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Marvel’s Spider-Man | la recensione | PC

Giocato su PC

Esiste una scuola di pensiero secondo cui un gioco tripla A indirizzato a un pubblico generico sia sempre, nella migliore delle ipotesi, un gioco mediocre. Sebbene questi siano termini un po’ integralisti per valutare un prodotto videludico mainstream, devo ammettere che mi trovo in parte d’accordo con questa affermazione. I prodotti Ubisoft indirizzati alla grande massa, come Assassin’s Creed e Far Cry, non sono praticamente mai – dal mio punto di vista – videogiochi interessanti, poiché si limitano a prendere una manciata di meccaniche note e a spalmarle dentro a prodotti dal game design grezzo e poco stimolante. Col rischio di farmi dare del fan-boy, ovviamente ingiustificatamente, devo ammettere però una cosa: questa regola non vale quasi mai per le esclusive Sony. I prodotti first party del colosso giapponese riescono ad esser sempre, e con poche eccezioni, videogiochi adatti a tutti, mantenendo una loro identità, evpresentando un design più raffinato della media, soprattutto grazie a un polishing che ha davvero pochi eguali. È ovviamente il caso di Marvel’s Spider-Man, che arriva tra un paio di giorni nella sua versione rimasterizzata su PC, che continua il percorso di Playstation nella pubblicazione delle loro esclusive su un mercato inedito. Riscopriamo oggi questa perla popolare del videogioco contemporaneo nella nostra recensione.

Marvel’s Spider-Man è un prodotto dalle fondamenta solide, eppure estremamente formulaiche. Parliamo di un titolo che non si discosta particolarmente dalla formula Ubisoft più generica, ma che Insomniac Games è riuscita a fare sua, raffinandone ogni dettaglio, fino a farla diventare – quasi – un’altra cosa.

La narrativa che muove le fila del racconto si dipana all’interno di una macro struttura che esplora il grande mistero di una banda malavitosa cinese, appena arrivata a New York e intenta a sabotare una delle facce più note della grande mela. Il compito di Spider-Man sarà, ovviamente, quello di fermarli, ma per arrivare al suo obiettivo, l’alter-ego di Peter Parker si troverà costretto ad affrontare una quantità di nemici e comprimari spaventosa.

Quello di Marvel’s Spider-Man non è un compito facile: farcire di trame e sotto-trame secondarie un racconto che poteva benissimo reggersi sulle sue gambe senza troppi scostamenti di focus, andando ad arricchire un immaginario già conosciuto, e facendosi un po’ summa del videogioco supereroistico a tema Marvel. La sfida è stata vinta con poche riserve, e Marvel’s Spider-Man riesce a dimostrarsi un prodotto narrativamente solido e divertente, che stupisce grazie ai suoi intrecci arditi e i suoi momenti più topici, senza andare a giocare in modo irrispettoso con il semplice citazionismo che caratterizza il genere.

Sul fronte ludico, come anticipavo, il titolo di Insomniac riesce poi a fare un mezzo miracolo: rendere divertente e stimolante la struttura pop-generica dell’open word a là Ubisoft, che – oggi più che mai – risulta davvero indigesta anche ai fan più sfegatati. All’interno di una New York meravigliosamente ricostruita, viva e ricca di attività, dovremo muoverci tra i punti principali della main quest per proseguire nell’avventura, fermandoci – a seconda del nostro ritmo di gioco – tra le numerosissime attività secondarie che riempiono la città.

Le missioni principali, intramezzate sempre da delle meravigliose cinematiche che ne scandiscono la narrativa, sono quelle dell’avventura più tradizionalista: muoviti tra più punti, ripulisci le aree, affronta questa o quell’altra sezione stealth. Niente di nuovo, ma ciò che vince è la rifinitura dei singoli elementi. Muoversi per il mondo di gioco è davvero una gioia. Una fluidità nel movimento così precisa, spettacolare e soddisfacente non si vedeva da un po’, e il gusto arcade che contraddistingue il movimento tra palazzi restituisce una soddisfazione nell’esplorazione che si porta a casa, già da sola, metà del risultato. Ottimo anche il combat system, che pur rifacendosi ai Batman Arkham, e quindi limitandosi a riproporre ciò che già funziona da anni nel medesimo contesto, diverte grazie alle sue combo circensi, i suoi gadget iper-differenziati e la combinazione fluidissima tra movimento e azione. È davvero difficile trovare un prodotto tripla A che riesce a gestire così bene i tempi dell’azione e dell’esplorazione, soprattutto dentro a un open world strutturalmente molto vasto, ma in Insomiac Games non sono degli sprovveduti, e il risultato è davvero eccellente.

Meno interessanti le fasi puramente stealth, legate principalmente ai due personaggi secondari, che – non potendo rispondere al nemico con l’azione – saranno costretti dentro a dinamiche ormai vecchie e sinceramente noiose, che speriamo di non vedere mai più in prodotti della stessa fascia.

