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Medal of Honor: Above and Beyond, tutto quello che sappiamo prima dell’uscita

Medal of Honor: Above and Beyond è il prossimo titolo del celebre franchise che approda in esclusiva per la realtà virtuale. Purtroppo non siamo riusciti a provare in anteprima il nuovo titolo di Respawn Entertainment, ma in queste righe cercherò di riassumere tutto quello che sappiamo sul gioco.

Una campagna in single player cinematografica

Tra combattimenti a bordo di carri armati, aerei, lanci col paracadute e persino sparatorie da una slitta, i ragazzi di Respawn ci propongono una campagna altamente spettacolare. I combattimenti a piedi poi sembrano più vari che mai, con la possibilità di usare le armi da fuoco nei combattimenti corpo a corpo, così come armi bianche ed altri oggetti improvvisati. Un gioco che sembra quindi utilizzare al meglio tutte le interazioni rese possibili dalla VR, per farci sentire realmente immersi in una storia di guerra. Dalle parole del game director di Respawn apprendiamo poi altri dettagli: il gioco sarà diviso in tre atti, dallo sbarco in Normandia all’infiltrazione dietro le linee nemiche. Non ci saranno cutscene ma tutta la storia verrà vissuta in prima persona. La colonna sonora poi sarà degna di un film:  per comporre le musiche infatti lo sviluppatore ha arruolato il compositore Michael Giacchino, veterano ormai del cinema avendo lavorato in tantissimi film recenti, tra cui Rogue One: A Star Wars Story e Into Darkness – Star Trek. Collegata alla campagna ci sarà la funzione “Galleria”, che include una raccolta di cortometraggi e documentari con protagonisti i veterani della Seconda Guerra Mondiale

Un multiplayer frenetico e divertente

Medal of Honor: Above and Beyond ha cinque diverse modalità di gioco multiplayer. Quando vuoi partecipare ad una partita puoi scegliere una modalità specifica, oppure scegliere Quick Play per caricare ciò che è immediatamente disponibile. Tutte le modalità possono supportare fino a 12 giocatori con i team match che offrono partite 6v6.

Deathmatch: dodici giocatori vengono inseriti in una mappa con respawn infiniti per cercare di ottenere il maggior numero di uccisioni prima che scada il tempo. La durata predefinita della partita è di cinque minuti.

Deathmatch a squadre: questa modalità è esattamente come il Deathmatch ma con due squadre da sei. Una modalità di gioco basica, ma di solito è la scelta più popolare in qualsiasi sparatutto online.

Mad Bomber: ad una prima occhiata è più o meno un Deathmatch, tuttavia c’è una variante interessante. Piuttosto che ottenere punti per le uccisioni, ogni persona nella partita ha anche un esplosivo a tempo che può posizionare letteralmente su qualsiasi superficie. Una volta posizionato, inizia un conto alla rovescia di 30 secondi. Se ottieni delle uccisioni con la tua bomba (se riesci a sentire il ticchettio del timer significa che sei nella zona dell’esplosione), ottieni molti punti bonus. Ottieni punti bonus anche se riesci a disarmare altre bombe.

Domination: questa modalità funziona proprio come ti aspetti se hai mai giocato a Call of Duty. Ci sono tre punti di cattura sulla mappa (A, B e C) e sei diviso in due squadre da sei. Devi catturare e mantenere una posizione per guadagnare punti e più a lungo la mantieni, più punti ottieni. Tenere più posizioni garantisce più punti nel tempo. Ottieni anche punti per le uccisioni. Questa è la modalità di gioco più tattica e le squadre che lavorano bene insieme tendono ad avere il maggior successo.

Blast Radius: fondamentalmente è solo un Deathmatch con i giocatori che combattono per se stessi, ma la grande differenza è che c’è un anello che apparirà periodicamente. Se ottieni un’uccisione mentre sei all’interno di quell’anello, vale 5 volte di più. Inoltre ogni volta che qualcuno muore nell’anello si genera un lanciarazzi a colpo singolo sul corpo per aiutare chiunque si trovi all’interno.

