Assembliamo il PC per la VR – Febbraio 2020

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Attenzione: qualsiasi riferimento o link a prodotti venduti su siti di e-commerce è puramente a scopo esemplificativo, nessun compenso o sponsorizzazione è stata fornita a VR Italia e all’autore dell’articolo.

Introduzione

In questa guida cercherò di dare una mappa per chi deve orientarsi all’acquisto di un PC per la VR. Prima di iniziare ritengo doveroso fare delle premesse:

  • Ho diviso le configurazioni in 4 fasce di prezzo, da entry level ad enthusiast. Ogni fascia ha un range di costo che può variare in base alla scelta dei componenti e alle fluttuazioni del mercato. Accanto ad ogni componente segnalerò comunque un prezzo di riferimento.
  • Tutti i prezzi sono riferiti ad Amazon, che rimane lo shop di partenza grazie soprattutto alle sue politiche di reso, per me essenziali nel caso si acquisti un componente sbagliato. Esistono altri siti comunque molto affidabili in Italia, tra tutti citerei ePRICE, NextHS, Bpm-power e HW1.
  • Le fasce possono sembrare tarate un po’ troppo verso l’alto se paragonate a quelle comunemente usate con riferimento i giochi flat, ma la VR ha bisogno di più risorse e per questo una fascia media per il gaming in realtà virtuale, per esempio, è più vicina ad una fascia alta per il gioco tradizionale.
  • Per ogni fascia abbinerò un visore consigliato. Ovvio che con le configurazioni più spinte possono andar bene anche i visori più economici, ma non ha molto senso acquistare un PC da più di 2000 euro se poi lo si usa con un visore a bassa risoluzione.
  • Nelle configurazioni non ho considerato mouse, tastiera e monitor. Se il PC serve esclusivamente per la VR infatti, queste periferiche possono essere riciclate da vecchi PC o acquistate usate per qualche decina di euro. Ovvio che se qualcuno vuole giocare anche in flat dovrà aumentare per forza di cose il suo budget.
  • I case consigliati sono tutti in versione ATX mid-tower. Questo per evitare ogni genere di incompatibilità e difficoltà nell’assemblaggio, e senza arrivare all’ingombro dei full-tower. Inoltre la scelta del case è influenzata molto anche dal gusto estetico personale, quindi non prendetela come mantra assoluto. Esistono altri formati più piccoli (dal micro-ATX fino al mini-ITX) che permettono di creare PC più compatti, ma occhio alla scelta delle componenti e al loro assemblaggio!
  • Le configurazioni considerano solo componenti nuovi. È possibile costruirsi un ottimo PC anche affacciandosi al mondo dell’usato: schede video come la GTX 1080 (normale o in versione Ti), nonché la sempreverde CPU i7 7700k sono ancora eccellenti, e non fanno rimpiangere l’hardware più nuovo. L’usato però comporta sempre dei rischi molto alti: la garanzia, se non è già terminata, spesso rimane legata al vecchio proprietario. I venditori a volte sparano prezzi fuori da ogni logica cercando solo qualche pollo da spennare. Se si acquista per sbaglio un componente non compatibile con la propria configurazione, non è possibile fare il reso. E non si può mai sapere come il vecchio proprietario abbia trattato il prodotto prima di venderlo. Insomma nella bolgia dell’hardware PC il mercato dell’usato è solo per gli utenti più navigati. Se volete una bella comparazione tra prestazioni di schede video vecchie e nuove andate qui, mentre per un confronto tra CPU cliccate qui.

Aggiornamento di febbraio 2020

Non è un momento felicissimo per cercare di assemblare un PC. Complice l’emergenza sanitaria che sta interessando la Cina e un po’ tutta l’Asia dell’est, la disponibilità di componenti elettronici inizia ad essere altalenante (e con essa anche i prezzi). Inoltre visto che a fine anno usciranno le nuove console next-gen i vari produttori non tarderanno a presentare le loro nuove serie, sia come processori che come schede video. Manca però circa un mese all’uscita di Half-Life: Alyx, e per molti potrebbe essere questa l’occasione giusta per regalarsi un visore con annesso PC da gaming. Cercherò di consigliare il più possibile componenti disponibili su Amazon, in modo da evitare brutte sorprese.

Ho ritenuto partire con una configurazione entry-level leggermente superiore ai requisiti minimi di Alyx, che ritengo essere un po’ troppo bassi considerando quello che si è visto nei trailer e screenshot in rete. Inoltre così saremo in grado di giocare con qualche compromesso a tutto quello che offre oggi il mercato VR. Dalla fascia media in poi invece non c’è da preoccuparsi: col visore adatto non avrete problemi a far girare il prossimo capitolo della saga di Valve.

