Overload: recensione e video recensione

Nel 1995 lo studio statunitense Parallax Software esordisce con Descent, uno sparatutto per DOS dal gameplay divertentissimo e rivoluzionario, che ha dato vita a diversi seguiti e spin-off fino all’inizio degli anni duemila.

Gli stessi ragazzi di Parallax quindi decidono di lanciare una campagna crowdfunding nel 2016 proponendo un seguito spirituale della loro storica saga videoludica ed aprendo un nuovo studio sotto il nome di Revival Productions. Evidentemente il ricordo della prima volta in cui uno  sparatutto restituiva la totale libertà di movimento era ancora vivo in chi ha vissuto l’epoca dei 386 e la campagna si è chiusa con successo. Esce quindi il 31 Maggio Overload, un copia-incolla dichiarato di Descent e i suoi seguiti, ovviamente modernizzato dal punto di vista tecnico e con il supporto alla VR.

Come nel titolo originale, in Overload avremo la possibilità di affrontare una campagna dalla durata più che discreta attraverso una serie di livelli labirintici che ci chiederanno di distruggere dei reattori, cercare delle chiavi colorate e ripulire le aree dai nemici. Ogni tanto spunterà fuori qualche boss, ma il cuore dell’esperienza sarà fondamentalmente quello di uno sparatutto doomlike. Ciò che rende grande il gameplay di Overload è per l’appunto la completa libertà di movimento data al giocatore all’interno della sua navicella. Attraverso il pad o con l’accoppiata mouse e tastiera (i motion controller non sono supportati) potremo quindi muovere la navicella a destra e a sinistra, in alto e in basso, avanti e indietro e ruotarla a nostro piacimento. Il layout base del pad risulta in fin dei conti abbastanza intuitivo, nonostante il primo approccio possa spaventare a causa del numero elevato di tasti da utilizzare e le varie combinazioni. Nel giro di un’oretta staremo tuttavia sfrecciando a tutta velocità attraverso stretti corridoi pieni di nemici mentre spariamo all’impazzata e ruotiamo costantemente in tutte le direzioni senza problemi di comprensione. L’esperienza, dal punto di vista del puro gameplay, è davvero solida e divertente e non mancherà di regalare momenti ricchi di adrenalina e tensione.

Il problema della campagna di Overload è però la mancanza varietà. Sebbene il level design sia sempre curato e proponga spesso belle trovate riguardo a percorsi e posizione dei nemici, alla lunga lo stesso setup visivo e lo stesso tipo di compiti potrebbero venire a noia. Questo può risultare un problema soggettivo, ma chi approccia per la prima volta la serie potrebbe rimanere deluso dalla ripetitività di asset, situazioni e una palette di colori che non cambia mai per la manciata di ore che servono a concludere il gioco (dalle quattro alle otto a seconda dello stile di gioco).

Tuttavia, grazie all’ottimo gameplay e alla possibilità di giocarlo a piccole dosi, Overload riesce a risultare un’esperienza soddisfacente anche soltanto nella campagna a giocatore singolo. Oltre a questa modalità, Revival ha pensato bene di rimpolpare l’offerta con una serie di challenge in cui sopravvivere ad alcune ondate nemiche e tre modalità multiplayer competitive. Oltretutto, una volta finita la campagna sarà possibile rigiocarla a livelli di difficoltà superiori, anche solo per potenziare la nostra navicella, che diventerà sempre più performante con l’acquisto di skill attive e passive alla fine di ogni livello.

Dal punto di vista tecnico ed artistico il titolo di Revival Productions risulta semplice, pulito e sorretto da un ottimo lavoro di polishing. Come già accennato la varietà stilistica non è di casa, ma quello che Overload fa lo fa giusto, con un bel lavoro sull’estetica dei livelli e sul character design dei nemici. Inoltre, nonostante spesso ci si imbatta in situazioni estremamente concitate, la stabilità del software risulta sempre eccellente garantendo un’ottimizzazione da manuale.

Una piccola parentesi va in questo caso aperta a proposito della questione motion sickness. Overload vi sposterà da una parte all’altra della mappa a gran velocità, come se foste su una montagna russa in cui gli spazi sono stretti e l’attenzione va tenuta alta. La mia esperienza personale si è dimostrata incredibilmente positiva e anche con sessioni di gioco di discreta durata non ho avuto alcun tipo di problema, ma chi è fisicamente più sensibile alla croce del motion sickness potrebbe ricevere brutte sorprese.

Se amate gli shooter frenetici di stampo fantascientifico o avete vissuto l’epoca di Descent, Overload è un titolo che può dare enormi soddisfazioni. Nonostante un’eccessiva mancanza di varietà nella campagna principale il primo titolo di Revival productions colpisce nel segno grazie alla spettacolarità dei combattimenti, un level design curato che cerca sempre la sorpresa e una buona quantità di contenuti.

Overload è disponibile dal 31 Maggio 2018 su Steam, compatibile con HTC Vive e Oculus Rift.






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Alessandro Redaelli

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