Finalmente Forcetube!
Dopo qualche settimana di utilizzo siamo finalmente pronti a dare il nostro giudizio sul Gunstock più ambito dagli appassionati Vr.
Force tube prende il nome proprio dalla sua caratteristica principale, ovvero forcefeedback il quale ci restituirà un ritorno di forza ogni volta che andremo a premere il grilletto. Questo rappresenta il loro prodotto di punta perché rappresenta qualcosa di incredibilmente curato, raffinato e unico nel suo genere.
Tutte le aziende che si sono avvicinate a creare accessori di un certo livello per questo mercato di nicchia hanno optato anche per il ritorno di forza e il feedback aptico per andare a colpire quella fascia di utenti che vogliono immersività senza compromessi.
Abbiamo approfondito in quest’ultimo anno sia prodotti come il Protube che magari più economici come il Prosaber che miravano ad “aumentare” inteso come augmented l’esperienza di gioco. Un po’ come può essere stata la WII che cambiando il controller puntava a cambiare l’esperienza, ma prima di lei pure la pistola Zapper per Nintendo.
Sapete che sono di parte ma anche al netto della realtà virtuale anche prima del 2016 era da un po’ che mi trovavo a pensare che l’esperienza di muovere i pollici su di un controller, cosa che abbiamo fatto da dopo la metà degli anni 80 fino agli anni 2000, fosse ormai una forma troppo riduttiva di metodo di controllo e interazione. Anche avendo davanti il miglior gioco del mondo l’interfaccia uomo macchina fosse ormai da rinnovare.
Per questo ho sempre provato più attrazione per sistemi di gioco che cercassero in qualche modo di rinnovare questa interfaccia seppur avendo visto risultati un po’ altalenanti dovuti quasi sempre al poco interesse nel svilupparci attorno i giochi più che per la tecnologia in se.
La realtà virtuale arrivando direttamente dal futuro cerca di fare questo, ovvero togliere qualunque tipo di interfaccia, se vuoi dare un pugno non c’è un tasto non c’è una combinazione magica, c’è il tuo braccio che sferrerà un pugno, questo magari sarà bello, brutto, efficace meno efficace ma sarò il tuo pugno.
E se volessi sparare? Partendo dal personale presupposto che sollevare la mano, un braccio e dover chiudere un occhio per poter mirare sia di molte migliaia di punti percentuali più immersivo e interessante che muovere i pollici su uno degli stick. Il force tube da quindi finalmente un “peso” alla nostra esperienza in realtà virtuale.
I mondi inventati grazie alla realtà virtuale iniziano quindi a popolarsi di sensazioni reali, dopo aver provato vertigini, senso di velocità e a volte anche di motion sickness vogliamo ancora alzare l’asticella, non ci basta più dare gli input al mondo virtuale vogliamo riceverne anche altrettanti in cambio.
Il Forcetube è finalmente arrivato nella sua versione consumer, dopo una partenza un po’ in salita avendo stuzzicato la fantasia di tantissimo giocatori, ma un po’ meno il portafoglio, non raggiunse infatti il kickstarter ma l’azienda decise di portare avanti comunque il prodotto cercando di migliorarlo fino alla sua versione definitiva.
L’installazione risulta semplice nel caso abbiate già un Protube e quindi stiate facendo solo un upgrade. Diversamente dovrete prendervi una mezza giornata per montare il tutto. Questa attività risulta particolarmente piacevole una volta terminato il lavoro ma di certo necessita di un po’ di preparazione psicologica prima di iniziare soprattutto se non siete più abituati ad armeggiare con istruzioni, viti e brugole o se i lego non sono proprio la vostra prima passione.
Dal punto di vista software invece serviranno alcuni passaggi semplici ma che potrebbero confondervi, soprattutto nel caso vi appoggiate a qualche tutorial su Youtube della versione non ancora definitiva.
Questa versione consumer rispetto alla precedente comprende una dongle bluethoot per far comunicare il Force tube con il computer, se avete già un Bluethoot interno questo potrebbe avere dei problemi e dei conflitti di compatibilità ,quindi vi consigliamo di provarli uno per volta e tenere abilitato quello con cui vi trovate meglio. Una volta fatta l’associazione aprite il software scaricabile all’interno del sito e qui vi troverete tantissimi parametri per customizzare la vostra esperienza.
Qui tra le altre cose potete trovare una sezione demo nella quale provare il feedback di alcuni tipi di armi da fuoco M16, P90, Laser Gun ecc…
Questa ultima sezione è senz’altro utile nel caso vogliate far provare la sensazione a qualcuno senza dover necessariamente entrare dentro in un gioco.
Il resto delle opzioni invece permette proprio di andare a modificare i parametri, la potenza, l’ampiezza e la coda delle curve del segnale a vostro piacimento. Alcuni giochi ad esempio Contractors non hanno bisogno di nessuna modifica, il gioco capirà in automatico come restituire il giusto feedback all’interno del gioco. È presente all’interno del programma anche un’opzione, che seppur con un feedback più rozzo, permette di godersi il Forcetube anche per i giochi non supportati che prenderà gli input di vibrazione dal controller destro, sinistro o da entrambi.
Questa modalità backward compatibility cercherà quindi di restituire un feedback più o meno fedele quando premerete il grilletto solo una volta per un singolo sparo o per una pressione prolungata. Non è sicuramente un’esperienza travolgente vissuta in questo modo però permette di divertirsi anche con giochi estremamente arcade come ad esempio un wave shooter nel momento in cui vengono impugnate armi a due mani.