Non esiste un vero sistema di progressione nel multiplayer di Medal of Honor: Above and Beyond. Non ci sono livelli, gradi o altro da sbloccare giocando. Tutte le armi sono disponibili dall’inizio senza alcuna opzione per modificarle. Al momento della stesura di questo articolo, gli unici contenuti sbloccabili sono le skin dei personaggi che guadagni giocando attraverso la campagna per giocatore singolo. Ci sono dieci mappe in totale in Medal of Honor: Above and Beyond e sembrano tutte estremamente ben progettate. Il gioco include il supporto completo ai bot. Ciò significa che se nessuno è online quando provi a giocare, puoi comunque unirti a partite multiplayer perché il gioco riempirà automaticamente le lobby con i bot. In alternativa, puoi entrare in una lobby privata e personalizzare il numero di bot o di giocatori presenti. Potresti anche configurarlo in modo che tu e un amico possiate giocare solo contro i bot e rendere il tutto come una serie di missioni cooperative non ufficiali. Medal of Honor: Above and Beyond utilizza server dedicati.

Fonte: UploadVR

I requisiti minimi però non sono uno scherzo

Il produttore di Oculus Studios Mike Doran ha rivelato su Reddit le specifiche consigliate per far girare Medal of Honor: Above and Beyond (non c’è ancora traccia dei requisiti minimi, nemmeno su Steam). Ci sarà bisogno di un PC performante per ottenere il massimo: il gioco richiede infatti una CPU Intel i7 9700K (o equivalente AMD), una GPU RTX 2080 e 16 GB di RAM. “Sì, queste specifiche sono elevate”, ha dichiarato Doran. “Ciò non significa che non si potrà eseguire su hardware inferiori, ma si potrebbero notare rallentamenti.” Doran inoltre consiglia di installare il gioco su un SSD, anche se una volta scompattato occuperà circa 160-170 GB di spazio. Ma non è tutto: se si decide di scaricarlo dall’Oculus Store lo spazio su disco dovrà essere circa doppio, a causa di come lavora l’installer di Oculus.

Troppi bug dalle prime anteprime?

Nelle anteprime di vari siti specializzati, oltre che in alcuni video leak usciti (che non possiamo linkare per ovvi motivi) sono apparse alcune caratteristiche che hanno un po’ fatto storcere il naso agli appassionati, insieme a qualche bug di troppo. Sempre Doran ci vuole rassicurare su Reddit: “per quanto riguarda IGN, Ryan ha giocato ad una build che ha più di 2 settimane. Da allora ci sono state 14 build aggiuntive e centinaia di correzioni di bug. Il gioco non sarà privo di bug quando verrà spedito, ma non sarà però nemmeno pieno di bug”. Per quanto riguarda alcune problematiche legate alle interazioni con gli oggetti, Doran vuole precisare: “In generale, le nostre regole di cattura operano su un sistema di priorità basato su ciò che pensiamo che il giocatore stia cercando di fare. Se impugni un’arma con una mano, allarghiamo apposta l’area di presa per poter stabilizzare l’arma con l’altra mano. Nel bel mezzo di uno scontro a fuoco non vuoi prendere una tazza da tè invece del tuo fucile. Quindi, sì, facciamo supposizioni generali su ciò che pensiamo tu voglia afferrare. Non è sempre perfetto. Ora, ci sono momenti in cui a causa dei volumi di collisione è possibile afferrare la cosa sbagliata nel vivo della battaglia: ne abbiamo risolti il ​​maggior numero possibile. Siamo soddisfatti di come funziona il sistema nel complesso. C’è anche un’assistenza visiva se desideri una rappresentazione perfetta di ciò che la tua mano sta puntando”.

Siete pronti per l’uscita?

Mancano solo poche ore al lancio completo del gioco su Oculus Store e SteamVR. Appuntamento fissato per l’11 dicembre, noi di VR Italia ci saremo come sempre!

 






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Alessio «Back To VR» Menegazzi

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