In questi giorni a Roma si sono tenuti degli eventi nella sede di Playstation Italia per far provare PSVR2 alla stampa e ai creator italiani.
VR Italia, testata specializzata in realtà virtuale e primo portale dedicato al mondo VR sul territorio italiano, non è stata invitata e non ha quindi potuto partecipare.
Il ruolo di VR Italia come portale di informazione, divulgazione e critica è possibile solo se ha accesso in anteprima all’hardware e ai software che guidano il mercato e che, come nel caso di PSVR2, porteranno ad allargare il pubblico della realtà virtuale e che rappresentano un punto di rottura per l’industria come la conosciamo.
VR Italia nel corso degli ultimi sei anni ha raccolto non soltanto un pubblico di appassionati ma anche un nutrito numero di persone che si è avvicinata alla realtà virtuale grazie a migliaia di articoli, videorecensioni, anteprime, dirette Twitch, eventi e interviste proposti suoi suoi canali. Nonostante l’argomento estremamente (per ora) specifico, è riuscita a raggiungere centinaia di migliaia di utenti su Youtube (che hanno generato milioni di visualizzazioni totali), superando sui video dedicati all’hardware e ai giochi VR qualsiasi altra testata italiana. Su Twitch, durante la copertura di eventi che riguardano la realtà virtuale, il canale supera regolarmente per spettatori le dirette di testate che dovrebbero avere, sulla base degli iscritti, numeri molto più alti.
Il pubblico di VR Italia, pur non potendo rivaleggiare in termini di numeri con quello di altre testate generaliste, è quello che acquista visori, console, giochi e applicazioni, e lo fa anche e soprattutto fidandosi del parere critico di chi negli anni ha mantenuto una prospettiva imparziale ma appassionata e che si è dimostrato sempre votato a un’informazione libera, completa e approfondita.
È un pubblico curioso nei confronti delle innovazioni nel settore e che ha un forte potere di acquisto, ma che richiede e pretende una copertura critica e ragionata sui prodotti su cui intende investire.
Per VR Italia non avere accesso in anteprima a un prodotto come PSVR2 non significa solo subire un duro colpo alla potenziale portata dei suoi contenuti, ma, soprattutto, significa dover fare un grave disservizio al proprio pubblico, quello stesso pubblico che rappresenta in pieno il target di tutte le piattaforme per la VR.
In sostanza, non è solo questione di views. Si tratta anche, e prima di tutto, di mantenere un’integrità guadagnata in anni di duro lavoro e impegno. VR Italia ha sempre preso estremamente sul serio la propria responsabilità di informare il pubblico dei videogiocatori attraverso valutazioni esperte, fondamentali per mantenere sana un’industria che si basa su una tecnologia che al grande pubblico va spiegata e raccontata con professionalità ed entusiasmo. Con questo non vogliamo mettere in dubbio la professionalità delle testate generaliste che hanno potuto partecipare agli eventi di presentazione di PSVR2, ma ci teniamo invece a rimarcare l’importanza di coinvolgere anche la voce di chi da anni tratta la realtà virtuale con una comprovata conoscenza del mezzo e una passione inesauribile. Questa voce, nel nostro paese, è quella di VR Italia.
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