Giocato su Oculus Rift S
Dopo un anno e mezzo dalla release del primo Budget Cuts (qui la recensione), i ragazzi di Neat Corporation pubblicano il secondo capitolo della saga; questa volta in collaborazione con Fast Travel Games, già autori del buon Apex Construct. I motivi di questa collaborazione sono presto detti: Budget Cuts 2 – Mission Insolvency è una versione sotto steroidi del capostipite, e presenta alcune aggiunte interessanti che – tuttavia – non sempre si dimostrano riuscite.
Il primo titolo di Neat Corporation si chiudeva con un grosso cliffhanger, che lasciava intendere un cambio drastico di ritmo e tono rispetto a quanto visto in quel momento, lasciandoci però l’amaro in bocca per un prodotto che speravamo potesse regalarci qualcosa di più. Budget Cuts era infatti un ottimo titolo stealth che mancava un po’ di varietà, relegandoci per tutta l’avventura ad un solo ambiente, che alla lunga poteva risultare ripetitivo. In questo caso si è invece optato per un prodotto più breve, ma anche più ricco di sfaccettature; sia sul fronte del worldbuilding, che su quello del combat system.
Per chi non conoscesse la saga, l’obiettivo del gioco è quello di distruggere una potente corporazione gestita da un’IA, cercando di arrivare incolumi al mainframe ed eseguire un hack che cambi completamente l’atteggiamento della dirigenza. Per perseguire il nostro obiettivo dovremo muoverci di soppiatto, evitando i robot nemici od eliminandoli attraverso il lancio di oggetti appuntiti quali coltelli, forbici e freccette. Tuttavia la meccanica centrale del titolo è basata su una pistola spara portali, che funge da utensile dedicato al locomotion, e che ci permette di valutare con una certa strategia ogni nostro spostamento.
Se Budget Cuts 2 mantiene intatte tutte le sue meccaniche precedenti, in questo caso ne vengono aggiunte un altro paio dall’impronta più action: l’arco e le bombe.
Il primo, figlio per l’appunto di Apex Construct, si comporta in modo dignitoso ma risulta molto lontano dalla perfezione, come succedeva invece nel titolo di Fast Travel Games. Se concettualmente la presenza dell’arma funziona e permette di eliminare i nemici sulle lunghe distanze, al lato pratico l’asse di mira non risulta mai troppo chiara, e finisce per rendere un po’ snervante l’utilizzo di questa nuova arma. Le bombe sono invece un’arma devastante, che è possibile usare anche in accoppiata con l’arco, ma che ci vengono proposte soltanto – giustamente – in delle sezioni specifiche dal ritmo più sostenuto.
Quello che la nuova opera di Neat Corporation fa meglio rispetto al precedente è il lavoro sui puzzle e sulla varietà delle situazioni proposte. Se Budget Cuts presentava spesso enigmi al limite del logico e ci costringeva ad aprire cento cassetti per trovare una chiave, qui la progressione risulta più organica e rodata, presentandosi generalmente più scorrevole e ritmata.
Anche la varietà subisce una buona spinta, con ambienti variegati che spaziano dai tetti delle città, ai già visitati uffici; fino ad arrivare a fabbriche lugubri e spazi sconfinati. Il level design non si adatta sempre al tipo di locomotion proposto, ma è comunque un buon passo avanti rispetto a quanto abbiamo visto in passato.
Ritorna anche qui l’elemento horror, relegato ad una sezione molto specifica ma molto efficace, che come nel capitolo precedente riesce a dare uno scossone necessario al non perdere interesse strada facendo.
Purtroppo dal punto di vista tecnico non sono stati fatti passi in avanti, e visivamente Budget Cuts 2 si presenta esattamente come l’originale, senza nulla in più da dire. Fortunatamente l’art direction si mantiene anche qui su un buon livello, restituendo un colpo d’occhio piacevole e soprattutto sempre chiaro; fattore fondamentale in un titolo che presenta anche un pizzico di backtracking all’interno di alcune specifiche aree.
Evidentemente in questo freddo Dicembre è successo qualcosa agli sviluppatori VR di tutto il mondo, perché Budget Cuts 2 presenta grossomodo gli stessi problemi legati ai salvataggi che abbiamo visto pochi giorni fa con Boneworks. I checkpoint tra un punto e l’altro non sono mai chiari e – nonostante non avvengano fortunatamente soltanto di livello in livello – rendono un po’ imprevedibile la progressione, facendoci sudare freddo quando è il momento di chiudere il gioco.
Questo succede anche perché il titolo presenta due o tre picchi di difficoltà piuttosto sbilanciati, che avrebbero richiesto un po’ di beta testing in più per renderli affrontabili con maggior serenità.
Qualche bug minore ed una manciata di glitch visivi chiudono una serie di difetti sì presenti, ma non eccessivamente fastidiosi, che relegano l’opera di Neat Corporation nell’ordine delle esperienze più che buone.
La scelta scellerata di aver rilasciato Budget Cuts 2 tra Boneworks ed i TGA potrebbe averlo messo in ombra rispetto al resto del mercato, ma le meccaniche base ideate da Neat Corporation e soci funzionano alla grande ancora oggi. Nonostante ci si stia spostando di forza verso titoli sempre più veloci ed adrenalinici, Budget Cuts 2 dimostra che è ancora possibile sfruttare il teleport come meccanica di gioco intelligente e che lo stealth – se realizzato con cura – è possibile anche in realtà virtuale. Se non avete ancora approcciato la saga partite necessariamente dal capitolo uno, nel caso invece il primo vi sia rimasto nel cuore non potrete che apprezzare un nuovo episodio che fa praticamente tutto meglio, a discapito di una longevità leggermente inferiore.
Budget Cuts 2 è disponibile dal 12 Dicembre 2019 al prezzo di 24,99€ su Steam ed Oculus Store, compatibile con Valve Index, Oculus Rift, HTC Vive e WMR.
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