GIOCATO SU META QUEST 3
Quanti di voi hanno giocato almeno una volta ai classici cabinati arcade come Time Crisis, dove si poteva impugnare una pistola e sparare ai numerosi malcapitati che comparivano a schermo? Io tantissime volte, ed è qui che entra in gioco Dead Second, l’ultima fatica di Spunge Games, che cercherà di trasportarci nuovamente negli anni d’oro degli sparatutto arcade. Ci sarà riuscito? Scopriamolo insieme in questa recensione.
Purtroppo, con la scomparsa delle sale giochi e delle LightGun, la classica esperienza da sparatutto Arcade si è andata via via perdendo sia all’interno delle mura domestiche che fuori. Ed anche se oggi esistono soluzioni come i controller della Nintendo Switch, che grazie ai sensori di movimento cercano di emulare quell’esperienza, i risultati sono spesso deludenti. Fortunatamente, grazie alla Realtà Virtuale, possiamo non solo rivivere, ma vivere come mai prima d’ora, la frenesia e la spensieratezza tipica di un gaming divenuto ormai di nicchia, e Dead Second in parte riesce in questo arduo compito.
Dead Second, infatti è un videogioco che presenta due facce ben distinte. Da una parte, il gioco di Spunge Games riesce a divertire come pochi giochi riescono a fare, grazie a un gameplay immediato e intuitivo. Infatti, una volta avviata la partita, ci troveremo subito al centro dell’azione, facendoci largo tra le orde di nemici che ci si pareranno davanti. Ottimo anche il sistema di spostamento tramite teleport, che potrà essere eseguito solo in aree specifiche, proprio come nei classici sparatutto arcade. Buone anche le impostazioni della ricarica delle armi, dove sarà possibile scegliere tra una ricarica rapida eseguibile abbassando l’arma, o una ricarica manuale, molto più lenta ma sicuramente più immersiva.
Dall’altra parte, invece, nonostante il gioco sia divertente, tende a stancare presto a causa di stage piuttosto ripetitivi nella formula. Anche i nemici che affronteremo sembrano tutti molto simili tra di loro, ad eccezione di qualche sporadico drone che ci attaccherà dall’alto. Inoltre, si sente la mancanza di vere e proprie boss fight o di una modalità multiplayer a due giocatori, come nei cabinati a cui si ispira, in grado di smorzare la monotonia dei livelli mantenendo alta la concentrazione del giocatore. Queste mancanze, pur essendo colmabili con futuri aggiornamenti, al momento in cui sto scrivendo questa recensione, sono del tutto assenti e rischiano di pesare sulla longevità del titolo, che varia dalle 6 alle 10 ore in base al grado di completismo che si vuole raggiungere.
Il gioco è composto da 12 livelli, ognuno dei quali offre tre gradi di difficoltà. Ad ogni partita, i giocatori guadagnano crediti che possono essere spesi nel gioco per acquistare nuove armi o oggetti decorativi. Inoltre, è disponibile una localizzazione in lingua italiana, un’aggiunta molto apprezzata che facilita l’accessibilità del gioco a un pubblico più ampio.
Tecnicamente, il gioco si presenta molto bene, con uno stile cartoon piacevole e ambienti ricchi di dettagli. Tuttavia, nei momenti in cui ci sono molti particellari a schermo, si percepiscono bruschi cali di frame rate. Ottimo, invece il comparto audio, che presenta un buon audio spaziale, utile per capire la direzione dei nemici ed un’ottima soundtrack pronta a darci la carica nei momenti più adrenalinici.
In conclusione, Dead Second è un vero e proprio atto di amore verso gli sparatutto arcade da sala giochi. Peccato per qualche incertezza tecnica e per la mancanza di alcune modalità o della presenza di boss fight in grado di spezzare il ritmo del gioco. Nonostante tutto, il nuovo gioco di Spunge Games è sicuramente un acquisto obbligato per tutti gli amanti del genere.
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