Mothergunship: Forge VR | la Recensione | PCVR, Quest 2

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Giocato su Meta Quest 2

Mothergunship: Forge VR è un videogioco sviluppato da Terrible Posture Games, rivisitazione VR di Mothergunship uscito su PC e console nel 2018. Come la sua controparte Flat, Mothergunship: Forge VR è un FPS Rouglike con meccaniche da Bullet Hell, che – con mia grande sorpresa – è riuscito a stupirmi e divertirmi per tutta, o quasi, la durata dell’avventura.

Gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro nell’adattare il gioco al linguaggio VR; infatti rispetto al titolo del 2018, dove la modifica delle armi era relegata ad un menù dedicato, in questa versione, il tutto avviene in tempo reale, grazie all’utilizzo delle nostre mani. Il perno centrale attorno a cui ruota tutto il gameplay è, sostanzialmente, la gestione delle bocche da fuoco. Oltre a laser, pistole e sparapizza troveremo anche numerosi potenziamenti che ci permetteranno di modificare le armi a nostro piacimento, aumentandone la potenza di fuoco. Il gioco – di fatto – ci spingerà a dar sfogo alla nostra fantasia, sperimentando in prima persona quali siano le combinazioni più letali e stravaganti da utilizzare.

Il gunplay risulta molto divertente e immediato, con le diverse combinazioni cha andranno a modificare il feeling delle nostre armi, e – di conseguenza – a farci interiorizzare i vari potenziamenti presenti nel gioco.

Tecnicamente Mothergunship: Forge VR è stato pesantemente modificato rispetto alla versione del 2018, con ambientazioni molto più semplici e la mancata libertà di movimento all’interno delle aree che ci troveremo a visitare. Ovviamente tali modifiche sono state apportate per adattarsi meglio all’hardware di Quest 2, ma il gioco potrebbe comunque non sfigurare nella sua versione PCVR. Gli sviluppatori sono riusciti a trovare un ottimo compromesso tra fluidità, gameplay e comfort, rendendo il prodotto godibile anche per chi soffre di motion sickness.

Una nota di merito va sicuramente al comparto audio, che durante le nostre furiose battaglie ci accompagnerà, oltre che col suono dei proiettili, anche da una campionatura di musiche metal in grado di esaltare la nostra voglia di distruzione.

Come detto in precedenza il nostro movimento sarà relegato ad una piccola porzione di mappa, tramite tre modi diversi di locomozione: usando il movimento del corpo sfruttando il room scale, con un dash che permette piccoli scatti laterali, ed infine il movimento libero utilizzando l’analogico sinistro. Personalmente preferisco l’opzione con il movimento libero, dato che tra tutte è quella che mi ha dato maggior controllo sul personaggio.

Inizialmente pensavo che il fatto di non potersi muovere per tutta l’area visibile, rimanendo bloccati su di una piccola zona fosse una scelta limitante in termini di Gameplay, e invece mi sono dovuto ricredere. Infatti i numerosi nemici che compariranno e le schivate dei proiettili in stile Matrix, vi faranno ben presto dimenticare di star giocando in una area piuttosto ristretta, restituendovi una sesazione di grande libertà.

Tra le varie modalità di gioco abbiamo il classico single player, in cui dovremo cercare di farci strada tra i numerosi nemici in solitaria; oppure – attraverso il multiplyer cooperativo – potremo affrontare la campagna spalla a spalla con un amico. Lo scopo del gioco sarà quello di distruggere la Mothergunship, una nave aliena piena zeppa di nemici da affrontare e boss giganteschi, pronti a fermare la nostra avanzata vittoriosa.

Proprio i combattimenti contro i boss sono forse una delle cose più riuscite del gioco. Gli stessi risultano infatti molto scenografici e diversificati, con un ritmo al limite del cardiopalma e con una difficoltà crescente sempre stimolante. Arrivare con un armamentario adeguato e una barra della vita al massimo può fare la differenza tra una gloriosa vittoria ed una sonora sconfitta.

Ovviamente Mothergunship: forge VR non è un titolo perfetto, e presenta anche qualche neo. Se è vero che le boss fight sono ben fatte, è anche vero che il comparto artistico non risulta essere particolarmente curato, con ambientazioni troppo simili tra di loro e con nemici fin troppo anonimi e ripetitivi. Spesso, andando avanti nel gioco, ci capiterà di trovare modelli poligonali già visti in precedenza, con piccole modifiche non sostanziali, che potrebbero stancare il giocatore dopo una manciata di ore

In conclusione questo Mothergunship forge: VR è un titolo che mi ha sorpreso, riuscendo dove molti altri titoli dello stesso genere hanno fallito. Infatti, per quanto questo non sia esente da difetti, riesce nell’arduo compito di divertire il giocatore, anche grazie ad una difficoltà ben bilanciata e mai punitiva. Insomma, se siete in cerca di un FPS veloce, frenetico, e dimostrate il sadismo necessario nel costruire strumenti di morte più strani e letali, allora questo è il gioco che fa per voi. Se invece siete stanchi dei soliti rogulike, Mothergunship forge: VR potrebbe risultare piuttosto ripetitivo e noioso sul lungo periodo, e la sola meccanicalegata alle armii potrebbe non giustificarne l’acquisto.

Mothergunship: Forge VR è in uscita su Steam e Quest 2 il 16 Giugno 2022

 




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