Assembliamo il PC per la VR – Luglio 2020

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Attenzione: qualsiasi riferimento o link a prodotti venduti su siti di e-commerce è puramente a scopo esemplificativo, nessun compenso o sponsorizzazione è stata fornita a VR Italia e all’autore dell’articolo.

Introduzione

In questa guida cercherò di dare una mappa per chi deve orientarsi all’acquisto di un PC per la VR. Prima di iniziare ritengo doveroso fare delle premesse:

  • Ho diviso le configurazioni in 4 fasce di prezzo, da entry level ad enthusiast. Ogni fascia ha un range di costo che può variare in base alla scelta dei componenti e alle fluttuazioni del mercato. Accanto ad ogni componente segnalerò comunque un prezzo di riferimento.
  • Tutti i prezzi sono riferiti ad Amazon, che rimane lo shop di partenza grazie soprattutto alle sue politiche di reso, per me essenziali nel caso si acquisti un componente sbagliato. Esistono altri siti comunque molto affidabili in Italia, tra tutti citerei ePRICE, NextHS, Bpm-power e HW1.
  • Le fasce possono sembrare tarate un po’ troppo verso l’alto se paragonate a quelle comunemente usate con riferimento i giochi flat, ma la VR ha bisogno di più risorse e per questo una fascia media per il gaming in realtà virtuale, per esempio, è più vicina ad una fascia alta per il gioco tradizionale.
  • Per ogni fascia abbinerò un visore consigliato. Ovvio che con le configurazioni più spinte possono andar bene anche i visori più economici, ma non ha molto senso acquistare un PC da più di 2000 euro se poi lo si usa con un visore a bassa risoluzione.
  • Nelle configurazioni non ho considerato mouse, tastiera e monitor. Se il PC serve esclusivamente per la VR infatti, queste periferiche possono essere riciclate da vecchi PC o acquistate usate per qualche decina di euro. Ovvio che se qualcuno vuole giocare anche in flat dovrà aumentare per forza di cose il suo budget.
  • I case consigliati sono tutti in versione ATX mid-tower. Questo per evitare ogni genere di incompatibilità e difficoltà nell’assemblaggio, e senza arrivare all’ingombro dei full-tower. Inoltre la scelta del case è influenzata molto anche dal gusto estetico personale, quindi non prendetela come mantra assoluto. Esistono altri formati più piccoli (dal micro-ATX fino al mini-ITX) che permettono di creare PC più compatti, ma occhio alla scelta delle componenti e al loro assemblaggio!
  • Le configurazioni considerano solo componenti nuovi. È possibile costruirsi un ottimo PC anche affacciandosi al mondo dell’usato: schede video come la GTX 1080 (normale o in versione Ti), nonché la sempreverde CPU i7 7700k sono ancora eccellenti, e non fanno rimpiangere l’hardware più nuovo. L’usato però comporta sempre dei rischi molto alti: la garanzia, se non è già terminata, spesso rimane legata al vecchio proprietario. I venditori a volte sparano prezzi fuori da ogni logica cercando solo qualche pollo da spennare. Se si acquista per sbaglio un componente non compatibile con la propria configurazione, non è possibile fare il reso. E non si può mai sapere come il vecchio proprietario abbia trattato il prodotto prima di venderlo. Insomma nella bolgia dell’hardware PC il mercato dell’usato è solo per gli utenti più navigati. Se volete una bella comparazione tra prestazioni di schede video vecchie e nuove andate qui, mentre per un confronto tra CPU cliccate qui.

