Lo ammetto, stanotte ho dormito poco. Sono stato ore a guardare i video leak dell’Oculus Quest 2, a leggere le chat ed i commenti in giro per il web, a fantasticare sulle caratteristiche che non sono state ancora dette. Un visore del genere, che raddoppia la potenza rispetto al primo Quest, che garantisce il 50% in più di risoluzione, e tutto senza bisogno di nient’altro che infilarselo in testa, è già qualcosa di straordinario. Se poi i prezzi che sono trapelati in queste ultime settimane si rivelassero veri, con una versione base a partire da 300$, il Quest 2 potrebbe essere veramente il prodotto che spacca. E non spaccherebbe solo il mercato della realtà virtuale, ma tutto il settore tecnologico.
Pensiamo per un attimo all’appassionato non per forza di cose solo di videogiochi, ma di tecnologia in generale, che deve scegliere che regalo farsi a Natale. Con un Oculus Quest 2 a 300 dollari/euro, perchè dovrebbe comprarsi una nuova console, solo per un miglioramento di risoluzione ed effettistica, ma senza killer app all’uscita? Perchè dovrebbe prendersi un nuovo monitor 4K, se poi le differenze le vedrebbe solo stando a 20 centimetri di distanza? Perchè dovrebbe acquistare un nuovo smartphone con 5 fotocamere per usarlo poi solo per postare video su Tik Tok? Se fosse confermata l’uscita del Quest 2 entro Natale a quel prezzo, l’unica alternativa sensata per l’appassionato sarebbe solo la realtà virtuale. Quando puoi impugnare una spada laser direttamente con la tua mano, quando ti trovi di fronte ad un T-Rex alto non 30 centimetri ma 10 metri, quando puoi andare al cinema stando seduto sul divano di casa tua, capisci che tutto il resto risulta stanco, superato. E le classiche scuse del tipo: non ci sono giochi e applicazioni, la realtà virtuale mi fa venire la nausea, è troppo complicata da utilizzare, la risoluzione è ancora troppo bassa, ormai non reggono più. E se tu sei ancora talmente ottuso e miope da non vedere tutto questo, sei semplicemente vecchio: la tecnologia è innovazione, se non lo capisci semplicemente per te non è una vera passione. E l’innovazione, in questo fine 2020, passa per forza di cose dalla VR.
Ed ora veniamo a noi, appassionati della realtà virtuale: noi che già da anni buttiamo centinaia di euro per accrocchi scomodi, pieni di fili da collegare e procedure astruse da eseguire. Solo perchè per noi combattere contro un drago con una spada in una mano, ed uno scudo nell’altra, è stato il sogno che avevamo fin da bambini, anche se questo ogni sera vuol dire perdere almeno mezz’ora per configurare il visore. Domani, 16 settembre 2020, è il nostro giorno, domani è il “No Flat Day”. Anche se Nvidia ha spostato l’embargo per le recensioni delle nuove schede grafiche, anche se proprio una pioniera della VR moderna come Sony ha deciso di piazzare la presentazione di PS5, domani è e sarà per sempre il nostro giorno. Perchè domani, se tutti i pezzi del puzzle si incastreranno alla perfezione, potrà esserci una nuova partenza lanciata della realtà virtuale, il momento in cui si potrà dire che non ci sono più scuse per non abbracciarla. Vi invito quindi ad unirvi a noi dalle 15 per la nostra maratona in attesa del Facebook Connect delle 19, anche solo 10 minuti per salutarci. Perchè domani vogliamo festeggiare insieme a tutti voi che avete così tanto sofferto e bestemmiato in questi anni, ma anche con chi vorrà unirsi alla nostra bellissima community per la prima volta. Noi di VR Italia ci crediamo, ci abbiamo sempre creduto, e sempre ci crederemo, e tu?
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