Arrivato da un paio di mesi sullo store Playstation, Guns’n’Stories: Bulletproof era già da tempo presente sugli store PCVR e si presenta come l’ennesimo wave-shooter fisso adattato al sistema VR di casa Sony. Essendo l’esordio di MIROWIN uno sparatutto a ondate tradizionale, l’adattamento si ripropone esattamente per quello che era all’uscita, senza stravolgere la formula del genere e senza limitazioni sul fronte tecnico.
Guns’n’Stories: Bulletproof si apre e si sviluppa attraverso brevi cutscene disegnate a mano, in cui ci verrà narrata la storia di un pistolero senza macchia intento a recuperare la donna che gli è stata portata via; il tutto raccontato in flashback dalla voce di un ormai anziano protagonista. Il contesto narrativo e stilistico attorno ai quali ruotano le vicende fa perno su un western alternativo, in cui non mancheranno trovate anacronistiche da fumetto, in un minestrone che punta tutto sul divertimento più scanzonato.
Attraverso tre campagne composte da tre livelli l’una, dovremo semplicemente distruggere tutto quello che ci si porrà davanti, accompagnati da un buon numero di bocche da fuoco che verranno acquisite automaticamente a seconda della sezione. Sfortunatamente il gameplay del titolo non regala assolutamente niente di nuovo nel panorama dei wave-shooter, se non la simpatica possibilità di deviare i proiettili direttamente con le armi, meccanica che tuttavia non basta a risollevare le sorti di uno sparatutto ormai fuori tempo massimo.
Abbiamo visto nell’ultimo anno un buon numero di titoli provare ad approcciare il genere seguendo percorsi un po’ differenti: da chi sfrutta un sistema a nodi dinamico, a chi ha optato per un movimento su binario continuo e, ancora, a chi ha osato semplicemente con il racconto. Qui non c’è nulla di tutto questo. Quello che c’è è invece un discreto numero di quadri fissi, composti da orde più o meno bilanciate che ci correranno addosso, contestualizzate in un mondo sinceramente poco interessante e appesantite da una narrativa superflua.
A proposito di quest’ultima, spesso i momenti action verranno interrotti dalla voce fuori campo del protagonista che alleggerisce il tono con alcune gag. Sebbene la trovata serva chiaramente a rendere meno monotona la struttura e – forse – allungare il brodo, finisce invece per spezzare il ritmo troppo spesso, esasperando la noia di uno shooter che non ha davvero niente da dire.
Certo è che se vi piace il genere, Guns’n’Stories: Bulletproof è comunque un prodotto competente, graficamente dignitoso e che evidentemente ce la mette tutta. La grossa sfortuna è l’essere usciti in un periodo storico in cui lo shooter a ondate a postazione fissa ha probabilmente dato tutto quello che poteva dare e appartiene ad un mercato sovraffollato di cui nessuno sente più la necessità.
Oltretutto su PSVR abbiamo tra i migliori esponenti del genere, come Until Dawn: Rush of Blood, e risulta quindi ancora più fuori luogo su uno store che ha oggettivamente alternative migliori.
Una durata che si aggira tra l’ora e l’ora e mezza non completa un quadretto particolarmente lusinghiero, e anche il prezzo a cui viene venduto risulta leggermente fuori scala.
Se Guns’n’Stories: Bulletproof fosse uscito al lancio di PSVR, probabilmente sarebbe risultato come un titolo sufficiente, in grado di divertire grazie alla sua immediatezza e alla mancanza di alternative sul mercato. Oggi risulta invece un pesce for d’acqua e viene inesorabilmente sotterrato da decine di prodotti analoghi più interessanti e originali. Da tenere in considerazione soltanto se amate alla follia il genere e sentite la necessità di vivere attraverso il visore un contesto simil-western.
Guns’n’Stories: Bulletproof VR è disponibile dall’8 Marzo 2018 su Steam e dall’11 Dicembre 2018 su Playstation Store, compatibile con HTC Vive, Oculus Rift, PSVR e Playstation Move.
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