Ma è con le secondarie che Marvel’s Spinderman riesce a fare il miracolo più grande. Nonostante la mappa sia murata di piccole attività, che spaziano dall’attivazione di antenne, e passano per la raccolta di oggetti o l’eliminazione di più ondate nemiche, la disposizione – e soprattuto il ritmo – con cui queste ultime sono gestite, rappresentano l’integrazione perfetta delle fetch quest dentro a un prodotto open world indirizzato al grande pubblico. Sarà infatti possibile ripulire puntatori su puntatori nell’arco di una manciata di secondi; raccogliendo uno zaino mentre ci stiamo dirigendo verso una main quest, o fermandoci all’improvviso a sventare una rapina mentre siamo intenti a sbloccare tutte le torri della mappa. La fluidità con cui si intervallano le attività in Marvel’s Spider-Man, senza far sentire la pesantezza del collectathon più old-school, è davvero da manuale, e inizia a scricchiolare soltanto durante l’ultimo terzo dell’avventura.

Paradossalmente, infatti, il più grande difetto di Marvel’s Spider-Man è la sua durata eccessiva. Le campagne lunghe piacciono a molti, almeno su carta, ma in questo caso Insomniac Games ha esagerato sia nella main quest, che nelle sue missioni secondarie. Una ventina di ore per la missione principale, e più di trenta per portarsi a casa tutte le sub-quest, sono una durata sinceramente eccessiva rispetto a quello che un prodotto del genere ha da offrire in termini di design; nonostante le rifiniture, e nonostante la funzionalità del gameplay rispetto al pubblico di riferimento. La corsa alle dimensioni deve finire, e spero arrivi presto un tempo in cui ciò che ha da offire un prodotto, limiterà le ore di gioco necessarie a finirlo. In questo senso, il suo seguito Miles Morales risulta il perfetto equilibrio tra contenuti, durata e accessibilità, che – almeno persolamente – cerco da un prodotto del genere.

Quella che stiamo prendendo in esame, in ogni caso, è la versione PC, dopo aver già visto lo stesso prodotto arrivare anche su Playstation 5 in condizioni impeccabili, dal punto di vista tecnico.

Inutile dirlo: Marvel’s Spider-Man era, ed è, un gioco davvero splendido da vedere, grazie a un lavoro sulla direzione artistica eccellente, e un’ottimizzazione delle risorse che aveva del miracoloso anche su Playstation 4. Come anticipato, di questa iterazione di Spider-Man sulla nuova console di Sony c’era davvero poco da dire: tra 4k dinamici, ray-tracing adattivo ed fps variabili a seconda dei vostri gusti, la versione già presente sulla nuova Playstation era già in grado di accontentare un po’ tutti, o quasi.

I giocatori che vogliono assolutamente giocare in 4K, 60fps granitici e ray tracing attivo, non hanno – ancora oggi – scelte: devono giocare necessariamente su PC. Questa versione di Marvel’s Spider-Man, quindi, fa esattamente al caso loro, dandogli la possibilità di guardare al prodotto di Insomniac Games come non era mai successo prima. Il prezzo? Una configurazione importante. Secondo le loro specifiche, per giocare con i settaggi sopra descritti avrete bisogno di un i7 12700k o equivalente, una RTX 3080 e 32GB di ram. Non esattamente il PC più facile da recuperare in questo momento, ma capace di regalarvi soddisfazioni come mai viste prima. In ogni caso, se non avete una macchina simile non preoccupatevi, il titolo pubblicato da Playstation è comunque un prodotto ottimizzato come si deve. Ho giocato il mio intero playthrough di Marvel’s Spider-Man con un i9 10850k, una 1080TI e 64 GB di RAM, in 2k e con tutti i settaggi su ultra, tolto ovviamente Ray Tracing ed escluso DLSS. Il risultato è stato un’immagine pulitissima, condita da 60 fotogrammi piuttosto stabili, che lasciavano spazio a qualche incertezza soltanto durante alcune delle fasi più concitate del gioco, senza presentare però mai picchi particolarmente drammatici.

Secondo le specs condivise dal team, basta invece una semplice 1060 per godersi il gioco in full HD a sessanta fotogrammi al secondo, impostando la qualità grafica su medio: un risultato decisamente impressionante, visto l’importante impatto visivo che è in grado di sprigionare il prodotto di Insomniac Games.

Buone notizie anche per chi gioca su monitor 21:9, 32:9 o multi-monitor, grazie al supporto completo per tutti i formati presenti in circolazione sulle configurazioni dello schermo.

Ovviamente nella sua versione PC, Marvel’s Spider-Man è compatibile con mouse e tastiera, con una gestione dei comandi piuttosto convincente, che gli fa comunque preferire – soprattutto per chi è già abituato al pad – la fruizione via controller XBOX, o addirittura Dual Sense, sfruttando dunque anche le funzionalità legate ai trigger adattivi e alla vibrazione.

Marvel’s Spider-Man è il gioco pop per tutti come andrebbe sempre fatto, che riesce a intrattenere grazie a una narrativa solida, divertire col suo gameplay semplice ma stimolante e stupire attraverso il suo eccellente comparto tecnico. Sembra un open world come se ne fanno tanti, eppure i dettagli che compongono ogni suo elemento lo differenziano profondamente dai prodotti mainstream più svogliati, rendendolo il titolo perfetto per chi cerca un prodotto leggero, ma non scontato. Questa inedita versione PC corona poi il sogno dei giocatori più attenti alla tecnica di godere del tutto in 4K, 60FPS e Ray Tracing come se non ci fosse un domani, chiudendo così il cerchio di una produzione che ha saputo darci tanto fino a quattro anni dalla sua uscita.

Marvel’s Spider-Man è disponibile su PC dal 12 agosto 2021 al prezzo di 59,99€.






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Alessandro Redaelli

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