Aggiornamento di luglio 2020

Qual è  il miglior consiglio di questo mese a chi vuole assemblare un PC per la VR? Aspettate la fine dell’anno! So che vi sembrerà assurdo leggere una cosa del genere proprio in una guida dedicata come questa, ma il buon senso mi dice che non posso fare altro. Per prima cosa gli strascichi del lockdown stanno portando ancora problemi sia per la disponibilità di scorte sia per l’andamento dei prezzi. Ogni volta che si cercano tutti i componenti per assemblare un PC infatti, o risulta indisponibile l’alimentatore, o la scheda madre, o l’SSD, oppure si trovano ma a prezzi assurdi. Un altro motivo per il quale consiglierei di aspettare è l’imminente uscita del nuovo hardware. Infatti entro la fine dell’anno usciranno in serie le nuove schede video NVIDIA, le nuove proposte di AMD ed infine le nuove console. Ok stiamo parlando di PC, ma è indubbio che le case di sviluppo per “tarare” i loro motori grafici prendono come riferimento l’hardware delle console, quindi la loro uscita segnerà inevitabilmente un punto di svolta anche per il mercato PC. Soprattutto con queste nuove console in uscita Sony e Microsoft sono tornate a puntare verso l’alto, dopo una generazione più votata al risparmio, spingendo forte sul supporto al Ray Tracing e sul 4K, caratteristiche che potrebbero veramente segnare uno stacco notevole. In particolare comprare una scheda AMD ora, senza supporto al Ray Tracing, potrebbe voler dire doverla cambiare tra meno di un anno. Anche una scheda RTX di Nvidia però potrebbe diventare presto insufficiente, visto che il supporto al Ray Tracing sulla prossima generazione sarà sicuramente più ottimizzato. Poi c’è il discorso SSD: la prossima Playstation 5 sembra puntare forte su questo aspetto, visto che ad oggi su PC solo un SSD di fascia alta con supporto al PCI-Express 4.0 potrebbe competere con quello di PS5. Quindi avrebbe senso puntare sul supporto al nuovo standard, per ora disponibile solo se si acquista una scheda madre AMD con chipset di fascia medio-alta. C’è da dire che invece le prestazioni dell’SSD di Xbox Series X saranno paragonabili a quelle di un SSD NVMe di fascia medio-bassa, per cui risulta sufficiente il vecchio PCI-Express 3.0. Sappiamo come i multipiattaforma si tarino sempre sulle prestazioni della console “inferiore”, quindi può essere che l’SSD di PS5 sarà sfruttato solo nelle esclusive (un po’ come successo per la CPU di Playstation 3), rendendo di fatto il PCI-Express 4.0 uno standard “inutile” anche nella prossima generazione.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-9400F (161€) / MSI B365M PRO-VH (66€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (82€) – TOT. 309€

AMD

Ryzen 3 3300X (150€)  / MSI B450M Pro-M2 MAX (72€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (82€) –  TOT. 306€

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce GTX 1660 SUPER OC 6gb (240€)

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 512GB Rocket NVMe PCIe 3.0 (80€)

Case / alimentatore

Noua Cool G9 (50€) / Kolink Classic Power 80 Plus Bronze 600 W (58€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, HTC Vive, Oculus Rift CV1 (solo usato)

La fascia entry-level rappresenta il minimo indispensabile per approcciarsi in maniera decente alla realtà virtuale. Ciò non vuol dire però che dovremo rinunciare a giocare ad alcuni titoli perché troppo esigenti: con questa configurazione, infatti, sarà possibile approcciarsi anche ai giochi tecnicamente più complessi come Asgard’s Wrath o Stormland, ovviamente a dettagli medio-bassi, dimenticandoci subito del significato di supersampling. Forse solo i simulatori di auto e di volo più esigenti potrebbero essere difficilmente gestibili. Nessun problema invece con giochi più leggeri come Beat Saber. Partendo dalla CPU, la scelta ricade su due processori senza fronzoli ma che non fanno da collo di bottiglia neanche a schede video di fascia più alta. AMD con il suo nuovo Ryzen 3 3300X detta legge nella fascia bassa, e il chipset B450 supporterà anche la prossima serie 4000. Questo processore è molto richiesto quindi spesso risulta indisponibile, se fosse così consiglio di fare uno sforzo in più e puntare direttamente al Ryzen 5 3600. Sebbene sia uscita anche la 10a gen Intel, la penuria di schede madri economiche non permette la scelta in questa fascia. Sappiate quindi che in caso vogliate cambiare in futuro dovrete sostituire anche la scheda madre. Per quanto riguarda la GPU invece è davvero dura consigliare una scheda AMD: la 5500xt non è abbastanza potente così come la vecchia rx 590 e la 5600xt resta troppo costosa. Rimane la 1660 super che come prestazioni è paragonabile alla 1070, una scheda che molti usano ancora in VR con soddisfazione. Consiglio anche in questa fascia di orientarsi verso un disco NVMe: si spende qualcosina di più ma saremo già pronti per le prossime console che punteranno molto su questo aspetto. Ovviamente anche la scelta del visore deve essere ponderata alle capacità della macchina: per questo reputo saggio utilizzare un visore delle passata generazione (il Vive o il primo Rift) o al massimo il Rift S che ha gli stessi requisiti del CV1. Attenzione che quest’ultimo ormai si trova solo usato (essendo fuori produzione) anche se ad un prezzo molto conveniente (200 euro e anche meno).