Arrivando a parlare quindi di esperienza d’uso non ci sono mezzi termini: giocare con il gunstock è una di quelle cose “mai più senza”. Che stiamo parlando del miglior Militar Sim o di Arizona Sunshine l’esperienza risulterà comunque molto più interessante in questo modo.
Quindi nonostante il gioco l’impatto sarà comunque dirompente, superati i primi giorni dove il peso fisico del Forcetube non vi permetterà sessioni da più di 20 minuti superata questa fase non vorrete mai più sparare senza. Come feedback personale aggiungerei che anche quando la batteria si scarica continuerete comunque a giocare in quanto il peso, e quindi l’inerzia di sparare con un vero oggetto tra le braccia aumenta in ogni caso il piacere dell’esperienza.
Il rinculo dell’arma seppur possa sembrare superfluo in termini di potenza, limite dovuto anche alla portabilità dell’oggetto, all’interno del gioco è dannatamente coinvolgente. Sentirsi tra virgolette un po’ legati nei movimenti e quasi impacciati rappresenta un limite in termini competitivi ma se cercate solo di divertirvi siete sicuramente sul binario giusto.
Come introdotto all’inizio seppure il Forcetube abbia un’aurea da proplayer trova maggior espressione di sé stessa nella sua accezione propriamente ludica piuttosto che competitiva.
Fate provare l’esperienza a chiunque e si divertirà più per l’intrattenimento che consegue in sé che per la sua sensazione di essere un killer della VR insomma.
Quello che ne è conseguito almeno nella mia esperienza persona è che ora difficilmente vorrò giocare ad esperienze con una parte preponderante di shooting senza utilizzare il forcetube. Mi aspetto ad esempio di giocare a medal of honor, in tutte le sezioni in cui sarà possibile farlo, utilizzandolo all’occorrenza per sentirmi ancora più immerso.
La cosa interessante è che provare a sparare senza il forcetube, dopo settimane di utilizzo, fa sembrare ogni gioco un giochettino di sparacchiamento piuttosto che una bella esperienza di shooting. Chiaro che ogni giocatore è diverso ma posso dirvi che dopo aver comprato un playseat per i giochi di guida non esiste niente che mi faccia ritornare alla guida in VR se non posso usare anche la mia postazione. Non voglio più guidare in VR senza un volante e questo è un po’ quello che succede con il forcetube, forse in maniera minore ma sicuramente molti di voi ne rimarranno stregati una volta superata la barriera psicologica del prezzo che si aggira per il solo modulo vibrante attorno ai 350€.
Parlando dei giochi supportati il discorso è un po’ più delicato, la triade come può essere Contractors, Pavlov e Onward funziona praticamente nativamente a parte un po’ Onward che necessità di alcuni rimaneggiamenti e settaggi e vi consiglio per questo di iscrivervi al canale Discord di Forcetube per restare aggiornati su giochi, compatibilità e problemi tecnici.
Per quanto riguarda tutto il resto la modalità “auto compatibilità” mette una pezza più o meno su tutti i giochi. Come lo è stato nel precedente video non riesco a non nominare Arizona Sunshine che ha introdotto l’opzione “armi a due mani” selezionabile tra le modalità che farà sì che nel gioco troverete armi solamente a due mani, di poca potenza nelle fasi iniziali ma comunque tutte utilizzabili con gunstock.
Questa modalità sarebbe stato bello ritrovarla in tutti i giochi di shooting, è chiaro che siamo un mercato piccolo ma frazionarci anche all’interno della nostra stessa nicchia diventa la beffa della beffa. Se una gimmick come questa abbastanza rilevante nel mercato non viene supportata dalla maggior parte degli sviluppatori, che sicuramente conoscono il prodotto, rischiamo sempre di avere esperienze a metà.
Posso comunque dire a cuor leggere che qualunque wave shooter proverete a giocare ne gioverà, ad avere un ritorno di forza, in termini di divertimento. Passando per Dead Effect, Raw data, Silicon rising e a Tech cybernetic se si avrà la pazienza di adattare il proprio stile di gioco al Forcetube otterrete risultati sempre soddisfacenti.
In conclusione quindi parliamo di un prodotto che non posso che consigliare a tutti gli appassionati VR, questo perché al momento siamo in una fase dove ancora il mercato VR è costituito per la maggiore da persone che sanno cosa sia un pc, sanno collegare e configurare un visore e un playseat e che sicuro non si spaventerebbero dal dover configurare anche un Forcetube o una tuta aptica.
L’unico problema può essere dato quindi dal prezzo che inizialmente non è facile da metabolizzare ma non essendoci tantissimi altre accessori per realtà virtuale che si contendono il nostro portafoglio c’è da dire che a meno di non voler fare un’esperienza vanilla sempre e comunque non ci sono tantissime altre cose con cui divertirsi.
Per chi vuole provare un passo alla volta può sicuramente però acquistare un Protube senza modulo di ritorno di forza e da lì pensare di regalarsi l’upgrade in un secondo momento.
Questo era tutto per quanto riguarda il Forcetube, per chi deciderà di fare questo grande passo non posso che augurare buon divertimento e a tutti voi che state leggendo questo articolo vi auguro come sempre, Buona VR!
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