Planetrism è un progetto davvero ambizioso ed in qualche modo sorprendente. Frutto del lavoro di due soli sviluppatori noti nel panorama finlandese, al secolo Mika Laaksonen (programmazione) e Kimmo Kaunela (grafica e artwork), risulta essere un concentrato di soluzioni tecnologiche avanzate con un livello di complessità raro nel panorama della realtà virtuale.
Planetrism è ambientato 200 anni nel futuro e vede il genere umano proteso verso la colonizzazione dopo il pesante sovrappopolamento terrestre, con tutto ciò che ne consegue a livello di scarsità di risorse e tensioni sociali. Dopo aver occupato l’intero sistema solare, si è presentata l’opportunità di arruolarsi in una missione di colonizzazione interstellare, dove l’abbondanza di esopianeti può fare la fortuna dei più coraggiosi. Voi impersonerete appunto uno di questi intrepidi esploratori, e metterete la vostra vita a repentaglio per garantire il successo dell’operazione.
Sul lato pratico, la colonizzazione del pianeta si concretizzerà in un massiccio gioco di ruolo open world, in cui verranno mischiati elementi di sopravvivenza, elementi esplorativi, combattimento, raccolta ed utilizzo di risorse nonché costruzione di insediamenti e coltura della vegetazione. Il personaggio avrà tutta una serie di attributi ed abilità che varieranno con il progredire del gioco, basato su missioni cardine della campagna e quest secondarie opzionali che ben si adattano alla libertà di movimento offerta, che prevede tra l’altro anche l’uso di mezzi di trasporto, la possibilità di nuotare e financo di arrampicarsi.
Se quanto detto finora non fosse stato sufficiente a cogliere tutto il vostro interesse, tale complessità sembra sposarsi con una realizzazione tecnica di rilievo. Il gioco offre un livello di dettaglio ragguardevole, sia negli interni che negli esterni, dovrebbe avere un clima dinamico, fisica in tempo reale su vari oggetti con piena interazione manuale. Si potrà visitare il sottosuolo e addirittura ambienti sottomarini, con una convincente fisica anche sui corpi galleggianti (guardate questo video ad esempio). Il loro canale Youtube è una miniera di contenuti video anche lunghi e forse poco coreografici sul piano della condivisione, ma in cui mostrano gli elementi del gioco man mano che viene sviluppato di concerto con il devlog. Tra l’altro per pubblicizzare Planetrism stanno pensando di utilizzare delle applicazioni a realtà aumentata per smartphone in cui mischiano dei droni del gioco ad ambientazioni reali prese da videocamera, con tanto di illuminazione adattiva.
Manca una data di uscita, correlata al raggiungimento dello standard qualitativo atteso più che ad un momento specifico, si parla comunque dei mesi a venire piuttosto di qualcosa di imminente. Le piattaforme supportate saranno Vive e Rift, curiosamente è specificata la compatibilità del Vive anche sotto sistema operativo Mac OS.
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