Uno dei migliori titoli di Survios torna su PlayStation VR2 con un’edizione tutta nuova, che non solo va a migliorare enormemente l’aspetto tecnico, ma aggiunge anche una più che discreta quantità di contenuti. Creed: Rise to Glory (qui la recensione) è sempre stato il mio gioco di boxe VR preferito: dritto, chiaro e senza fronzoli, bello da vedere, e pulitissimo nelle sue meccaniche. Non era niente di straordinariamente originale, ma l’idea era vincente: un gioco di boxe nei panni di Adonis Creed, che ripercorreva le vicende dell’omonimo film di Ryan Coogler, diviso tra i classici combattimenti e delle squisite sezioni di allenamento.
Se sui combattimenti c’è poco da dire, se non che le meccaniche che li regolano sono eccellenti nel loro bilanciamento tra realismo e arcade, gli allenamenti pre-partita sono inaspettatamente anche più interessanti. Si tratta sostanzialmente di una serie di mini giochi a tempo uno in fila all’altro, atti a far stancare il giocatore il più possibile e a restituirgli un grado che andrà a influenzare la resistenza del proprio alter ego durante lo scontro. La corsa, il punching ball, la difesa e così via: piccole proposte ludiche della durata di pochi secondi, che messe in fila restituiscono un respiro ancora più personale al core gameplay di Creed: Rise to Glory.
Estremamente interessante anche la possibilità di crearsi dei veri e propri workout sfruttando una modalità allenamento standalone, oltre alla possibilità di giocare online contro altri giocatori, in scontri di pugilato all’ultimo sangue.
Il gioco era già eccezionale, anche su Quest e anche – ovviamente – su PC, ma questa nuova versione va ad aggiungere un elemento piuttosto importante: una nuova campagna. Proseguendo il racconto di Creed narrato ricalcando il primo film, la Championship Edition offre una storia aggiuntiva denominata “Legacy”, che propone un’altra oretta abbondante di divertimento a singolo giocatore, attraverso le medesime modalità proposte nella vecchia campagna. È una bella aggiunta, che non stravolge la formula e che non cambierà il prodotto per chi lo aveva già apprezzato altrove, ma bene che in quel di Survios si siano rimessi a lavoro su uno dei loro migliori prodotti.
Visivamente lo scarto con le versioni PSVR1 e Quest è scontato, ma quello che stupisce è la differenza con la versione PCVR. Il motivo è semplice: la versione PC, al contrario di quella per standalone, è l’unica a non aver ricevuto l’upgrade della championship edition, che va a proporre modelli, illuminazione ed effettistica rifatte totalmente da zero. Non conosciamo esattamente i motivi di questa scelta, ma la discriminante è probabilmente da affibiare alla quantità di utenza raggiungibile: davvero troppo poca su PC rispetto a quella presente sul mercato standalone e su quello PlayStation VR2. Vien da sé che la versione PSVR2 è in assoluto la migliore sul fronte tecnico, anche grazie al solito pannello del nuovo visore di Sony.
Il problema è che, essendo Creed un titolo piuttosto movimentato, se PSVR2 tende a ballarvi sulla testa non è comunque questa la miglior versione del gioco in termini assoluti. Anche il cavo fa la sua parte, ma il titolo di Survios va giocato senza impicci, senza preoccupazioni su sweet spot e fastidi vari, va affrontato esattamente come un match di pugilato: senza alcun pensiero che non sia buttare giù l’avversario. Al contrario, chi trova PlayStation VR2 comodo, come d’altronde il sottoscritto, e soprattutto non sente il peso del cavo, troverà qui sicuramente la versione più avanzata di un prodotto che ha ancora tanto da dire nel mercato dei giochi sportivi.
Creed: Rise to Glory Championship Edition dal 4 aprile al prezzo di 39,99€ su PlayStation Store.
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