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-10400F (185€) / ASUS PRIME H470-PLUS (130€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (81€) – TOT. 396€

AMD

Ryzen 5 3600 (180€)  / ASUS PRIME B550M-A (133€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (81€) – TOT. 394€

Dissipatore CPU

DEEPCOOL GAMMAXX 400 (25€)

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce RTX 2060 OC 6gb (326€) o Gigabyte GeForce RTX 2060 Super Windforce OC 8gb (427€)

AMD

XFX RX 5700 Triple Dissipation 8GB (390€) o XFX RX 5700 XT THICC III 8gb (432€)

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 1TB Rocket NVMe PCIe 3.0 (150€)

Case / alimentatore

MSI MAG VAMPIRIC 010 (70€) / Kolink Enclave 80 Plus Gold 700 W (95€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, Oculus Quest con link (meglio con GPU Nvidia), HTC Vive, Valve Index (a bassi refresh)

La fascia media è sempre stata quella più osservata dai videogiocatori (e quella dal miglior rapporto prezzo-prestazioni), ed infatti è proprio qui che troviamo le maggiori possibilità di scelta. In particolare non esiste la scheda video definitiva, per questo in un range di circa 100€ ho inserito ben 4 soluzioni, perchè con qualsiasi di esse si cade in piedi. A livello di prestazioni pure la classifica è RTX 2060 < RX 5700 < RTX 2060 Super < RX 5700 XT, con AMD vincente a parità di prezzo. Nvidia risponde con il ray tracing (a dir la verità per ora inutile in VR) ed un supporto driver leggermente più completo. Qui si tratta veramente di decidere se risparmiare qualche decina di euro aspettando la nuova generazione, o investire subito in qualcosa di più performante. Solo chi vuole utilizzare come visore il Quest con il link dovrebbe scegliere Nvidia senza pensarci, per via del nuovo chip di codifica video presente a bordo della serie Turing che migliora molto la resa dello streaming. Per quanto riguarda la CPU rientra in gioco prepotentemente Intel con la sua decima generazione. AMD risponde con il nuovo chipset B550, pronto a sconvolgere la fascia medio-bassa con il supporto al PCI-Express 4.0 per il disco NVMe. Anche il nuovo Intel Z490 sulla carta è in grado di supportare il nuovo standard, peccato che la serie 10 di CPU non lo permette, rimandando il tutto alla prossima gen. La preferenza del visore è quasi tutta rivolta verso Oculus: chi giocherà solo al PC sceglierà il Rift S, chi vuole anche la portabilità opterà per il Quest. In posizione più defilata consiglierei il Vive solo a chi vuole restare a tutti i costi nell’ecosistema SteamVR, e l’Index solo a chi è pronto a sfruttarlo al minimo delle sue possibilità per quanto riguarda il refresh rate, in attesa del budget per un upgrade del PC.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-10600K (325€) / MSI MPG Z490 GAMING PLUS (169€) / Patriot Viper RGB DDR4 3600 2X8gb (115€) – TOT. 609€

AMD

Ryzen 7 3800X (318€) / MSI MPG X570 GAMING PLUS (179€) / Patriot Viper RGB DDR4 3600 2X8gb (115€) – TOT. 612€

Dissipatore CPU

DEEP COOL Gammaxx L240 V2 (80€)

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce RTX 2070 Super WINDFORCE OC 8gb (545€)

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 1TB Rocket Nvme PCIe 4.0 (200€)

