Brass Tactics: recensione e video recensione

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Quando si parla di realtà virtuale si parla sempre, nel bene o nel male, di una tipologia molto specifica di gameplay. Quello che funziona maggiormente nell’ambito della VR è infatti l’esperienza classica in prima persona, che si tratti di un FPS convenzionale, di un titolo di corsa o di un casual game costruito sull’utilizzo delle mani virtuali. Per questo motivo quando esce un titolo che si allontana dai suddetti canoni standardizzati del linguaggio si guarda al prodotto con un misto di sincera curiosità e maliziosa incertezza.
La SH Hidden Path Entertainment tuttavia non è nuova né al gaming né al mondo della VR e con il suo Brass Tactics riesce a dar vita ad un RTS inaspettatamente profondo per realtà virtuale, destabilizzando le regole di un genere che fatica ad ingranare su questa first generation, questa volta in esclusiva per Oculus Rift.

Brass Tactics è uno strategico in tempo reale in cui, all’interno di una mappa simile a quella dei giochi da tavolo, dovremmo raggiungere il castello nemico e distruggerlo con le nostre potenti armate. Nella campagna principale ci faremo strada attraverso otto mappe differenti dalla durata variabile, assistendo attoniti a gloriosi scontri tra guerrieri, macchine infernali, ghoul volanti e golem d’acciaio, ognuno con il suo personale tipo di attacco, tra punti di forza e limiti da aggirare. La stessa è incorniciata da una componente narrativa chiaramente accessoria ma sufficientemente caratterizzata per costruire un trait d’union piacevole per tutta la durata della storia, che si aggira tra le quattro e le cinque ore per una prima run alla difficoltà standard.

All’inizio di ogni partita, impersonando il nostro avatar di Oculus Home, avremo a disposizione una piccola porzione della mappa, che dovremo mano a mano espandere per arrivare dall’altro lato ed abbattere il nostro avversario.

Prima di tutto c’è da dire che il sistema di movimento di Brass Tactics funziona a dovere e consiste semplicemente nel trascinarci con le mani da un punto all’altro della mappa, rendendo la fruizione generale del titolo estremamente naturale e priva di motion sickness. In secondo luogo, tutte le azioni che andremo ad operare all’interno degli spazi di gioco saranno gestiti da elementi in-game che potremo toccare, trascinare e attivare con un semplice tocco. L’azione risulta così sempre chiara e avvincente, evitando di farci imparare complesse combinazioni di tasti che avrebbero reso l’esperienza meno accessibile e divertente.

Ciò che dovremo fare nel gioco sarà quindi costruire delle torri personaggio in alcuni punti specifici, che ci serviranno per creare le nostre truppe mentre cerchiamo di potenziare il castello attraverso monete e skill point, che si ricaricano gradualmente a seconda delle riserve di oro che possediamo. Una volta potenziato il castello avremo a disposizione truppe aggiuntive e diverse skill passive tra cui scegliere, ognuna delle quali può tranquillamente svoltare le sorti di una partita, costringendoci a ragionare su ogni azione che decideremo di intraprendere. All’interno delle aree personali sarà possibile attivare anche delle torrette, che evidenziano una natura strategica vicina anche al tower defense, genere che in realtà virtuale ha ben più esponenti dell’RTS classico e che qui funziona meravigliosamente in accoppiata con il genere sopracitato.

L’accessibilità è comunque soltanto una questione di forma, poiché nonostante l’immediatezza nel gestire le truppe e il nostro castello, l’IA nemica non sarà particolarmente clemente, restituendo un’esperienza piuttosto difficile anche per gli appassionati del genere, nonostante la durata della campagna principale sia nella media. Le cose cambiano ancora quando si decide di affrontare un giocatore umano giocando in multiplayer online, in cui il gioco si fa ancora più complesso e stratificato, oltre ad offrire un elemento social ormai quasi scomparso all’interno del genere flat, che ci porterà a chiacchierare serenamente con il nostro avversario mentre cerchiamo di abbatterlo.

Tecnicamente il titolo è validissimo, con mappe dettagliate, unità curatissime e belle animazioni generali. Forse l’estetica degli avatar poteva esser curata un filo meglio, ma tra tutto quello che offre Brass Tactics è davvero una minuscola pecca in un titolo solidissimo.

Brass Tactics è l’ennesima conferma delle esclusive Oculus, ad oggi un passo avanti a tutto il resto grazie alla cura maniacale che mettono nelle loro produzioni originali e che rende di conseguenza il titolo di Hidden Path Entertainment il miglior RTS presente sulla piazza, a patto di esser possessori di Oculus Rift.

Brass Tactics è disponibile dal 22 Febbraio su Oculus Store.

 




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6 COMMENTS

  1. Gli avatar che usa sono gli stessi della home Oculus… Spero che ricevano in futuro lo lo ste restyle che han proposto per la home-dash

    • Essendo uno dei loro titoli di punta è plausibile, anche perché è uno dei pochi aspetti non esattamente riusciti del gioco!

  2. Appena scende a 20€ me lo compro!
    provato nel week end free ed è fantastico
    La nota sul prezzo è che dato che c’è ancora poca utenza nel mondo VR 40€ per me non li vale perchè si fativa molto a fare multiplayer, se però compensano aggiungendo l’italiano li spenderei comunque..

    • Il prezzo non è neanche eccessivo in realtà, su steam vendono roba molto peggiore allo stesso prezzo o poco meno. Personalmente preferisco titoli di questo livello al prezzo classico dei giochi appena usciti che decine di titoletti di quarta categoria a 10€! Per il doppiaggio la vedo durissima, ma sicuramente ai prossimi sconti scende almeno di una quindicina d’euro.

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