Requisiti minimi di Half-Life: Alyx

  • OS: Windows 10
  • CPU: Core i5-7500 / Ryzen 5 1600
  • Memoria: 12 GB RAM
  • GPU: GTX 1060 / RX 580 – 6GB VRAM

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-9400F (170€) / MSI H310M PRO (62€) /Crucial Ballistix Sport LT 3200 Mhz (78€) – TOT. 310€

AMD

Ryzen 5 2600 (140€)  / MSI B450M-A Pro Max (66€) / Crucial Ballistix Sport LT 3200 Mhz (78€) –  TOT. 284€

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce GTX 1660 SUPER GAMING OC 6gb (260€)

Archiviazione

Crucial MX500 500gb (68€)

Case / alimentatore

Thermaltake Versa H21 (42€) / Thermaltake TR2 500W (55€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, HTC Vive, Oculus Rift CV1 (solo usato)

La fascia entry-level rappresenta il minimo indispensabile per approcciarsi in maniera decente alla realtà virtuale. Ciò non vuol dire però che dovremo rinunciare a giocare ad alcuni titoli perché troppo esigenti: con questa configurazione, infatti, sarà possibile approcciarsi anche ai giochi tecnicamente più complessi come Asgard’s Wrath o Stormland, ovviamente a dettagli medio-bassi, dimenticandoci subito del significato di supersampling. Forse solo i simulatori di auto e di volo più esigenti potrebbero essere difficilmente gestibili. Nessun problema invece con giochi più leggeri come Beat Saber. Partendo dalla CPU, la scelta ricade su due processori senza fronzoli ma che non fanno da collo di bottiglia neanche a schede video di fascia più alta. Intel in questo campo garantisce prestazioni per core maggiori, ma AMD recupera nel multi-threading, permettendo anche un leggero overclock. In questa fascia è davvero dura consigliare una scheda AMD: la 5500xt non è abbastanza potente così come la vecchia rx 590 e la 5600xt è ancora in attesa di una collocazione nel mercato sensata. Rimane la 1660 super che come prestazioni è paragonabile alla 1070, una scheda che molti usano ancora in VR con soddisfazione. Ovviamente anche la scelta del visore deve essere ponderata alle capacità della macchina: per questo reputo saggio utilizzare un visore delle passata generazione (il Vive o il primo Rift) o al massimo il Rift S che ha gli stessi requisiti del CV1. Attenzione che quest’ultimo ormai si trova solo usato (essendo fuori produzione) anche se ad un prezzo molto conveniente (200 euro e anche meno).

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-9600KF (230€) / MSI MPG Z390 GAMING PLUS (120€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (88€) – TOT. 438€

AMD

Ryzen 5 3600 (190€)  / MSI B450 Tomahawk Max (117€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (88€) – TOT. 395€

Dissipatore CPU

ARCTIC Freezer 13 140W TDP (30€)

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce RTX 2060 OC 6gb (345€) o Gigabyte GeForce RTX 2060 Super Windforce OC 8gb (450€)

AMD

XFX RX 5700 8gb (360€) o XFX RX 5700 XT THICC III 8gb (421€)

Archiviazione

Samsung 860 EVO 1tb (148€)

Case / alimentatore

Corsair Carbide 275R (85€) / Corsair TX550M 550w 80 Plus Gold (80€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, Oculus Quest con link (meglio con GPU Nvidia), HTC Vive, Valve Index (a bassi refresh)

La fascia media è sempre stata quella più osservata dai videogiocatori (e quella dal miglior rapporto prezzo-prestazioni), ed infatti è proprio qui che troviamo le maggiori possibilità di scelta. In particolare non esiste la scheda video definitiva, per questo in un range di poco più di 100€ ho inserito ben 4 soluzioni, perchè con qualsiasi di esse si cade in piedi. A livello di prestazioni pure la classifica è RTX 2060 < RX 5700 < RTX 2060 Super < RX 5700 XT, con AMD vincente a parità di prezzo. Nvidia risponde con il ray tracing (a dir la verità per ora inutile in VR) ed un supporto driver leggermente più completo. Qui si tratta veramente di decidere se risparmiare qualche decina di euro aspettando la nuova generazione, o investire subito in qualcosa di più performante. Solo chi vuole utilizzare come visore il Quest con il link dovrebbe scegliere Nvidia senza pensarci, per via del nuovo chip di codifica video presente a bordo della serie Turing che migliora molto la resa dello streaming. Per quanto riguarda la CPU la scelta è più semplice, con le solite differenza tra Intel e AMD e possibilità maggiori di overclock (per questo motivo consiglio anche un dissipatore aftermarket). La preferenza del visore è quasi tutta rivolta verso Oculus: chi giocherà solo al PC sceglierà il Rift S, chi vuole anche la portabilità opterà per il Quest. In posizione più defilata consiglierei il Vive solo a chi vuole restare a tutti i costi nell’ecosistema SteamVR, e l’Index solo a chi è pronto a sfruttarlo al minimo delle sue possibilità per quanto riguarda il refresh rate, in attesa del budget per un upgrade del PC.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i7-9700K (390€) / Asus PRIME Z390-A (181€) / Patriot Viper RGB DDR4 3600 2X8gb (120€) – TOT. 691€

