Il brand dei Ghostbusters è molto più di una semplice etichetta commerciale; per molti di noi, è un’icona intramontabile nella cultura popolare. Nato dall’immaginazione di Dan Aykroyd e Harold Ramis nel 1984 con l’omonimo film “Ghostbusters”, il marchio ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo grazie alla sua unica combinazione di umorismo, paranormale e avventura sovrannaturale.
Nel vasto panorama della cultura popolare, poche icone hanno avuto un impatto così profondo e duraturo quanto il brand dei Ghostbusters. Sin dalla loro prima apparizione sul grande schermo nel lontano 1984, questi acchiappafantasmi hanno conquistato non solo le sale cinematografiche, ma anche il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Il logo distintivo, le uniformi riconoscibili, le attrezzature futuristiche e l’equilibrio perfetto tra avventura soprannaturale e umorismo leggero hanno catapultato i Ghostbusters nell’olimpo delle icone culturali.
Ma, come ogni brand di successo moderno che si rispetti, non sono mancate le riproporzioni videoludiche dai primissimi anni di Atari e cabinati arcade. Sulla scia del successo del film, si è provato diverse volte con spin-off e tie-in a creare un prodotto di successo per noi cari videogiocatori. – Adesso vorrei che qualcuno sotto mi smentisse, ma andando a memoria, nessuno dei porting fino ad ora può essere definito memorabile -.
Vorrei che mi smentiste, scrivetemi qua sotto un imperdibile prodotto videoludico legato al brand, o anche solo che sia rimasto impresso a voi. Forse però qualcosa sta per cambiare e un memorabile prodotto è già quasi in dirittura d’arrivo per i nostri amati visori. Non voglio adesso sembrare scontato, ma che ci dovesse essere un gioco sugli acchiappafantastmi o un gioco con fantasmi da acchiappare (Phasmophobia non vale) era necessario! Ho avuto il concept di un gioco simile nella mia testa già dai primi mesi di utilizzo della VR. Zaino e fucile protonico e trappola acchiappa fantasmi, per me il gioco si costruiva da solo.
Chissà se è stato così anche nella testa di nDreams mentre stringeva l’accordo con Sony Pictures Entertainment perché sì, nDreams, uno degli studi più geniali degli ultimi anni, si è fatta carico di questa pesante legacy, anzi pesantissima legacy, perché lo so che parlare di un gioco sui Ghostbusters stimola una marea di idee anche nella vostra testa. Ho ragione o no che questo è un gioco che si fa solo?
Siamo stati quindi invitati in questo evento a porte chiusissime in Germania per, e lo dico senza timore, il gioco più interessante preso da una IP famosa degli ultimi anni.
Per chi non sapesse proprio niente di niente, mettiamo le basi: siamo davanti a un multiplayer cooperativo per 4 giocatori, dove sarà presente una campagna storia affrontabile anche da soli e mappe libere da affrontare con i propri amici per sbloccare potenziamenti e materiali estetici. Questo, almeno è quanto ci è stato detto ad ora. Dovessero esserci più dettagli, li scopriremo davanti al gioco finale.
Abbiamo fatto una prova di un’ora insieme allo sviluppatore che ci ha guidato, spiegandoci le meccaniche al volo per evitare il tutorial. Non è comunque presente nessuna meccanica complessa mai vista prima in VR, se ve lo stesse chiedendo.
Già nel menu principale si nota la condivisione interna allo studio degli asset di nDreams, che ricorda molto i precedenti giochi. Non ci è stato dato nulla da scegliere, vista la demo, e siamo subito finiti nell’hub multiplayer. Mi sono sentito davvero felice perché volevo subito capire di che impatto grafico stessimo parlando, e alla prima schermata in game sono rimasto sorpreso per la pulizia ed effettistica. Non siamo di fronte a una tech demo di Unreal 5, ma è stata sopra le mie aspettative. Il fucile in mano, però, basta davvero a vendere il gioco a noi di una certa età, non scherzo; tutti i sogni di un bambino degli anni ’80 prendono forma in realtà virtuale e non sarebbe bastato un cosplay o qualsiasi altra cosa per farmi provare lo stesso effetto.
