Budget Cuts: recensione e video recensione

Budget Cuts iniziò a far parlare di sé a inizio 2016, quando una demo della pre-alpha venne rilasciata su Steam a sorpresa. Grazie anche al fatto di esser stato uno dei primi titoli HTC Vive ad approdare su Steam e grazie alla grande qualità e unicità del gameplay, l’esordio di Neat Corporation è stato da quel momento uno dei titoli più attesi e desiderati dai giocatori VR su PC. Dopo circa due anni e mezzo, Budget Cuts esce su Steam e Oculus Store. Sarà riuscito a mantenere le altissime aspettative?

Budget Cuts è un’avventura stealth prettamente story driven, caratterizzata da uno spiccato umorismo alla Portal in cui interpreteremo un dipendente aziendale in grave pericolo, costretto a scontrarsi con sentinelle sempre in allerta che andranno affrontate silenziosamente.

Nella mano non dominante avremo una sorta di spara portali che fungerà da strumento di locomozione. Sparando con questo singolare utensile genereremo un punto di arrivo che potrà essere esplorato attraverso una finestra tonda che comparirà sulla mano; se la posizione di arrivo ci convicerà potremo confermare l’azione e spostarci come in un classico sistema a teleport. Oltre alla spara portali avremo a disposizione altri tre oggetti di base: uno per raccogliere a sua volta altri oggetti, un cerca persone e una lente di ingrandimento che descriverà con un font più chiaro i documenti sparsi per il gioco. Oltretutto, nel corso dell’avventura potremo aggiungere tutto ciò che è possibile raccogliere all’interno del nostro inventario, per un massimo di sei slot disponibili.

Chiaramente gli oggetti necessari saranno quelli appuntiti come forbici e coltelli, in grado di eliminare i nemici con un colpo ben assestato alla testa o con un paio di colpi sul resto del corpo. Il combat system risulta divertente anche se non sempre preciso e ci costringerà a valutare con gran cura ogni mossa per evitare di esser scoperti dai nemici, che ci porteranno al game over con un solo attacco.

Il core gameplay di Budget Cuts non è quindi basato sullo scontro, ma sul muoversi silenziosamente tenendo un basso profilo, sbirciando da una porta all’altra e facendoci sentire nei panni di un improbabile ninja robotico.

La campagna è strutturata in macro aree all’interno delle quali sarà necessario risolvere enigmi ed eliminare per l’appunto i nemici, guidati da una donna misteriosa che dovremo contattare telefonicamente ogni qual volta il nostro cerca persone ci darà un nuovo numero. Complessivamente l’esperienza funziona e nonostante i primi due atti soffrano un po’ di una certa ripetitività e alcune scelte di game design risultino discutibili, Budget Cuts è la prova che tempo e passione sono centrali quando si tratta di dar vita ad un’opera interattiva e i tempi di lavoro del titolo sono serviti a costruire un’esperienza non perfetta ma quantomeno coerente.

I grossi problemi di Budget Cuts sono fondamentalmente due: il primo è Apex Construct, titolo di Fast Travel Games uscito qualche mese prima e simile per gameplay, struttura e longevità, che fa’ sembrare lo stealth game di Neat Corporation un gioco già visto; il secondo è l’assurdità di due o tre punti a livello di game design e level design, pensati quasi sicuramente per aumentare la durata a discapito – però – del divertimento. Ci saranno infatti momenti in cui non saprete assolutamente come proseguire e andrete a perdere decine e decine di minuti per scoprire poi un enigma che andava semplicemente spiegato meglio o un oggetto che andava posizionato con più cura.

Ci sono poi altri piccoli difettucci legati a bug e ottimizzazione, che sebbene non minino l’esperienza e saranno senza dubbio risolti con le prossime patch, stonano in un prodotto che ha richiesto quasi tre anni di sviluppo dal rilascio della prima demo.

Una mossa azzardata ma riuscita che Budget Cuts propone è un improbabile cambio di tono dal terzo atto in poi. Dopo circa due terzi della campagna infatti, quello che era uno stealth game con alcuni momenti di tensione ma dal tono fondamentalmente leggero, diventa quasi un survival horror ed esplode in una sezione dark e tesissima che qualcuno potrebbe disdegnare, ma che riesce a dare uno scossone di cui a un certo punto si inizia a sentire il bisogno.

Sul fronte tecnico il livello è ottimo, con una grafica pulita e uno stile piacevole, per quanto ormai inizi ad essere un po’ troppo abusato in realtà virtuale. Perfetto anche il lavoro sul sonoro, con un doppiaggio (solo in inglese) di ottimo livello e un lavoro ineccepibile su suoni e musica.

Dispiace che quello che poteva essere un must have del mercato VR su computer sia “soltanto” un bel titolo, che funziona sotto tanti punti di vista ma che soffre di qualche problemino di troppo. Non aiuta un finale palesemente mozzato che Neat Corporation espanderà plausibilmente in un seguito a sé stante e che lascia un po’ storditi per come si pone, tra l’altro identica problematica presentata dal sopracitato Apex Construct. In ogni caso se vi piacciono le avventure in un ambiente roomscale con enigmi, fasi stealth e un tocco di horror, Budget Cuts è un gioco che vale sicuramente il prezzo del biglietto e che nelle cinque o sei ore che serviranno a completarlo riuscirà senza dubbio a divertirvi.

Budget Cuts è disponibile dal 14 Giugno 2018 su Steam e Oculus Store, compatibile con HTC Vive e Oculus Rift.






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Alessandro Redaelli

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