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Fracked | la recensione | PSVR

Giocato su Playstation 5

Era da molto tempo che non riaccendevo Playstation VR, vuoi perché non uscivano più esclusive, vuoi perché la fruizione via Oculus Quest 2 mi risulta indubbiamente più immediata. Con il recente Winds & Leaves mi sono però ricordato di quanto sia speciale il caschetto di Sony, sia perché permette un tipo di fruizione a cui – nel bene e nel male – non siamo più abituati, sia per l’effettiva qualità dei suoi giochi first e second party. Attendevo quindi Fracked, dei genietti di nDreams che avevano già dato i natali a Phantom: Covert Ops, con una certa insistenza, anche perché da quello che avevamo visto nell’anteprima sembrava essere una delle migliori uscite VR di tutti i tempi. Il gioco è finalmente arrivato, e devo dire che le mie aspettative non sono state deluse, se non per un piccolo dettaglio che scopriremo durante la recensione. Vediamo insieme com’è questo frenetico FPS esclusivo per Playstation nel nostro approfondimento.

All’alba di una nuova partita ci ritroveremo su una montagna; gli sci ai piedi, il sole in faccia, un ambiente straordinario intorno a noi. Tempo un secondo e stiamo scendendo il monte a tutta velocità inseguiti da una frana. Subito dopo parte una sparatoria iper-dinamica, in cui corpi che volano e barili che esplodono riempiono lo schermo di pura azione adrenalinica a trecentosessanta gradi. Scendiamo un ascensore e una trivella gigante sta bucando il terreno, mentre una serie di zombie esplosivi cristallizzati ci corrono in contro a tutta velocità. Fracked è letteralmente tutto così. Se non si fosse capito, l’esperienza di nDreams è forse il prodotto meglio ritmato che ho mai avuto il piacere di giocare in realtà virtuale, tanto che non avrete nemmeno un secondo di pausa per riprendervi, riposare le braccia, osservare affascinati il mondo che vi circonda. Fracked è un treno in corsa, ed è una delle corse più divertenti che si possano fare con un caschetto VR in testa.

Corre tutto così veloce che la trama non è poi così importante, ma c’è: nei panni di un agente segreto dovrete infiltrarvi dentro una miniera in cui tutti i minatori sono stati trasformati in zombie semi-senzienti, cercando di sconfiggere un super cattivo che sta minacciando il pianeta. Sempre la solita manfrina, ma il gusto anni ottanta, l’ironia delle interpretazioni e la messa in scena rendono comunque la storia di Fracked in qualche modo affascinante, pur non essendo sicuramente l’elemento migliore della produzione.

L’elemento migliore del pacchetto, manco a dirlo, è invece un gameplay che fila liscio come il burro, e che fa particolarmente specie perché lavora attraverso un hardware che – in teoria – non si presterebbe per niente al genere di riferimento. Contrariamente all’ottimo Blood & Truth, in Fracked potrete muovervi liberamente attraverso un tasto dei Playstation Move dedicato alla camminata, ruotando la visuale attraverso i soliti tastini laterali, e interagendo con gli oggetti di scena grazie alle vostre mani virtuali. Se la mancanza dei thumbstick e del roomscale si è sempre fatta sentire sui titoli analoghi portati sul caschetto di Sony, in questo caso l’esperienza funziona invece, quasi sempre, a meraviglia. Il merito va sicuramente a un’implementazione dei controller di movimento Playstation ai massimi storici, che non perdono il tracking nemmeno nelle situazioni più complesse, e che accompagnano l’avventura quasi fossero i due touch controller di Oculus. Anche il metodo di copertura ci regala una trovata straordinaria, che oltre ad adattarsi meravigliosamente alla periferica, riesce addirittura a migliorare un gunplay effettivamente eccellente.

Prendendo infatti con una delle mani una qualunque superfice tridimensionale, potremo spostare a nostro piacimento la visuale, come se ci stessimo abbassando o alzando con il corpo, ma facendo fare tutto il lavoro sporco al solo utilizzo del braccio. Inutile dire che la meccanica risulta davvero fondamentale, e ci permette di giocare da una parte di strategia, e dall’altra ovviare all’assenza di un roomscale che – su un gioco come questo – avrebbe fatto faville. Eppure, grazie a un lavoro straordinario sull’implementazione, Fracked non ci fa pentire di star giocando seduti sul divano, ma ci restituisce tutta l’ebrezza dei migliori FPS a corpo libero che è possibile giocare a trecentosessanta gradi sulle altre piattaforme.

