Giocato su Oculus Quest 2
Che gioia, a quasi trent’anni di distanza dal capitolo originale, risentire ancora quel suono che apriva tutti gli stage di Puzzle Bobble. Il capolavoro immortale di Taito è stato in grado, all’inizio degli anni novanta, di restituire ai giocatori di tutto il mondo il puzzle game videoludico perfetto; che riusciva addirittura ad eguagliare il Tetris in quanto a profondità di game design, e precisione di gameplay. Ma quello che aveva in più Puzzle Bobble rispetto agli altri titoli contemporanei dello stesso genere era un’estetica irresistibile, una colonna sonora indimenticabile ed una modalità multigiocatore che ancora oggi ci fa passare interi pomeriggi di divertimento in compagnia. Survios, uno degli studi più importanti al mondo nel contesto della realtà virtuale, fa quindi un accordo con i simpatici giapponesi, e ci propone un capitolo di Puzzle Bobble esclusivo per realtà virtuale, che ogni appassionato del franchise non può lasciarsi sfuggire. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La software house americana non se l’è passata particolarmente bene durante l’ultimo anno. Dopo aver dato vita a perle del calibro di Creed: Rise of Glory, Sprint Vector ed Electronauts, i nostri hanno subito una battuta d’arresto consistente con il poco amato Battlewake ed il disastroso The Walking Dead Onslaught; lasciando per qualche mese un mercato VR che sembrava non volerli più. Dopo una piccola parentesi con l’adattamento flat di Creed, Survios decide però di tornare a lavorare con la realtà virtuale, acquistando il franchise preso qui in esame, e proponendo la loro personale visione di uno dei puzzle game più importanti della storia del gaming; oltretutto, in esclusiva sui caschetti standalone.
Per chi non lo sapesse, il concept di Puzzle Bubble era semplice: all’interno di vari stage 2D, una serie di palline colorate andavano a costruire un muro da abbattere collezionando tre, o più, bolle dello stesso colore, eliminando fino all’ultima pallina prima dello scadere del tempo.
Ovviamente lo studio losangelino non si è limitato a schiaffare su uno schermo piatto di fronte a noi gli elementi propri del gameplay originale, ma ha cercato di reiventare totalmente una formula oramai rodata, ma anche troppo facile da riproporre pedissequamente. Ecco quindi che Puzzle Bobble VR: Vacation Odissey ci si presenta come un bizzarro quanto riuscito mix tra un puzzle game e un FPS con la fionda, in cui interpreteremo proprio l’iconico draghetto protagonista di molte avventure di Taito. Dai suoi occhi, ci ritroveremo quindi all’interno di stage ricchi e coloratissimi, nel cui centro ritroveremo il classico ammasso di bolle che abbiamo imparato ad amare da oltre due decenni.
Grazie al cambio di prospettiva, tuttavia, la montagna colorata a cui siamo abituati non si districherà più su un’unica linea, ma si paleserà attraverso una serie di blocchi in tre dimensioni che assumeranno forme e dimensioni diverse, a seconda dello stage selezionato. Di conseguenza, quando spareremo una bolla colorata su una fila di palline, la matassa che accerchia il nucleo ruoterà su sé stessa, costringendoci a ragionare – molto più che in passato – sullo step successivo da compiere. Il nucleo è infatti qui l’obiettivo ultimo di Bub e Bob, che dovranno spogliarlo di tutti i collegamenti con i blocchi esterni, per poi farlo esplodere quando soltanto una pallina lo manterrà in collegamento con il resto.
Ma non è finita qui, perché lavorando di squadra, il nostro compagno potrà switchare in qualsiasi momento la bolla che vi ha appena girato, rifilandovi un colore più consono al lato della matassa che state osservando; a meno che lo stesso non sia stato avvelenato da un malus legato ad una specifica bolla. Avete capito bene, in Puzzle Booble VR: Vacation Odissey dovremo vedercela anche con una serie di oggetti randomici che andranno a “disturbare” in qualche modo la nostra partita, mettendoci i bastoni tra le ruote, o aiutandoci ad ottenere più punti grazie ai power-up casuali che si nasconderanno tra le bolle. Tuttavia, investendo qualche moneta collezionata tra un livello e l’altro, avremo anche la possibilità di rendere un po’ meno randomica la fortuna, portandoci in partita ben tre skill attive, che potrebbero salvare un’azione in corner. Da una bomba che elimina gran parte delle bolle, fino ad arrivare ad una sfera che ruota la matassa ed una pallina cambia colore; i power-up momentanei di Puzzle Bobble VR stratificano ancora un gameplay già sufficientemente profondo, restituendoci un altro elemento importante da tenere in considerazione durante le partite.
Partite che, guarda caso, tenderanno a cambiare addirittura il game design stesso dell’opera ogni qual volta la campagna ne avrà voglia. Se la maggior parte degli stage ci imporranno di arrivare a distruggere il nucleo entro un numero specificato di azioni, altri ci richiederanno invece di finire lo stage entro un tempo limite, o di catturare tutti i Chack’n nascosti nelle bolle. Insomma, all’interno di una campagna che vanta ben cento livelli e che si può concludere in non meno di quattro ore, la possibilità di passare da un approccio frenetico ad uno più ragionato restituisce tutta la voglia di Survios nel non dormire sugli allori, provando a stimolarci ogni due per tre con una nuova ambientazione, un nuovo elemento di disturbo o un approccio di gameplay totalmente differente.
