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ARK PARK | la recensione | PCVR, PSVR

Giocato con Meta Quest 2 su PC

Ark: Survival Evolved è stato, ed è tutt’ora, uno dei survival game più amati del mercato PC, e non solo. Il titolo multiplayer di Studio Wildcard a mondi permanenti, era un po’ il sogno di tutti gli amanti dei dinosauri, e ci permetteva di fare letteralmente qualsiasi cosa, a partire da un energumeno dotato soltanto di una mazza e un perizoma. Nel 2018, Snail Games prende la palla al balzo, e decide di pubblicare un titolo VR basato sulla licenza dell’amato videogioco di sopravvivenza, cambiando però decisamente le carte in tavola. Scopriamo, a qualche anno di distanza, questo curioso Jurassic Park alternativo.

Ark Park si apre con un lungo tutorial, che ci mette di fronte alle meccaniche principali del gioco. Iniziamo con l’esplorazione delle aree: dentro alle quali dovremo completare il bestiario delle creature e recuperare risorse; con queste ultime passiamo al crafting, che ci permetterà di aumentare la qualità del nostro raccolto, oltre che di costruire armi sempre più potenti. Queste armi dovranno essere utilizzate soltanto all’interno dei livelli battaglia: delle arene con ondate sempre più temibili di dinosauri, che dovremo – ovviamente – riempire di piombo. Ma non solo; potremo anche personalizzare il nostro alter ego, far nascere e crescere i dinosauri, assistere a un paio di giostre su binari e scoprire più nel dettaglio le informazioni su tutte le creature presenti nel gioco.

Se vi sembra tanto contenuto potreste avere ragione, ma – purtroppo – quest’enorme quantità di meccaniche non si dimostra all’altezza delle aspettative. Il vero problema di Ark Park sta sostanzialmente qui: nel proporre tante cose diverse, senza porsi un focus specifico sull’esperienza che realmente vuole essere. Il titolo di Snail Games parte infatti come un’esperienza quasi didattica, in cui scoprire qualcosa di più sulle creature che popolavano la terra milioni di anni fa, e facendoci assistere alla bellezza di una natura selvaggia e violenta. Sia nell’area dedicata alle informazioni, che nelle numerose aree esplorabili presenti nel gioco, ci sembrerà infatti di visitare per davvero una sorta di parco naturale popolato da creature enormi e pericolose, respirando un’aria di scoperta che soltanto la realtà virtuale è in grado di offrirci. Attraverso i nostri tool, quali picca e guanti da lavoro, dovremo poi recuperare rocce, legno e così via, un po’ come succedeva nell’Ark originale. Questa è senza dubbio la parte più interessante di Ark Park, che ci restituisce della vibes che stanno a metà tra l’avventura tradizionale e il walking simulator: due elementi che si sposano meravigliosamente in realtà virtuale.

Il problema è quando Ark Park vi costringe a cimentarvi nelle altre due attività presenti nel gioco. All’interno delle arene, dovremo infatti sconfiggere una quantità di dinosauri sempre più numerosa, cercando di impedirgli di scappare dal parco, e di distruggere i sistemi di sicurezza che li tengono prigionieri. Sorvolando sull’aberrante sottotesto anti etico di questa modalità, Ark Park si dimostra oltretutto decisamente fiacco come mero shooter a ondate. Nonostante siano presenti diverse bocche da fuoco, oltre che torrette gatling e svariate armi melee, il feeling del combattimento risulta piatto e impersonale, riducendosi al classico mira e spara che non coinvolge letteralmente nessun altro senso, quantomeno quello cerebrale. Gli scontri sono semplicemente appoggiati lì per allungare l’esperienza, e le tre aree disponibili, con tanto di boss e mini boss, non aiutano a migliorare il prodotto.

Non aiuta anche la necessità – praticamente imposta – di ripetere più volte gli stage per accumulare materiali necessari al crafting delle armi, e qui entra in gioco il secondo problema. Il sistema di crafting risulta estremamente sbilanciato, poiché con un paio d’alberi abbattuti avremo a disposizione una quantità di legno enorme, che basterà a costruire letteralmente tutto ciò che il gioco ha da offrire; al contrario, per ottenere alcuni elementi necessari al crafting delle armi avanzate, dovremo ripetere alcune operazioni un’infinità di volte, finendo per rendere alcune meccaniche estremamente ripetitive.

Fortuna vuole che, dal punto di vista meramente tecnico, Ark Park si comporta bene. Su PC, con tutte le opzioni al massimo, il titolo di Snail Games risulta davvero piacevole dal punto di vista estetico, con un bel lavoro sulla modellazione degli ambienti e delle creature, un bel lighting generale, e buone texture ad accompagnare l’esperienza. Non è niente di strabiliante per il mercato PCVR della prima ora, ma se paragonato ai titoli che escono recentemente su standalone e non solo, Ark Park presenta un impatto grafico di tutt’altro livello. Buono anche il comparto audio, con suoni che riescono a immergerci sempre di più dentro la natura selvaggia che popola il mondo di gioco, e delle belle musiche che fanno il verso a John Williams.

Peccato invece per una modalità multigiocatore che chiaramente non funziona, o che forse funzionava soltanto a pochi mesi dal lancio. A oggi, almeno su PC, il multiplayer non ci da nemmeno la possibilità di avviare una ricerca dei giocatori, e non sappiamo se il problema sia dato dai server spenti, o dalla mancanza di player online. A scanso di equivoci: la community su Steam non ha ancora capito il problema, e Snail Games non risponde più a nessuna discussione. A tal proposito, sono presenti un paio di DLC prettamente estetici, che vi permettono di personalizzare ancora di più il vostro alter ego, oltre che di far nascere e crescere un piccolo tirannosauro corazzato; elementi decisamente superflui, che non valgono assolutamente l’acquisto del pacchetto.

Ark Park è un titolo che prova a fare troppe cose, e che non riesce a metterne a fuoco nemmeno una. L’esplorazione, così come l’accumulo delle risorse e la catalogazione delle creature, sono attività che riescono a stupire e divertire, soprattutto grazie al mondo di gioco dentro al quale vivono; d’altra parte le fasi più action risultano piatte e monocorde, e non giustificano una componente legata al crafting che vive in funzione delle arene a ondate. Ark è comunque un prodotto molto bello da vedere e con qualche momento unico, che potrebbe sicuramente piacere a chi cerca un tipo di esperienza guidata, legata alla prima generazione di giochi VR. Attenzione, però, da acquistare soltanto a prezzo scontato!

Ark Park è disponibile dal 22 marzo 2018 al prezo di 36,99€ su Steam e Playstation Store.

 






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Alessandro Redaelli

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