Per motivi a me ancora oscuri ho sempre provato una strana attrazione per Five Night at Freddy’s, ancor prima di mettere personalmente le mani sul capitolo uno. Sarà per quell’estetica pazzesca, sarà per il suo gameplay chiaro e minimale o – forse – per tutto ciò che per anni gli è girato attorno.
La fortunata serie nata dalla mente di Scott Cawthon ha accumulato nel tempo dei numeri invidiabili, trainati da stormi impazziti di youtubers, fanatici, haters e curiosi, che hanno evidentemente trovato in FNAF un approccio all’horror unico nel suo genere. Nasce quindi dal successo dei ben otto capitoli precedenti questo Five Nights at Freddy’s VR: Help Wanted, un adattamento dei primi tre videogiochi con delle “piacevoli” modalità esclusive per realtà virtuale.
L’approccio al genere su cui si basa la serie di Cawthon fa perno principalmente sul jumpscare più ostentato, motivo principale per cui è diventata così famosa sia tra i giocatori più navigati che tra i casual-gamers in cerca di spettacolo. Tuttavia sarebbe incredibilmente sciocco scartare il titolo Steel Wool Games soltanto per questo motivo. Il jumpscare è un trucchetto poco felice che con l’evolversi del medium abbiamo imparato ad odiare; sia perché un colpo al cuore non fa mai piacere, sia perché è chiaramente il metodo più disonesto per spaventare. Tuttavia FNAF è così millimetrico da tutti gli altri punti di vista che il balzo sulla sedia passa quasi in secondo piano di fronte ad un gameplay che fa della semplicità d’approccio la sua forza principale. Questo perché tutta la saga di Cawthon vive di meccaniche difficili da padroneggiare, ma immediate e sempre stimolanti, nonostante una curva della difficoltà un po’ ripida.
Five Nights at Freddy’s contiene, prima di tutto, i primi tre capitoli della saga, adattati in maniera così poco rinunciataria che la serie sembra nata effettivamente per realtà virtuale.
Il concept è sempre lo stesso: impersonando il guardiano di una lugubre location dovremo resistere da mezzanotte alle sei di mattina, tentando di evitare di essere aggrediti da uno dei quattro animatronici che vagheranno per la mappa di gioco. Per evitare la spiacevole fine dovremo tenere d’occhio dalle telecamere di sorveglianza i quattro pupazzi, che spostandosi da una stanza all’altra cercheranno di entrare nella cabina da cui operiamo. Una volta giunti vicini alla nostra posizione ci basterà chiudere una delle due porte del cabinotto per impedire agli antagonisti di correrci addosso, uccidendoci e facendoci fare un gran salto dalla sedia. Il problema è che l’energia a nostra disposizione è limitata, e ogni qualvolta terremo una porta chiusa si andrà ad esaurire, per lasciarci – nella peggiore delle ipotesi – nel buio più totale, in attesa dell’inevitabile jumpscare. Gli altri due titoli della serie non sono altro che una variazione sul tema dello stesso concept, con più elementi da tenere d’occhio e meccaniche più complesse.
L’offerta di FNAF VR: Help Wanted non finisce tuttavia qui. Dall’HUB centrale avremo accesso ad altri quattro mini-game strutturati a più livelli, uno più bello e spaventoso dell’altro.
In Dark Rooms dovremo, muniti di una torcia, accendere la luce esattamente quando l’animatronico di fronte a noi non si fermerà nel punto indicato. Tenendo la luce accesa il pupazzo non si muoverà, ma non appena rimarremo al buio inizierà a vagare in una sorta di un, due, tre, stella spaventoso ma efficace.
Parts and Service, invece, ci costringerà ad aggiustare i quattro antagonisti del primo capitolo seguendo attentamente tutti i passaggi che un narratore misterioso ci indicherà, richiedendoci concentrazione e mano ferma, previa uno spavento clamoroso.
Vent Repair è una sorta di I Expect you to Die in salsa orrorifica, forse il minigioco più spaventoso e claustrofobico in assoluto, in cui dovremo seguire una serie di passaggi ad intuito con un animatronico orrendo che potrebbe spuntare da tutti i lati.
Una bella sorpresa è poi Night Terrors, che è praticamente l’adattamento VR di FNAF 4. Il meccanismo qui non funziona così bene come per gli altri capitoli, ma rimane lodevole il fatto che ci abbiano provato, riempiendo a più non posso questa bella collection di contenuti.
Raccontato così ammetto che potrebbe sembrare un prodotto poco profondo e caciarone, ma vi assicuro che raramente ho trovato in VR un connubio così ben bilanciato tra senso di sfida e terrore puro. Ed è meraviglioso, quando si parte con una paura fottuta e ogni scricchiolio fa gelare il sangue, per arrivare a rimboccarsi le maniche e costringersi a vincere. Vuol dire che si è trovato davvero il giusto compromesso tra la paura di procedere e la soddisfazione data dal gameplay che ti spinge, volente o nolente, a continuare. È un traguardo che ad oggi ho provato soltanto con tre titoli straordinari quali Resident Evil 7, Wilson’s Heart e Organ Quarter, che andranno da qui in poi ad affiancarsi a questa nuova perla del genere.
Sul fronte tecnico c’è poco da segnalare se non che l’estetica bizzarra e accattivante che ha sempre contraddistinto la serie è rimasta invariata e l’adattamento 3D per la fruizione VR funziona più che dignitosamente. Non aspettatevi un colpo d’occhio spacca mascella, soprattutto su PSVR – anche perché l’impostazione rimane minimale – ma a visore l’immagine è chiara e pulita, svolgendo più che bene il suo onesto lavoro. Piccola nota di demerito per i Playstation Move, che risultano come sempre meno adatti rispetto ai controller PC, specialmente per lo spazio di manovra e la precisione, che soprattutto nei mini-giochi potrebbero causarvi qualche problema. Compatibile anche l’utilizzo del solo Dualshock 4, scelta non particolarmente indicata ma che, in mancanza d’altro, può bastare.
Da segnalare l’assenza di sottotitoli in italiano, presenti soltanto in inglese ma abbastanza chiari per farvi godere del titolo se muniti di una conoscenza scolastica della lingua.
Five Nights at Freddy’s VR: Help Wanted entra senza ombra di dubbio in un’ipotetica top ten dei migliori prodotti horror per realtà virtuale, più in alto o più in basso a seconda del vostro interesse per un prodotto più arcade e party oriented rispetto ad un titolo dalla narrativa preponderante. I fan di FNAF non rimarranno certamente delusi ma perderanno un po’ di tensione a causa della conoscenza dell’opera originale, chi invece non ha mai approcciato un capitolo della serie e stava aspettando il prossimo acquisto horror non ha nemmeno una scusa: FNAF VR: Help Wanted è tutto quello che stava aspettando.
Five Nights at Freddy’s VR: Help Wanted è disponibile dal 28 Maggio 2019 su Steam, Playstation Store e Oculus Store al prezzo di 29,99€. Il titolo è compatibile con PSVR, Oculus Rift, HTC Vive, WMR, oltre che con Dualshock 4 e Playstation Move.
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