presto, anzi forse prestissimo!

Noi ci saluti e vi auguriamo buona VR a tutti.

 

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