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Little Witch Academia VR: Broom Racing – recensione e video recensione (Quest)

Giocato su Oculus Quest 2

In quel del Sol levante, la realtà virtuale casalinga non va particolarmente a genio. Questo perché il mercato giapponese si muove prevalentemente attraverso il mercato mobile e quello delle sale giochi, a cui sono relegate molte esperienze VR esclusive, che tuttavia non sono mai giunte sugli store casalinghi. Non per questo, comunque, gli amici orientali non ci hanno regalato in questi anni titoli VR di tutto rispetto; pochi, ma mediamente buoni, nonostante la poca consapevolezza del mezzo. Little Witch Academia VR: Broom Racing è l’ultimo arrivato dal Giappone sui nostri caschetti standalone di Oculus, ed è inoltre il primo videogioco tratto dall’omonima saga manga ed anime. Vediamo come se la cava questo titolo di corse in salsa kawai sui nostri Oculus Quest.

La trama canonica di Little Witch Academia, racconta di un gruppo di piccole streghe che frequentano la Luna Nova Magical Academy, seguendone le vicende avventurose e sentimentali. Nell’esordio Quest di UNVRS Inc. andremo invece ad affiancare le protagoniste dell’avventura con un alter ego che creeremo attraverso un semplice editor, assistendo ad una storia molto semplice, ma sinceramente poco interessante. Forse, un fan della serie troverà qui alcuni stimoli legati ad un immaginario che conosce bene, ma da neofiti della saga, difficilmente troverete avvincente la narrativa di Little Witch Academia VR.

Poco male, perché il titolo di UNVRS Inc è, di fatto, un gioco di corse su scopa; figlio illegittimo di Mario Kart, del Quidditch e del mai troppo odiato Superman 64. Con una mano sul vostro bolide ed impugnando una bacchetta con l’altra, dovremo infatti correre attraverso un discreto numero di percorsi, cercando sia di arrivare per primi, sia di entrare in tutti i portali presenti lungo il percorso, avendo però anche la possibilità di difenderci. Quando una delle altre due squadre si avvicinerà alla nostra posizione, sarà infatti possibile lanciargli un incantesimo per rallentarla, mentre durante tutta la corsa saranno presenti le solite scatole con oggetti random che ci aiuteranno ad arrivare più velocemente alla fine. Questi ultimi non brillano per varietà, e si dividono tra bonus alla nostra velocità e malus alla velocità degli avversari.

Concept molto semplice, ma tutto sommato simpatico e funzionale, se non fosse che non proprio tutto funziona come dovrebbe. Se i primi percorsi, più lenti e riusciti sul fronte del level design, si fanno giocare molto piacevolmente; gli ultimissimi soffrono invece di una struttura troppo incasinata, che fa perdere il senso dell’orientamento ad ogni curva. Quest’ultima problematica non è chiaramente voluta, poiché sarà comunque difficile non giungere a destinazione in pole position, ragion per cui Little Witch Academia VR riesce ad essere allo stesso tempo semplicissimo ma, a volte, frustrante. La frustrazione vale tuttavia soltanto per alcuni specifici percorsi, mentre altri risulteranno più che apprezzabili ad un occhio non particolarmente fino.

Quello che non risulta invece apprezzabile, sono i livelli bonus in cui eliminare i fantasmi. In questi dovremo infatti percorrere gli stessi tracciati della modalità principale, fermandoci tuttavia ad eliminare dei piccoli fantasmini dall’estetica poco ispirata; meccanica che fa perdere ritmo e carattere all’intera produzione. A proposito di ritmo, se le corse risultano veloci ed adrenaliniche, gli intermezzi story driven risultano invece il più delle volte noiosi, proprio in virtù del fatto che ciò che viene raccontato non riesce in alcun modo a risultare interessante.

Dalla sua però Little Witch Academia VR ha, anche nei sopracitati intermezzi, un colpo d’occhio anime-style davvero azzeccato, ed è sicuramente in grado di affascinare tutti gli amanti di un certo tipo di estetica giapponese, grazie al suo coloratissimo mondo di gioco. Peccato che, nonostante io abbia provato il titolo sul nuovissimo Oculus Quest 2, l’elemento tecnico risulti decisamente sottotono. Texture in bassa risoluzione, aliasing a manetta e – per qualche assurdo motivo – un’accentuazione dell’SDE, invisibile su tutti gli altri giochi. Ora, voglio sperare che questo sia dovuto al fatto che gli sviluppatori si sono concentrati prevalentemente sulla versione Quest 1, ed uscirà una versione con upgrade sull’ultimo standalone di Oculus, ma così com’è Little Witch Academia VR non risulta decisamente in linea con il resto del parco giochi Quest 2.

Oltre alla modalità campagna, che potrà esser completata in poco meno di due ore, sarà poi possibile acquistare scope ed oggetti per le stesse, personalizzando a proprio piacimento la guidabilità e l’elemento offensivo. Niente di troppo profondo, sia chiaro, ma se vi sentite completisti e volete provare tutto ciò che il titolo ha da offrire, l’opera di UNVRS Inc potrebbe regalarvi ancora qualche altra ora di gioco.

In arrivo poi una modalità multiplayer, che potrebbe effettivamente dimostrarsi uno dei punti forti della produzione; ma – nonostante sia già presente il menù dall’hub principale – non sappiamo ancora quando farà capolino nella build commerciale. Rimaniamo comunque in attesa di vedere come se la cava il titolo giocato insieme ad amici e sconosciuti, potrebbe essere una modalità che aumenta effettivamente il valore dell’opera.

Little Witch Academia VR: Broom Racing è un titolo un po’ grezzo, che ha molti difetti, ma che potrebbe comunque piacere a chi vive di anime e cultura giapponese. Il titolo di UNVRS Inc non è un brutto gioco, e risulta anzi il più delle volte un’esperienza scanzonata e godibile, ma non presenta mai una profondità tale da farlo diventare un must have per tutti i possessori di Oculus Quest. Se siete fan della serie probabilmente Little Witch Academia VR è un acquisto obbligato, per tutti gli altri tenetelo d’occhio ben consci dei suoi pregi ed i suoi difetti; dopo l’arrivo della modalità multiplayer o durante un periodo di sconti, potrebbe comunque risultare un buon acquisto.

Little Witch Academia è disponibile dall’12 Ottobre 2020 su Oculus Store, compatibile con Oculus Quest ed Oculus Quest 2.






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Alessandro Redaelli

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