Nel 2016, molti di noi si sono avvicinati alla realtà virtuale acquistando il loro primo visore trascorrendo ore immersi in giochi come Arizona Sunshine, The Lab e The Blu. Ora, nel 2024, un nuovo visore HTC arriva sul mercato: il Vive Focus Vision. Facciamo il punto su cosa è successo e perché questo nuovo prodotto potrebbe interessare chi cerca un visore fuori dalle regole di mercato.
HTC ha appena presentato il Vive Focus Vision, un visore pensato per le LBVR ma con specifiche che strizzano l’occhio anche ai videogiocatori. Nonostante il nome possa ricordare il Vision Pro di Apple, HTC si è concentrata principalmente sul gaming e sulle prestazioni, proseguendo il lavoro iniziato con il Focus 3, ma con alcune migliorie.
Il Vive Focus Vision offre una risoluzione di 2400×2400 per occhio, con display LCD e lenti Fresnel che promettono un campo visivo di 120° (anche se realisticamente si attesterà intorno ai 103-105°). Supporta inoltre il tracciamento oculare e una regolazione dell’IPD tra 57 e 72 mm. Il refresh rate di 90Hz che potrà essere aggiornato a 120Hz in futuro entro l’anno.
Novità meno interessante è la possibilità di utilizzare il visore sia in modalità stand-alone, grazie al processore XR2 Gen1, sia connesso al PC tramite DisplayPort, eliminando la compressione dei dati, una scelta simile a quanto già visto su visori come il PlayStation VR2 e il Varjo.
Il Vive Focus Vision è dotato di quattro camere per il tracciamento inside-out e controller già visti con il Focus 3 e XR Elite. Le due camere frontali consentono il passthrough a colori, mentre il sensore di profondità migliora il tracciamento delle mani. La batteria è intercambiabile in modalità hotswap, il che significa che può essere sostituita senza interrompere l’uso del visore. Il visore include 12GB di RAM e supporto per connettività Wi-Fi 6 e 6E, utile per lo streaming dei contenuti.
Nonostante queste specifiche, il Vive Focus Vision non rivoluziona il mercato, ma rappresenta una continuità rispetto al Focus 3. Tuttavia, il fatto che il visore supporti DisplayPort mostra come HTC stia riportando l’attenzione su esperienze più orientate alla PCVR, un segmento che aveva perso slancio dopo la scomparsa di visori cablati come il Valve Index e il Reverb G2.
Con la dipartita di questi visori dal mercato, c’è stata una crescente domanda per dispositivi che possano offrire un’esperienza PCVR senza compressioni, e il Vive Focus Vision potrebbe rispondere a questa necessità. Il supporto a DisplayPort permette infatti di ottenere la qualità massima, senza i limiti imposti dallo streaming wireless.
Uno dei punti deboli del visore potrebbe essere il design. Sebbene sia più leggero rispetto ai modelli precedenti, il corpo rimane ingombrante rispetto a prodotti come il Quest 3 o il Rift S. Questo potrebbe scoraggiare chi cerca un visore più maneggevole, ma per gli appassionati di simulazioni o sessioni prolungate, il compromesso potrebbe essere accettabile, data la qualità delle prestazioni.
Il prezzo del Vive Focus Vision potrebbe rappresentare un ostacolo per molti. In Italia, il costo sarà di circa 1200€, un prezzo che, seppur giustificato dalle specifiche tecniche, potrebbe scoraggiare alcuni utenti, soprattutto considerando che visori come il Quest 3 costano molto meno. È chiaro che HTC non sia più disposta a vendere in perdita per creare una massa critica, come accadeva in passato. Questo ci riporta al punto di partenza, dove i visori VR erano un prodotto di nicchia per appassionati disposti a spendere cifre elevate.
Il Vive Focus Vision sarà disponibile per il preordine con diversi bonus, tra cui un bundle di giochi come Arizona Sunshine 2 e Metro, oppure Kayak e Wandered Bundle. Chi preordina riceverà anche il cavo con hub DisplayPort, del valore di oltre 100 euro.
Il Vive Focus Vision non introduce innovazioni radicali, ma rappresenta una solida evoluzione del Focus 3, con miglioramenti mirati e funzionalità pensate per i giocatori. Interessante il supporto al tracciamento oculare, anche se l’uso di lenti Fresnel potrebbe deludere chi cerca il massimo della qualità visiva. Il vero punto interrogativo rimane il prezzo, che potrebbe limitare la diffusione del prodotto.
Per chi desidera un visore PCVR con connessione cablata e risoluzione elevata, il Vive Focus Vision potrebbe essere una scelta valida, soprattutto in un mercato che ha visto una riduzione delle opzioni disponibili negli ultimi anni. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se questo visore potrà davvero diventare il nuovo punto di riferimento per la VR su PC al primo taglio di prezzo.
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