Blade and Sorcery: recensione e video recensione (Oculus Rift, HTC Vive, WMR)

Analizzare un titolo come Blade & Sorcery non è una cosa facile per almeno due motivi. Il primo è il fatto di essere un titolo ancora in fase early access, con ancora molta strada da fare ed un futuro un po’ incerto da tanti punti di vista; il secondo è che WarpFrog decide di addentrarsi in un territorio legato alla violenza in realtà virtuale ancora inesplorato, che potrebbe suscitare dei legittimi dubbi etici.

Blade & Sorcery è un sandbox in prima persona in cui dovremo semplicemente massacrare quanti più nemici possibile, scegliendo da noi le regole di un gioco della morte brutale e sanguinario. Dopo aver modellato il nostro alter ego grazie ad un editor un po’ datato ma indubbiamente profondo, ci risveglieremo all’interno della nostra casa, da cui potremo selezionare una delle arene disponibili. Comodamente dalle mura del nostro HUB potremo anche provare le armi e gli oggetti che equipaggeremo in missione, iniziando a capire quali si adatteranno meglio al nostro stile di gioco.
I livelli a nostra disposizione saranno invece quattro, ma ne risulteranno altrettanti non selezionabili, che verranno plausibilmente sbloccati con l’uscita dall’early access.

Esplorando la casa o allenandoci al piano superiore, notiamo subito una cura nella fisica che difficilmente abbiamo potuto sperimentare in VR. Gran parte degli oggetti che ci troveremo di fronte subiranno infatti l’effetto di ogni nostra interazione, cosa che ci porterà a divertirci come bambini anche soltanto nel muovere un bicchiere attraverso la spada. L’interazione realistica con l’ambiente ci dona inoltre un assaggio di quello che sarebbe potuto essere Skyrim VR se non fosse stato adattato in maniera così pigra, forte anche della somiglianza nell’estetica, nei personaggi e in alcune abilità.

Giunti in una delle quattro arene avremo la possibilità prima di selezionare l’armamentario e poi la tipologia di minaccia da affrontare. Lo spirito sandbox è in questo caso estremamente integralista, permettendoci di scegliere il tipo di nemici, le loro caratteristiche, il sesso e la quantità di spawn. Le opzioni disponibili per scegliere contro chi combattere sono davvero moltissime, e scindono da qualsiasi idea di sbloccabile: l’unico nostro obiettivo è quello di rimanere in vita. Non ci saranno quindi missioni, armi o poteri da ottenere strada facendo; tutto è disponibile dal minuto zero, permettendoci di vivere a pieno una carneficina sicuramente liberatoria ma forse un po’ ambigua.

Una volta partita l’orda avremo a disposizione una grande quantità di lame e oggetti contundenti, armi a distanza, pozioni e magie. Riguardo a quest’ultima possibilità il titolo di WarpFrog presenta ad oggi soltanto l’abilità di elettrificare gli avversari, ma altri tre slot disponibili fanno presagire l’arrivo di nuovi elementi a completare lo skill tree.

In battaglia saranno inoltre disponibili altre tre azioni importanti. Avremo la possibilità di calciare l’avversario per sbilanciarlo, potremo afferrarlo fisicamente per il collo e gli arti e, dulcis in fundo, potremo compiere un salto gigantesco che ci permetterà di prendere alla sprovvista gli avversari. Questo risulterà particolarmente utile nei momenti più ostici, permettendoci inoltre di combinarlo allo slowmo, portandoci a compiere azioni effettivamente spettacolari.

Furba inoltre la possibilità di correre solo attraverso lo swing delle braccia, espediente che rende l’azione molto più realistica e immersiva.

Chi parla è un grande amante della narrativa di genere, del cinema trash e violentissimo della Troma e di videogiochi che nel corso degli anni hanno subito attacchi portentosi riguardo al contenuto. Tuttavia in questo caso Blade & Sorcery azzarda quello che ancora nessuno aveva avuto il coraggio di fare, proponendo un combattimento all’arma bianca super realistico che non si fa mancare nulla in termini di violenza e nefandezze. L’estasi del combattimento raggiungerà infatti i picchi massimi attraverso l’uccisione più trucida, lo smembramento più arzigogolato e l’arma più bizzarra, portando l’utente consapevole a porsi il dubbio se la violenza abbia una funzione genuinamente liberatoria o risulti in fin dei conti fine a sé stessa.

Se il parossismo superdeformed di Gorn dribblava furbescamente il discorso sull’atto dell’uccidere grazie alla sua estetica, Blade & Sorcery ci gioca con astuzia, proprio per aver proposto questo tipo di contenuto in un contesto realistico prima di tutti gli altri. Personalmente non mi sono fatto un’idea ben precisa a riguardo e, plausibilmente, tra una decina d’anni nessuno si porrà più il problema, vivendo questo tipo di violenza come quella che si vive attraverso un qualunque altro prodotto di finzione; tuttavia consigliare indistintamente Blade & Sorcery non sarebbe onesto, poiché in questo caso la percezione privata del contenuto risulterà prettamente personale.

Manco a dirlo, grazie alle sue doti Blade & Sorcery è diventato uno dei prodotti più venduti su steam nel contesto della realtà virtuale, cosa che l’ha portato a ricevere una quantità gigantesca di contenuti creati dalla community. Sul web è infatti zeppo di MOD che introducono spade laser, armi da fuoco e personaggi aggiuntivi, che proprio grazie al connubio con l’approccio sandbox possono portare a situazioni esilaranti e sinceramente divertenti.

Blade & Sorcery è comunque, chiaramente, ancora un titolo in early access. Sebbene le ambientazioni risultino pulite e piacevoli, i modelli poligonali dei personaggi, gli oggetti e i menù risultano ancora molto indietro. Non che da vedere sia brutto, ma è evidente da molti punti di vista che Blade & Sorcery ha ancora bisogno di lavoro. Le performance sono forse ad oggi il punto più dolente della produzione, con un framerate che tiene a fatica i 90 FPS quando la quantità di NPC a schermo supera le sei persone. Lo snap turn oltretutto ha ancora qualche problemuccio e risulta particolarmente macchinoso durante gli scontri, nonostante le molte opzioni presenti per personalizzarlo.
Sicuramente gli aggiornamenti non stenteranno ad arrivare, ma è bene tenerlo a mente.

L’esordio di Warpfrog propone un combat system all’arma bianca profondo e interessante, poiché basato esclusivamente sulla fisica e non su meccaniche di gameplay prettamente arcade. I passi da fare per arrivare ad un prodotto completo sono ancora molti e difficilmente Blade & Sorcery uscirà da questa fase in pochi mesi; tuttavia se sentite l’esigenza di tirare due spadate a dei modelli poligonali realistici non troverete senza dubbio qualcosa che possa soddisfarvi più del titolo in analisi. Rimane aperta una parentesi ambigua sul come Blade & Sorcery propone e veicola la violenza attraverso le battaglie, e se la realtà virtuale diventerà mainstream sarà forse giustamente il primo titolo su cui si punterà il dito. Fino ad allora siete liberi di farvi una vostra opinione, accettando lo spirito libertino di WarpFrog o optando per il più completo e consapevole Gorn.

Blade & Sorcery è disponibile dall’11 Dicembre 2018 su Steam e Oculus Store al prezzo di 19,99€, compatibile con Oculus Rift, HTC Vive e WMR.






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Alessandro Redaelli

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