Cosa dire poi dello shooting, se non che – nonostante le bocche da fuoco non abbondino per varietà – riesce a restituire un feedback eccezionale ogni qual volta abbatteremo un nemico, un po’ grazie a un’effettistica fuori di testa, un po’ grazie all’ottimo tocco aptico dei Playstation Move. Muoversi e sparare in Fracked, ormai avrete capito, è una vera e propria gioia per i sensi, che non mi capitava di vivere da davvero tanto tempo; forse addirittura dai tempi di Doom VFR.

Come anticipato però, quest’ultimo elemento non è il solo ingrediente della ricetta presentataci da nDreams. In Fracked dovremo anche sciare attraverso un brillante sistema di movimento basato sulla rotazione della propria testa, scalare montagne e treni pericolanti, portare piattaforme da un punto all’altro. Insomma, con quest’ultima esclusiva Playstation lo studio di sviluppo si è sinceramente sforzato di restituire un’avventura che ha davvero tanto da proporre, e che non si adagia sugli allori una volta presentata la prima manciata di situazioni.

Tutto questo ha però, ahimè, un prezzo: la durata. Fracked dura poco più di tre ore; un po’ meno di Blood & Truth e di molti altri prodotti analoghi che abbiamo visto recentemente sul mercato VR. Se all’arrivo dei titoli di coda mi stavo mangiando letteralmente le mani, perché ne avrei voluto molto di più, c’è anche da dire che se togliessimo le cutscenes a titoli come il sopracitato di London Studio, la durata sarebbe probabilmente la medesima. Blood & Truth sopperisce alla longevità con una lunga serie di scene dialogate e sinceramente noiose che spezzano il ritmo: Fracked va dritto per la sua strada, proponendo un viaggio sì corto, ma anche di un’intensità davvero rara. Nonostante la sua matrice da avventura narrativa, il titolo di nDreams si presta infatti ad esser giocato e rigiocato, un po’ come quel film d’azione che ogni tanto dovete rivedere per passare un paio d’ore di adrenalina nella vostra comfort zone. Non sto giustificando fino in fondo gli sviluppatori, ma capisco che tra le dimensioni dello studio e il budget del progetto, è già un miracolo che quello che sia dentro Fracked funzioni così bene, a prescindere dalla sua durata.

Un altro elemento da bocca spalancata, e questo è innegabile, è il suo impatto tecnico. Mai nella vita ho visto un gioco così definito sul pannello di Playstation VR come Fracked, che stupisce non solo grazie a un lavoro magistrale sull’ottimizzazione delle risorse, ma anche grazie a uno stile clamoroso. Se Phantom: Covert Ops non aveva dimostrato una grande personalità sul fronte stilistico, l’ultimo prodotto di nDreams risulta invece un’orgia di stile come non ne vediamo tutti i giorni, ricordandoci un po’ XIII, un po’ Borderlands, un po’ il compianto TimeSplitters. A oggi, su Playstation VR, ci sono davvero poche cose così belle da vedere, e osservarle attraverso un pannello miracolosamente definito, con i neri profondi dell’oled, è un qualcosa di davvero meraviglioso.

C’è da dire che i nemici saranno sempre quei tre o quattro per tutta la durata dell’avventura, c’è da dire che il setup ambientale rimarrà più o meno invariato dall’inizio alla fine, c’è da dire che trenta euro per tre ore di gioco possono sembrare troppi. Ma sapete che vi dico? Pazienza. Pazienza, perché non potete capire la gioia di tornare a giocare un prodotto di questo calibro e di questa intensità dopo mesi passati a provare titoli arcade tutti uguali, che non provano nemmeno più a restituire l’estasi dell’avventura narrativa come solo Playstation sa fare, e sinceramente – oggi – un gioco come Fracked era veramente necessario.

Fracked è un’esplosione di azione come non ne vedevamo da mesi, forse anni; e ci restituisce il canto del cigno di una periferica che ha saputo regalarci un concetto di realtà virtuale unico e immortale. Il prodotto di nDreams supera abbondantemente la loro opera precedente, e si fa uno dei migliori FPS single player di tutto il mercato VR, che può – ahimè – esser giocato soltanto su una piattaforma che sta per essere sostituita da qualcosa di sicuramente diverso. Se avete ancora Playstation 4, o avete una Playstation 5 con l’adattatore VR, non pensateci davvero due volte e portatevi a casa questo grande titolo perché – a prescindere dai suoi difetti – giochi come questo ne escono davvero pochi in un’intera generazione.

Fracked è disponibile dal 20 Agosto 2021 al prezzo di 29,99€ su Playstation Store, o dal 17 Agosto (a 26,99€) con il preordine.

 






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Alessandro Redaelli

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