All’inizio del 2023, Samsung ha ufficializzato il proprio impegno nella creazione di un visore XR, con Google responsabile del software di sistema attraverso una nuova versione di Android, denominata Android XR, e Qualcomm incaricata di fornire il chipset, successivamente identificato come Snapdragon XR2+ Gen 2, una variante avanzata dell’XR2 Gen 2 utilizzato nel Meta Quest 3.
Hugh Langley di Business Insider, che aveva precedentemente rivelato l’esistenza di Android XR prima della sua presentazione ufficiale, cita “una fonte vicina ai piani interni” secondo cui il lancio del visore era originariamente previsto per l’inizio di quest’anno, ma la nuova data di rilascio è fissata per marzo 2025.
La stessa fonte riferisce che “una versione per sviluppatori” sarà disponibile da ottobre, anche se non è chiaro quanto diffuso sarà l’accesso a questo kit.
Il rapporto di Langley arriva pochi giorni dopo che Samsung ha dichiarato pubblicamente che la sua piattaforma XR “sarà disponibile entro quest’anno“, con Google che ha confermato il proprio coinvolgimento nel progetto.
Il prolungato ritardo di Samsung potrebbe essere attribuito a un significativo innalzamento degli obiettivi e delle aspettative del progetto, in risposta alla presentazione dell’Apple Vision Pro.
L’anno scorso, il canale sudcoreano SBS Biz ha riportato che Samsung aveva avviato una riprogettazione immediatamente dopo la presentazione del Vision Pro, che aveva superato le aspettative. Il nuovo rapporto di Langley suggerisce che i timori di Google e Samsung riguardo alla qualità del visore e alla sua capacità di “stupire gli utenti” abbiano contribuito ai ritardi.
Langley riferisce anche che i team AR/VR di Google hanno affrontato una “ondata di dimissioni” dopo licenziamenti e riorganizzazioni, con diversi dipendenti chiave passati a lavorare sul progetto degli occhiali AR di Meta.
Mentre Samsung sarà il primo produttore di hardware a utilizzare Android XR, The Information ha riportato che Google ha proposto la stessa piattaforma anche ad altri produttori di hardware, sebbene non ci siano ancora segnalazioni di aziende che abbiano accettato l’offerta. Nel frattempo, Meta sta cercando nuovi partner hardware e recentemente ha stretto collaborazioni con ASUS e Lenovo.
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