Il Wall Street Journal ha recentemente pubblicato un dettagliato articolo sul prossimo prodotto di Apple, che segnerà il loro primo lancio di un nuovo prodotto dopo quasi dieci anni. Si tratta di un visore per la realtà virtuale, un dispositivo in grado di mescolare elementi del mondo virtuale con quelli del mondo reale. Secondo il Wall Street Journal, il visore assomiglierà a una maschera da sci ed è considerato il prodotto più sperimentale e anticonvenzionale nella storia di Apple.
Ci sono state diverse anticipazioni sul nuovo visore di Apple che circolano da settimane, ma anche alcune voci di scetticismo. Questo scetticismo è principalmente dovuto al fatto che il mercato dei visori per la realtà virtuale sembra ancora poco promettente e limitato a una nicchia di persone appassionate di videogiochi. Tuttavia, l’interesse di Apple per questa tecnologia è noto da tempo. Nel 2019, fonti come Bloomberg avevano annunciato che Apple avrebbe lanciato un visore per la realtà virtuale l’anno successivo, ma la data è stata successivamente spostata al 2022. Ora sembra che il visore verrà presentato durante la Worldwide Developers Conference (WWDC), l’evento annuale di Apple dedicato alle novità legate ai loro prodotti.
Durante questi mesi sono emerse varie indiscrezioni sul nuovo visore, anche se frammentarie. Il Wall Street Journal ha raccolto numerose informazioni da persone coinvolte nel progetto, sia attualmente che in passato (Apple ha iniziato il progetto sette anni fa).
Il visore di Apple sarà leggermente diverso da quelli attualmente disponibili sul mercato, come quelli che consentono l’accesso a realtà virtuali complete come il “metaverso”, su cui Meta (ex Facebook) sta puntando molto. Il visore di Apple sarà dotato di videocamere che consentiranno di interagire anche con il mondo fisico, combinando elementi reali con quelli virtuali nella visuale dell’utente che lo indossa.
Secondo il Wall Street Journal, il nuovo visore di Apple si distinguerà notevolmente dai precedenti prodotti dell’azienda, sia per il dispositivo stesso che per il contesto che lo circonda. In primo luogo, sembra che il visore non sia particolarmente comodo da utilizzare, a differenza di prodotti come l’iPad, l’iPhone e l’Apple Watch. Per funzionare correttamente, il visore richiederà una batteria esterna che l’utente dovrà tenere vicino a sé, ad esempio sul bacino se utilizzato mentre è seduto. Il noto designer Jony Ive, che fino al 2019 era a capo del team di design di Apple, avrebbe insistito affinché il visore fosse costituito da un unico pezzo, ma alla fine Apple ha optato per una soluzione diversa e meno minimalista rispetto al passato.
Anche dal punto di vista della commercializzazione, il visore verrà lanciato in un momento particolare dello sviluppo del prodotto. Mentre l’iPhone e l’iPad sono stati introdotti come prodotti finiti, il nuovo visore, il cui nome ufficiale non è ancora noto, sarà disponibile inizialmente in una versione sperimentale. Al momento del lancio, non sembrano essere presenti app native particolarmente funzionali, e la presentazione e il lancio sul mercato serviranno anche a suscitare l’interesse degli sviluppatori.
Il visore avrà un prezzo di partenza di tremila dollari, circa 2.700 euro, molto più elevato rispetto ai visori attualmente disponibili sul mercato e potenzialmente inaccessibile per la fascia media di consumatori a cui Apple si è storicamente rivolta. Inoltre, Apple ha prodotto un numero limitato di unità del nuovo visore, probabilmente considerando che inizialmente sarà acquistato principalmente dai clienti più fedeli. La produzione su larga scala inizierà a settembre, ma entro il 2023 saranno disponibili soltanto tra 200.000 e 300.000 unità.
La speranza di Apple è che il visore guadagni popolarità nei prossimi mesi, anche grazie a entusiasmanti app, e che crei un nuovo mercato nel settore dei cosiddetti “wearables”, ovvero dispositivi indossabili, di cui fa parte anche l’Apple Watch.
Il Wall Street Journal afferma che secondo alcune persone intervistate, il nuovo visore potrebbe “rivoluzionare l’intero mercato dei prodotti legati al metaverso”, mentre altri, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, sono molto scettici sulle sue possibilità di successo. “Per me, semplicemente non ha senso come prodotto di Apple”, ha affermato Michael Gartenberg, un importante ex dirigente del settore marketing di Apple, che ha lasciato l’azienda nel 2016.
Fonte: Wall street journal
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