AMD

Ryzen 7 3700X (320€) / MSI MPG X570 GAMING PLUS (183€) / Patriot Viper RGB DDR4 3600 2X8gb (120€) – TOT. 623€

Dissipatore CPU

Noctua NH-U12S chromax.Black (70€)

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce RTX 2070 Super WINDFORCE OC 8gb (536€)

Archiviazione

Samsung 970 EVO SSD 1 TB NVMe (194€)

Case / alimentatore

Corsair Crystal 460X RGB (165€) / Corsair RM750x 750w 80 Plus Gold (116€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, Valve Index, Oculus Quest con link, HTC Vive Pro, HTC Vive Cosmos, HP Reverb (per simulatori), Pimax 5K

Con un PC di fascia alta è possibile godersi la VR al massimo delle sue attuali possibilità. Sia che si scelga un Rift S abbondando con il supersampling, sia un Index spingendo di più sul refresh, l’esperienza risulterà sempre ottima. Purtroppo tutto questo ha un costo che arriva a sfiorare la soglia dei 2000€, per la maggior parte dovuto al fatto che Nvidia è l’unica scelta possibile in ambito GPU visto che AMD non ha ancora a listino schede video abbastanza potenti. Ciò comporta che Nvidia in pratica sceglie i prezzi che vuole per i suoi prodotti, e il rapporto costo per performance sale vertiginosamente. Per fortuna lato CPU c’è molta più concorrenza, e sia che ci si rivolga ad Intel sia ad AMD, con le considerazioni fatte prima, si acquista un prodotto ottimo ad un prezzo più che onesto. Peccato che in gaming, soprattutto ad elevate risoluzioni, la CPU conti molto meno che la GPU: infatti se si vuole risparmiare qualcosa (soprattutto se si è poco interessati all’overclock e agli RGB) basta inserire la RTX 2070 Super nella configurazione media e si otterranno prestazioni non di molto inferiori. Detto questo con un PC simile è possibile utilizzare anche visori ad elevata risoluzione come il Pimax 5K e l’HP Reverb (consigliato soprattutto per i simulatori visto comunque il tracking non eccellente dei visori Microsoft), oltre ai visori più nuovi di HTC come il Vive Pro ed il Cosmos.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i9-9900K (500€) / Asus Rog Maximus Xi Hero Wi-Fi (318€) / Patriot Viper RGB DDR4 4133 4x8gb (300€) – TOT. 1118€

Dissipatore CPU

Corsair H100i raffreddamento a liquido 240mm (149€)

Scheda video

NVIDIA

Asus ROG Strix GeForce RTX 2080 Ti OC Edition 11GB (1400€) 

Archiviazione

Samsung 970 PRO SSD 1TB NVMe (335€)

Case / alimentatore

Corsair Obsidian 500D RGB SE (285€) / Corsair Hx1200i 80 Plus Platinum (260€)

Visori consigliati

Valve Index, HP Reverb (per simulatori), Pimax 5K, Pimax 8K (in uscita)

La fascia enthusiast nell’immaginario di chi vuole assemblarsi un PC è sempre stata più un esercizio di stile che una reale necessità. Con la VR questa affermazione però perde di significato, visto che se si vuole sfruttare al massimo le possibilità sia in termini di risoluzione che di refresh rate dei visori più spinti occorre per forza acquistare il massimo di quello che il mercato offre oggigiorno, e questo massimo è rappresentato dall’accoppiata i9-9900k + RTX 2080 Ti, e cioè più di 1800€ solo di CPU e GPU. Certo se si vuole risparmiare qualcosa si può puntare ad una scheda madre un po’ meno performante, mettere 16 gb di ram invece che 32, ma il concetto non cambia. Il Pimax 8k è prossimo all’uscita, il 5k e l’Index sono comunque affamati di risorse se si vuole sfruttarli al 100%. Se volete un mio consiglio, il gioco al momento non vale la candela. Però la guida vuole essere rivolta a tutti, anche a chi vuole il massimo dell’esperienza che la realtà virtuale può offrire ad oggi e non ha problemi di portafoglio. Per tutti gli altri comunque il divertimento non manca, mai come in questo momento storico per la VR vale il detto “chi si accontenta gode”.

 






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Alessio «Back To VR» Menegazzi

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