Come se non bastasse, l’opera di Survios propone altre due modalità, che si affiancano alla campagna. La prima è l’immancabile modalità endless, forse addirittura più divertente della campagna stessa, poiché più vicina allo spirito originale del prodotto. Qui, un varco spaziotemporale cercherà di risucchiare le matasse di bolle che andranno via via accumulandosi nel livello, e starà a noi distruggerle tutte, prima che queste entrino in contatto con l’ignoto. Perfetta per una partita mordi e fuggi, la modalità endless è di fatto la vera erede dell’originale Puzzle Bobble, e ci saprà divertire per ore ed ore alla ricerca del punteggio perfetto.
La seconda modalità è invece, chiaramente, il multiplayer. Sfidando amici e sconosciuti, verremo lanciati in partite 1V1 al cardiopalma, che sfruttano la maggior parte degli elementi di gameplay della campagna originale, ma che propongono anche alcune cicche inedite che vi invitiamo a scoprire autonomamente. Inutile dire che chi ama il multigiocatore, specialmente se legato all’ambito del puzzle, troverà qui pane per i suoi denti, tanto che Puzzle Bobble VR: Vacation Odissey punta a diventare uno dei prodotti di punta per il mercato multiplayer sui caschetti standalone.
Anche sul fronte visivo, Survios riesce a far centro. Riportare in tre dimensioni l’immaginario old school di Taito non era certo cosa facile, ma lo studio americano riesce miracolosamente a farci vivere in prima persona un mondo grazioso e irresistibile, composto da un buon lavoro sulla modellazione degli ambienti e dei personaggi, degli ottimi effetti visivi e l’indimenticabile OST di ZUNTATA, che per l’occasione affianca riarrangiamenti di brani storici, a squisiti temi inediti. Rimane, come spesso su Oculus Quest, un aliasing che si fa a volte un po’ troppo marcato; che disturba qui meno che in altre occasioni, ma che sembra volerci ricordare costantemente che stiamo giocando su standalone, e non su una macchina particolarmente performante. Poco male, il risultato è comunque ottimo, e sarà in grado di intrattenere occhi e orecchie, ancor prima che mente e braccia.
Dopo questa scorpacciata di belle notizie urge fare un piccolo passo indietro, perché Puzzle Bobble VR: Vacation Odissey non è un prodotto perfetto. Nonostante, su carta, sia tutto da manuale, l’ultimo arrivato in casa Survios ha un unico, discreto, problema: il bilanciamento della campagna.
La modalità storia di Puzzle Bobble VR è divertente sì, varia anche, ma un po’ discontinua nel lavoro sul level design delle matasse. Se alcune si riescono a chiudere in tempi brevi, ed altre necessitano di un lavoro più oculato sui punti scoperti, altre ancora avranno invece un aspetto che tende un po’ troppo alla casualità, e che si potranno concludere in cinque lanciate, come in trentacinque, a seconda del nostro livello di fortuna. Ecco allora che entrano in gioco i sopracitati power-up acquistabili, che assumono quindi improvvisamente un’importanza un po’ troppo vitale nell’economia del game design. In un prodotto del genere le skill di questo tipo dovrebbero semplicemente facilitare i giocatori meno capaci, e non ergersi a elemento indispensabile nelle sezioni più confuse, tanto che chi non avrà voglia di ripetere un livello più volte di fila rischierà di annoiarsi molto in fretta. Si ha proprio l’impressione che il level design non sia stato pensato millimetricamente, forse anche in virtù della sua abbondanza di livelli, ma questo toglie un po’ di forza a una produzione altrimenti impeccabile sugli altri fronti.
L’impossibilità di far ripartire immediatamente un livello qualora si siano fatti troppi errori e una storia raccontata tramite due disegni raffazzonati, chiudono un “parco difetti” sicuramente non imperdonabile, ma su cui si poteva lavorare certamente di più; magari concentrando il focus su altre modalità alternative, piuttosto che su una campagna lunga e ricca, ma a tratti quasi accessoria.
Puzzle Bobble VR: Vacation Odissey è il puzzle game che stavo aspettando in realtà virtuale. Ricco, coloratissimo, divertente e pieno di piccole idee brillanti; Survios torna in pompa magna in un mercato in cui sembrava aver già detto tutto quello che aveva da dire, presentandoci un prodotto old school nell’anima, ma profondamente moderno in tutti gli elementi che gli gravitano attorno. Certo, se non avete mai amato l’opera originale di Taito probabilmente questo nuovo capitolo per realtà virtuale non vi farà cambiare idea, ma se invece siete cresciuti in sala giochi con i simpatici draghetti giapponesi, questa esclusiva Oculus Quest sarà in grado di restituirvi le stesse, identiche, vibes.
Puzzle Bobble VR: Vacation Odissey è disponibile dal 20 Maggio 2021, in esclusiva su Oculus Quest e Oculus Quest 2.
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