Durante la call sugli utili del quarto trimestre 2020 di Facebook, il CEO Mark Zuckerberg ha affermato che Quest 2 è “sulla buona strada per diventare il primo visore VR mainstream”, osservando che il dispositivo ha generato un aumento del 156% dei ricavi non pubblicitari dell’azienda. In passato, Zuckerberg ha generalmente minimizzato l’attività XR di Facebook, inquadrandola come un investimento lungimirante ma che non dovrebbe ripagare per anni. La sua idea è però cambiata quando ha fatto notare agli investitori che il settore XR è uno dei più promettenti del 2021. “Nei trimestri precedenti ho parlato dei nostri obiettivi futuri a lungo termine quando si tratta di realtà virtuale” – ha detto Zuckerberg agli investitori – “ma penso che i risultati di questo trimestre dimostrino che questo futuro è qui”. Ha inoltre aggiunto che “più di 60 sviluppatori Oculus stanno generando entrate per milioni, più del doppio rispetto a pochi mesi fa”.
Durante l’Oculus Connect 5 nel 2018 Zuckerberg credeva che 10 milioni di utenti VR fossero una pietra miliare importante da raggiungere per l’azienda al fine di creare un ecosistema sostenibile per gli sviluppatori in realtà virtuale. Anche se Quest e Quest 2 probabilmente non hanno ancora venduto 10 milioni di unità, la fiducia di Zuckerberg che Quest 2 possa diventare il “primo visore per realtà virtuale mainstream” suggerisce che la soglia delle 10 milioni di unità potrebbe essere a portata di mano. Zuckerberg ha anche affermato che Quest 2 è stato “uno dei regali natalizi più gettonati di quest’anno” ed è stato uno dei principali artefici del fatturato non pubblicitario di 885 milioni di dollari della società nel quarto trimestre.
Guardando poi al futuro, Zuckerberg ha confermato che il successore di Quest 2 è già in sviluppo. “Stiamo continuando a lavorare anche sul nuovo hardware, che si adatterà alla stessa piattaforma, quindi il contenuto che funziona su Quest 2 dovrebbe essere compatibile con le versioni future, in modo da costruire una base d’installazione più ampia attorno ai visori per realtà virtuale che abbiamo.”
Facebook non ha mai nascosto i suoi piani per costruire anche un visore AR, dato che la stessa società ci ha fatto vedere un primo prototipo l’anno scorso. Durante la call, Zuckerberg ha confermato che il piano è quello di iniziare prima con gli smartglass, e poi di lanciare degli occhiali AR in piena regola in futuro. Ha anche definito Apple come probabile concorrente nel panorama AR. “Nel lungo termine, mentre ci muoviamo verso la costruzione della prossima piattaforma informatica, penso che vedremo Apple anche come un concorrente nella realtà aumentata.”
Proprio un recente report di Bloomberg ha svelato che Apple sarebbe al lavoro su un visore VR standalone che dovrebbe fare da precursore per i futuri occhiali AR dell’azienda. Questo prodotto dovrebbe possedere funzionalità anche di realtà aumentata, display ad altissima risoluzione e dovrebbe montare gli ultimissimi chip M1 di Apple. Questi nuovi chip hanno dimostrato proprio in queste settimane le loro potenzialità nei nuovissimi MacBook Air, con punteggi nei benchmark, soprattutto in single core, che possono rivaleggiare con le CPU desktop più aggiornate. Non dobbiamo aspettarci però un visore economico, secondo il report: il suo prezzo dovrebbe essere maggiore anche dei visori PC più costosi, e non uscirà prima del 2022.
Non è chiaro però se Zuckerberg nel suo intervento faccia riferimento proprio a questa indiscrezione, oppure abbia alcune informazioni interne sui piani XR di Apple. Staremo a vedere. Siete d’accordo con il modello di business che sta portando avanti Facebook? Oppure preferite l’approccio alla VR di Valve e del suo Valve Index? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Road to VR
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