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JOB SIMULATOR E VACATION SIMULATOR su PSVR2 sono ancora più DIVERTENTI

Nella primavera di un ormai lontano 2016, in corrispondenza dell’ingresso sul mercato dei primi due visori VR intesi per un pubblico mainstream (i neonati Oculus Rift e l’HTC Vive) usciva Job Simulator, sviluppato da Owlchemy Labs, un titolo vivace e divertente dai marcati toni satirici che negli anni è approdato più o meno su tutte le altre piattaforme per la realtà virtuale: Playstation VR, Oculus Quest, Meta Quest 2. Ora, insieme al suo sequel spirituale Vacation Simulator, è entrato a far parte anche della lineup di lancio del visore next gen di Sony, Playstation VR 2.

I possessori di PSVR2, al modico prezzo di 19,90 per Job Simulator e 29,90 per Vacation, possono portarsi a casa due titoli con rispettivamente 8 e 4 anni sulle spalle. Detta così, non sembra un affare. Ma vale la pena recuperare la serie di Owlchemy Labs anche sul nuovo scintillante visore per la Play 5?

Innanzitutto: le qualità ludiche dei due giochi non sono certo svanite col tempo. Job Simulator è ancora una satira scanzonata e a tratti brillante del mondo del lavoro dipendente, che grazie a un tono pungente ma mai meschino (e a una quantità consistente di riferimenti al cult cinematografico anti-establishment Office Space) riesce a prendersi gioco delle dinamiche degli uffici e dei servizi commerciali. La cornice sci-fi, il ritmo rapidissimo, la semplicità delle attività e il design minimale ma efficace gli hanno impedito di invecchiare e finire nel dimenticatoio dei giochi arrivati “troppo presto” su piattaforme ancora acerbe. 

Macinare task a velocità frenetica costretti dentro a un minuscolo cubicolo, orientarsi tra gli strani macchinari nascosti dietro al bancone di un minimarket o sabotare l’auto di un ingenuo cliente seguendo gli ordini di un avido boss, sono elementi di un’esperienza ancora divertente – anche se mai esilarante – e gradevole, che non richiede abilità particolari, ma solo la volontà di partecipare a una serie di sketch comici interattivi col sorriso stampato sulla faccia.

Lo stesso vale per Vacation Simulator, che abbandona in parte gli aspetti satirici per offrire all’utente un parco giochi più ampio, più libero e più vario, una collezione di mini-game, paesaggi e brevi esperienze che sembra quasi pensato per introdurre i neofiti alla VR. Ci si perde in paesaggi vacanzieri a scattare foto, fare castelli di sabbia, sciare e preparare appetitosi hot dogs, con l’aggiunta rispetto al capitolo precedente di una maggior identificazione col personaggio grazie all’implementazione di un simpatico sistema di character creation e a una serie di accessori indossabili. 

Vacation Simulator richiede anche un po’ più di impegno da parte del giocatore, tra puzzle abbastanza ben congegnati, prove sportive e esplorazione.

Entrambi i giochi beneficiano della risoluzione maggiorata di Playstation VR 2, regalandoci alcuni degli ambienti e panorami più nitidi e definiti che si possono trovare in realtà virtuale – anche grazie all’economia di poligoni usata dal team di Owlchemy Labs. I colori sono più vividi e brillanti, i neri sono più neri, i contorni dei modelli 3D sono netti e precisi.

Sia Job che Vacation possono vantare di un porting pressocché perfetto, addirittura con qualche aggiunta – trascurabile ma benvenuta – come il feedback aptico del caschetto integrato in Vacation Simulator, che si attiva ad esempio se vi arriva una pallonata in testa durante una partita di pallavolo.

Non si tratta di esperienze radicalmente diverse da quelle che potete provare su altri visori – escludendo PSVR1 che mancava di risoluzione, controlli e tracking adeguati a competere con il resto del mercato – ma la versione per PSVR2 di entrambi i giochi guadagna di certo qualche punto in più da un punto di vista della confezione.

A un prezzo complessivo di quasi 50 euro la serie di Owlchemy Labs non è certo a buon mercato, soprattutto considerando che è disponibile da anni su tutte le altre piattaforme VR. Ma rimangono due titoli godibilissimi, perfetti per chi vuole un’introduzione al lato più scanzonato e accessibile della VR, ottimi per far provare il visore a amici e parenti e per immergersi in una realtà ultra definita e dal design rifinito. Se PSVR2 è il vostro primo visore, Job e Vacation Simulator possono essere ottime aggiunte alla vostra libreria di giochi, anche se, personalmente, aspetterei uno sconticino. O un comodo, simpatico, economico bundle.






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Ruggero Melis

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