Case / alimentatore

Lian Li PC-O11 (157€) / Asus ROG STRIX 750G 750 Watt (155€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, Valve Index, Oculus Quest con link, HTC Vive Pro, HTC Vive Cosmos, HP Reverb G2 (preordine), Pimax 5K

Con un PC di fascia alta è possibile godersi la VR al massimo delle sue attuali possibilità. Sia che si scelga un Rift S abbondando con il supersampling, sia un Index spingendo di più sul refresh, l’esperienza risulterà sempre ottima. Purtroppo tutto questo ha un costo che arriva a sfiorare la soglia dei 2000€, per la maggior parte dovuto al fatto che Nvidia è l’unica scelta possibile in ambito GPU visto che AMD non ha ancora a listino schede video abbastanza potenti. Ciò comporta che Nvidia in pratica sceglie i prezzi che vuole per i suoi prodotti, e il rapporto costo per performance sale vertiginosamente. Per fortuna lato CPU c’è molta più concorrenza, e sia che ci si rivolga ad Intel sia ad AMD, con le considerazioni fatte prima, si acquista un prodotto ottimo ad un prezzo più che onesto. Peccato che in gaming, soprattutto ad elevate risoluzioni, la CPU conti molto meno che la GPU: infatti se si vuole risparmiare qualcosa (soprattutto se si è poco interessati all’overclock e agli RGB) basta inserire la RTX 2070 Super nella configurazione media e si otterranno prestazioni non di molto inferiori. Da questa fascia ho inserito un SSD che sfrutta lo standard PCI-Express 4.0, come detto in precedenza per ora possibile solo con i chipset AMD B550 e X570. Forse ci vorranno anni su PC per vedere giochi che sfruttino tutta la velocità disponibile di questi SSD, anche se le scelte di Sony per la sua PS5 potrebbero significare che il futuro non è poi così lontano. Detto questo con un PC simile è possibile utilizzare anche visori ad elevata risoluzione come il Pimax 5K e l’HP Reverb che questo autunno esce con la versione G2 (consigliato soprattutto per i simulatori anche se il tracking del G2 sembra essere molto simile a quello del Rift S), oltre ai visori più nuovi di HTC come il Vive Pro ed il Cosmos.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Intel Core i9-10900KF (600€) / ASUS ROG STRIX Z490-F Gaming (300€) / Patriot Viper RGB DDR4 4133 4x8gb (250€) – TOT. 1150€

Dissipatore CPU

NZXT Kraken Z73 360mm (268€)

Scheda video

NVIDIA

Asus ROG Strix GeForce RTX 2080 Ti OC Edition 11GB (1380€) 

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 2TB Rocket Nvme PCIe 4.0 (390€)

Case / alimentatore

Lian Li o11dynamic xl (238€) / Asus ROG-THOR-1200P Platinum 1200 W (349€)

Visori consigliati

Valve Index, HP Reverb G2 (preordine), Pimax 5K, Pimax 8K

La fascia enthusiast nell’immaginario di chi vuole assemblarsi un PC è sempre stata più un esercizio di stile che una reale necessità. Con la VR questa affermazione però perde di significato, visto che se si vuole sfruttare al massimo le possibilità sia in termini di risoluzione che di refresh rate dei visori più spinti occorre per forza acquistare il massimo di quello che il mercato offre oggigiorno, e questo massimo è rappresentato dall’accoppiata i9-10900k + RTX 2080 Ti, e cioè più di 1800€ solo di CPU e GPU. Certo se si vuole risparmiare qualcosa si può puntare ad una scheda madre un po’ meno performante, mettere 16 gb di ram invece che 32, ma il concetto non cambia. Il Pimax 8k è già acquistabile, il 5k e l’Index sono comunque affamati di risorse se si vuole sfruttarli al 100%. Se volete un mio consiglio, il gioco al momento non vale la candela. Però la guida vuole essere rivolta a tutti, anche a chi vuole il massimo dell’esperienza che la realtà virtuale può offrire ad oggi e non ha problemi di portafoglio. Per tutti gli altri comunque il divertimento non manca, mai come in questo momento storico per la VR vale il detto “chi si accontenta gode”.

 

 




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