La Ecto-1 davanti a noi fa venire voglia di entrarci e magari farci delle missioni, dove qualcuno guida e gli altri, affacciati al finestrino, sparano. Vabbè, ma niente, non si apriva nemmeno lo sportello, mentre gli altri ragazzi hanno iniziato a tirare cartoni di pizza, tazze e altri oggetti di contorno!
Pronti per la missione, ci siamo subito trasferiti in game. Ecco allora qui un po’ meno entusiasmo perché effettivamente, almeno nel momento in cui lo abbiamo provato, l’effetto in game pagava un po’ rispetto all’hub principale, ma lasciato perdere l’aspetto tecnico, che può vuol dire tutto o niente in una prima anteprima, vediamo come si gioca.
La chat di prossimità obbliga il gruppo a stare unito ed evitare che ognuno gironzoli nella mappa da solo, anche perché una volta che verremo attaccati dai fantasmi, necessiteremo di un high five di squadra per tornare in gioco. Il design dei mostri ci è sembrato altalenante, alcuni totalmente anonimi, misti ad alcuni più interessanti. Rimanere da soli in alcuni spazi stretti porterà comunque a una morte rapida. Come nel film, nel videogioco il fucile protonico funzionerà meglio in spazi aperti, quindi concentrare tutto il team sullo stesso spettro porterà a una sconfitta più veloce dello stesso. Non basterà sparare sui nemici e basta; in nDreams si sono inventati una meccanica più che convincente, anche se forse poco immediata. Una volta che lo spettro viene colpito dal raggio protonico, dovrete provare a tirarlo lievemente come se steste pescando. Verso destra o verso sinistra, maggiore è l’arcata protonica che riuscirete a creare, maggiore sarà il danno che infliggerete.
Nel caso che vi muoviate troppo velocemente, perderete il target sul fantasma. Per i fantasmi più importanti, necessiterete di intrappolarli con la trappola, che andrà aperta una volta posizionata sotto uno spettro con energia a zero. Terminata questa sezione, abbiamo provato una modalità che sembrava scollegata dalla campagna. In questo caso, ci siamo trovati in un magazzino abbandonato e con il nostro rivelatore di spettro dovevamo cercare degli elementi nelle varie stanze che avessero una forte carica ectoplasmica. Una volta trovati, sconfiggendo diversi spettri nella nostra ricerca, abbiamo riunito tutti gli oggetti per poter aprire un portale e scatenare un boss. Vi dico che se fino a lì abbiamo passeggiato, per buttare giù il boss ci abbiamo messo 20 minuti abbondanti. Abbiamo parlato con lo sviluppatore a proposito di questo e non crediamo che il gioco sia mal bilanciato, ma più che non ci sia stata chiara la meccanica del fare danno attraverso quest’azione di pesca. Come dicevamo infatti, sparare dritto per dritto a boss e mid-boss non servirà a nulla.
Ricordando film e cartoni, carina anche la meccanica in cui alcune trappole non riescono a tenere i fantasmi all’interno e ci sarà bisogno di intervenire per evitare che si aprano. Sotto l’ala di Sony Pictures, nDreams ha avuto chiaramente accesso a tutto il materiale degli acchiappafantasmi, da suoni ad ambientazione a design degli spettri. Visto però che nel tempo ci sono state delle reinterpretazioni, non avevamo a disposizione l’estetica dei personaggi principali del 1984, ma ci è stato detto che saranno sbloccabili e che l’idea è anche di avere campagne diverse per le diverse generazioni di appassionati del brand.
Sebbene la grafica non rispecchi del tutto ciò che nDreams potrebbe regalarci con la PS5, come visto in Synapse, penso che i compromessi siano stati dovuti a causa delle piattaforme stand alone su cui il gioco sarà compatibile. Per quanto riguarda la campagna principale, ce la aspettiamo piena zeppa di riferimenti ed easter egg legati al brand, per poter incontrare vecchie e nuove facce. Il gioco sarà disponibile su Meta Quest e Psvr2 dal 26 ottobre 2023.
Tirando le conclusioni di questa anteprima, ci sono molti più motivi per essere soddisfatti che il contrario. Sicuramente sarà un prodotto imperdibile per gli appassionati del marchio. Zaino e fucile protonico in VR supereranno di diverse misure qualunque prodotto visto fino ad ora dalla nascita dei giochi 3D per quanto riguarda il brand. Correte! Ditelo agli amici che ci sono gli acchiappafantasmi in città!
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