Recensioni

Kizuna AI: Touch the Beat! (Quest)

Giocato su Oculus Quest 2

Negli ultimi anni in Giappone è scoppiata una moda che noi occidentali facciamo molta fatica a capire: gli youtuber virtuali. Ora, da – di fatto – youtuber, questa cosa mi fa un po’ senso, un po’ perché lì fuori è piano di gente che si appassiona seriamente alla “vita” di un personaggio fittizio, un po’ perché evidentemente in molti preferiscono vedere un personaggio anime parlante che gioca a Resident Evil piuttosto che guardare me su VR Italia. Ma chi sono io per giudicare, tanto che in realtà tutta questa mitologia nipponica del virtuale mi affascina parecchio, ed il nuovo arrivato in casa Oculus Quest è effettivamente l’emblema di questa bizzarra branca di youtube. Kizuna IA è infatti una di queste youtuber virtuali, che si manifesta attraverso una ragazzina kawai, protagonista di Kizuna IA: Touch the Beat! ovvero il Beat Saber secondo il Sol Levante.

Di cloni del sopracitato titolo di Beat Games6 il mercato VR è pieno, e questo è un dato di fatto. Dal vecchio e buon Synth Raiders al recente ed inguardabile Hatsune Miku VR; in moltissimi si mettono in gioco tentando di superare il successo ineguagliabile di Beat Saber, o quantomeno cercando di inserirsi in una nicchia che non è stata ancora accontentata dal mercato contemporaneo. Chiaramente Kizuna IA: Touch the Beat! si rivolge prevalentemente all’utente che converge tra l’appassionato di Rythm game ed il weeb, ma potrebbe stupire anche chi non è particolarmente affezionato alla tipologia di immaginario proposta.

Il gameplay di Kizuna AI sembra la solita solfa, ed invece non è così. Attraverso un paio di bacchette ancorate alle vostre mani dovrete toccare dei piccoli cubi che vi verranno incontro a tutta velocità, differenziati da dei colori specifici che cambiano radicalmente il modo in cui interagire con gli stessi. I cubi rosa – infatti – andranno semplicemente toccati, quelli gialli prevedono un doppio tocco sincronizzato con entrambe le mani, quelli arancioni impongono di mantenere la posizione; mentre quelli blu e quelli verdi vi richiederanno dei movimenti continui specifici. La grossa differenza rispetto a Beat Saber è che l’opera ceca prevede una tipologia di movimento molto più violenta e sincopata, mentre nell’opera di Gemdrops vi ritroverete quasi ad eseguire un balletto da idol che tenterà di ricalcare in parte i movimenti della protagonista.

Di fronte a voi si esibirà infatti sempre la simpatica Kizuna, all’interno di un paio di scenari che potevano risultare più variegati su tutti i fronti, e che restituiscono un’essenzialità che poco si sposa con l’estetica propria dell’impostazione anime. È anche vero che la protagonista risulta modellata molto bene, e gli effetti di luce che caratterizzano i cubi andranno ad arricchire via via gli scenari; ma se acquisto un prodotto così insistentemente nipponico, voglio ancora più colori, ancora più barocchismo, ancora più casino. In ogni caso, la pulizia restituita da Oculus Quest 2 in standalone è davvero ineccepibile, e saprà stupirvi soprattutto nella modalità View, ovvero la pura osservazione delle performance senza gameplay, che non manca mai in questo tipo di produzioni.

Anche la tracklist fa la sua bella figura. Nonostante io non sia un grande fan del j-pop in generale, i nove brani presenti nel gioco restituiscono motivetti iper catchy che vi ritroverete a fischiettare per giorni e giorni, e che accompagnano con grande trasporto le vostre partite. Certo, se proprio non sopportate il genere di riferimento difficilmente la soundtrack vi prenderà bene, ma è sempre bello vedere come si cerchi di portare un certo tipo di estetica musicale anche all’interno di prodotti che – in VR – si concentrano prevalentemente su altri generi.

A proposito di colonna sonora, Kizuna AI: Touch the Beat! viene venduto attraverso una modalità a cui non siamo propriamente abituati. La piattaforma in sé è infatti scaricabile gratuitamente, ma ha al suo interno soltanto le prime due canzoni, che potrete eseguire a qualunque livello di difficoltà e per quante volte vorrete. Gli altri sette brani presenti è invece possibile acquistarli singolarmente al prezzo di circa quattro euro, o in un unico pacchetto al prezzo di venti euro. Visto il costo spesso elevatissimo dei prodotti nipponici, direi che un ventello è un prezzo più che onesto per quello che offre il prodotto.

Oltre alla modalità game e view, il titolo dedicato a Kizuna presenta anche un’altra modalità denominata movie. Qui potremo assistere a veri e propri videoclip a trecentosessanta e centottanta gradi con protagonista la nostra idol virtuale preferita. Se da una parte alcuni di questi risultano effettivamente molto belli ed elaborati, dall’altra la risoluzione molto bassa dei video ed i tre gradi di libertà imposti fanno storcere davvero il naso, e risultano più un neo che un surplus all’interno di una produzione davvero competente da tutti gli altri punti di vista.

L’opera di Gemdrops non è tuttavia perfetta, soprattutto da un punto di vista legato esclusivamente al gameplay. Se in Beat Saber, bene o male, in qualunque momento voi tocchiate i cubi l’esperienza prettamente musicale rimarrà piacevole, in Kizuna AI: Touch the Beat! – uscendo di qualche millisecondo dal beat prestabilito – assisterete al festival della cacofonia. Questo non sarebbe un grosso problema se fosse estremamente chiaro ed immediato qual è, effettivamente, il touch point che restituisce il tempo perfetto al brano; ma questo non succede, ed oltretutto, a prescindere dal timing con cui toccherete le note, riceverete comunque un perfect score. Nulla di irrisolvibile, e con un po’ di tecnica ed orecchio è possibile andare quasi sempre perfettamente a tempo, ma il level design – concedetemi il termine – di Beat Saber rimane tutt’ora insuperato.

Kizuna AI: Touch the Beat! è un rythm game più che grazioso, che offre un buon livello di sfida, una tracklist di tutto rispetto ed un’estetica che non mancherà di soddisfare gli appassionati del genere. Certo, il gameplay non è perfetto, i contenuti non sono tantissimi ed alcune modalità potevano esser gestite meglio; ma ricordiamoci che anche Beat Saber, al lancio, presentava le medesime problematiche. Se siete weeb dentro e vi piace muovervi a tempo di musica date una chance a Kizuna Ai; dopotutto la prova è totalmente gratuita e non avete davvero nulla da perdere.

Kizuna AI: Touch the Beat! è disponibile dal 12 Ottobre 2020 gratuitamente su Oculus Store, con il pack dei DLC venduto separatamente a 19,99€. Esclusivamente su Oculus Quest ed Oculus Quest 2.






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Alessandro Redaelli

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