Giocato su Meta Quest 2
Nell’ultimo anno ho giocato poco in flat, ma tantissimo a Spider-Man: Miles Morales. Nonostante non sia un gioco particolarmente raffinato o originale, la possibilità di muoversi per una città viva e pulsante attraverso quel tipo di mobilità mi ha esaltato a dismisura, e mi ha fatto sognare a un equivalente nel nostro amato mercato VR. Qualcuno ci ha provato, ma l’unico che ci è riuscito è stato Yupitergrad, che – tuttavia – non restituiva la libertà di muoversi dentro a un open world, come il sopracitato prodotto di Insomniac. The Binary Mill prova oggi a fare invece l’impossibile, proponendo in esclusiva su Oculus Quest una sorta di Spiderman sci-fi, in cui volare a tutta velocità tra le strade di una metropoli che ha bisogno del nostro aiuto. Scopriamo insieme Resist nella nostra recensione.
Resist si presenta subito bene, grazie a un impatto estetico minimale ma gradevole, una grande pulizia dell’immagine e un buon voice acting ad accompagnare le nostre gesta. Il nostro compito è inizialmente quello di arrivare all’ultimo piano di un enorme grattacielo, per rubare informazioni al cattivone di turno, che ucciderà invece il presidente e farà ricadere la colpa su di noi. Niente di nuovo sul fronte occidentale sul piano della sceneggiatura, anzi, ma Resist mette quantomeno bene in scena ciò che racconta, e la recitazione convincente dei personaggi – per quanto irritanti spesso siano – ci dà un assaggio di quello che potrà essere a stretto giro l’avventura story driven su standalone.
A giudicare dalla qualità del soggetto, comunque, la storia risulta – come spesso accade – un pretesto per farci giocare con l’originale game design messo in piedi da The Binary Mill, che si basa tutto sul volo e sullo swing tra grossi palazzi futuristici. Il concept è quello del sopracitato Spider-Man: aggrappati a un palazzo con una corda, e ruota la mano per direzionare la traiettoria, fino a quando non avrai superato lo stesso e dovrai ricominciare il procedimento da capo. Su carta una grande idea, all’atto pratico – invece – risulta problematica.
La traiettoria sarà completamente libera, e dipenderà dalla rotazione del nostro polso e dall’altezza del nostro volo. Ma non solo, perché anche il timing e il cambio di direzione andranno a influenzare prepotentemente la linea che andrà a seguire il nostro personaggio. A parole è difficile da spiegare, ma vi assicuro che muoversi con agilità per il mondo di gioco non sarà semplice, e non per una complessità del game design particolarmente ricercata, ma perché è tutto, troppo, inutilmente complesso. Ed è un grande peccato, perché quando invece riusciremo a giostrarci tra i comandi che ci permettono di sorvolare una città ampia e definitissima, il divertimento sarà decisamente assicurato. Quando tutto funziona, infatti, Resist riesce a darci effettivamente quel feeling proprio del prodotto PS5 sopracitato, che avrebbe necessitato di un po’ di rifiniture in più per risultare costante durante tutto l’arco dell’avventura.
Avventura che, ovviamente, non vi richiederà soltanto di muovervi da una parte all’atra della città. Un po’ di azione a buon mercato, qualche puzzle da classico videogioco VR generico e una serie di corse a tempo che sembrano uscite da Superman 64 compongono l’offerta ludica del pacchetto, che – tra alti e bassi – prova in tutti i modi a offrire al giocatore una mole di contenuti che, chiaramente, non può permettersi di proporre. In The Binary Mill non sono degli sprovveduti, e anzi i loro Rush e Mini Motor Racing X mi erano piaciuti molto; ma erano prodotti contenuti, che facevano una sola cosa e la facevano bene. Qui i nostri cercano invece di fare il grande open world action iper-dinamico, con puzzle e storia annessa, e chiaramente non potevano riuscirci.
È una scommessa persa in partenza, ma che – comunque – mi sento di premiare. È vero che ci troviamo di fronte a un gioco oggettivamente mediocre, in cui alcune cose funzionano e alcune no; in cui a volte ci si diverte molto e a volte si spegne il Quest soltanto con una grande frustrazione addosso. Ma è anche vero che titoli come Resist, ad oggi, non esistono sul mercato dello standalone, e The Binary Mill ha avuto un gran coraggio a proporre una cosa del genere, bruciando tutti sul tempo.
In ogni caso, oggi, Resist ha comunque alcuni problemi di troppo. Avendo proposto un mondo di gioco così ampio, il titolo di The Binary Mill presenta una serie di bug e glitch imperdonabili per una release ufficiale, che mi frenano un po’ dal consigliare il prodotto anche a chi è particolarmente interessato. Come se non bastasse, l’estrema frenesia del movimento, che a volte non risulta nemmeno particolarmente controllabile, può portare inevitabilmente a motion sickness tutte le persone che non sono particolarmente abituate al genere. Anche io, che di titoli VR ne ho giocati, ho avuto un paio di svarioni durante alcuni momenti particolarmente concitati. Niente di drammatico se avete uno stomaco di ferro, assolutamente da evitare se siete sensibili alla questione.
Per chi comunque non si ferma davanti a nulla, Resist propone una campagna della durata di circa quattro ore, più moltissime, semplici, side quest sparse per il mondo di gioco, che potrebbero allungare l’esperienza di un altro paio d’ore. Per il prezzo a cui viene venduto, ovvero venti euro, una mole di contenuti decisamente sopra la media.
Resist è un prodotto molto buono sulla carta, che è uscito con troppo anticipo rispetto ai tempi, e con troppa ambizione rispetto alle dimensioni dello studio di sviluppo. Le basi ci sono e qualcosa funziona molto bene, ma il codice è anche molto sporco, la mobilità sarebbe da rifinire, e la varietà di situazioni risulta troppo formulaica per rimanere interessante fino alla fine dell’avventura. Da prendere in considerazione soltanto se grandi fan del genere, e se si è disposti a sorvolare sui problemi ivi citati; in alternativa, aspettiamo che la prossima generazione ci dia modo di avere, anche in VR, uno Spiderman come si deve.
Resist è disponibile dall’11 Novembre 2021 al prezzo di 19,99€ su Meta Quest.
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