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RETURNAL | la recensione (FLAT-PC)

Provato su PC

A inizio generazione un titolo all’apparenza improbabile, un roguelike sviluppato da un team finlandese senza titoli mainstream alle spalle, dalla difficoltà elevata e dalla struttura intransigente, si è ritrovato in una posizione molto particolare: è stato per tutta la prima metà del 2021, l’unica esclusiva degna di nota per PS5. 

Parliamo di Returnal, sviluppato da Housemarque, che, anche grazie alla siccità di prodotti per la console di casa Sony, è riuscito a emergere, a guadagnarsi una solida fanbase e a vendere un rispettabile mezzo milione di copie. 

Ora Returnal, seguendo l’ultima ondata di porting, arriva anche su PC: l’abbiamo provato in anteprima.

Quando atterrò su PS5 Returnal aveva tra i suoi punti di forza una spiccata sinergia con l’hardware Sony: faceva un uso massiccio del feedback aptico del DualSense, metteva a profitto la velocità dell’ssd con caricamenti istantanei di zone e mappe e in generale sfruttava al massimo le potenzialità della nuova Playstation riempiendo lo schermo di effetti particellari, fonti luminose e animazioni complesse e facendo muovere il giocatore a una velocità mozzafiato. 

Ma quindi, se rimuoviamo Returnal dalla console per la quale era stato pensato, cosa rimane?

Rimane un’esperienza esaltante, veloce, stimolante e punitiva. Uno shooter fluido e immediato, rifinito fin nei minimi dettagli, che risponde ai comandi con una precisione rara e con un feeling eccezionale, calato in un’atmosfera angosciante ma evocativa

Returnal può vantare di un design di nemici e ambienti straordinario – soprattutto per un gioco che a ogni run si rinnova con una struttura cangiante e situazioni sempre nuove – di un sound design da Oscar e di una colonna sonora che amplifica la tensione e arricchisce ogni scontro.

Rispetto alla versione per PS5 si perde davvero poco, al netto di alcuni problemi che tratteremo più avanti. Chi possiede un DualSense può collegarlo via cavo al computer e godere del famigerato feedback aptico, ma l’esperienza spiccatamente tattile del gameplay è mantenuta anche con un buon controller per Windows. L’aggiornamento rilasciato a sei mesi dall’uscita su PS5, che permette di uscire dal gioco senza perdere i progressi della run in corso, è già presente nella versione PC, così come la modalità co-op online (che però non abbiamo potuto provare prima dell’uscita, e che purtroppo non sarà cross-platform).

Abbiamo provato Returnal su un computer di fascia media, con una RTX 2070, un Ryzen 5 3600, 64GB di RAM e un disco ssd M.2, che sta più o meno a cavallo tra i requisiti minimi e quelli consigliati. Il gioco si è settato automaticamente su impostazioni MAX in full HD, e la resa visiva, pur senza ray tracing attivo, è notevole. I caricamenti sono veloci e le attese prima di prendere il controllo della protagonista sono ridotte al minimo. Dobbiamo segnalare però frequenti e fastidiose istanze di stuttering e di drop del frame rate, che si presentano subito sulle cutscene (un problema comune a quasi tutti i porting da PS5) e che tornano periodicamente durante il playthrough. Sono spesso trascurabili e incidono quasi solo a livello estetico, ma essendo Returnal un gioco che richiede una certa precisione e velocità di esecuzione, è capitato di rimanere bloccati nel punto sbagliato a causa di un drop degli fps e di perdere quindi dei preziosissimi punti vita.

La situazione migliora, anche se non di molto, passando alle impostazioni medie, ma è davvero un peccato giocare Returnal  in condizioni non ottimali. Se consideriamo anche un peso da 60GB, diventa evidente che stiamo parlando di un gioco esigente, che non si accontenta di configurazioni non aggiornatissime – anche se forse, al netto dei molti VFX particellari e della velocità di gioco, si tratta di esigenze non super-giustificate da parte di un gioco che fa uso di mappe di dimensioni ridotte, asset modulari e tanta, tanta nebbia.

Returnal arriva su PC in condizioni non perfette da un punto di vista tecnico, ma con un gameplay e una pulizia formale che lo rendono sostanzialmente imperdibile. È un gioco difficile, forse un po’ troppo; ed è forse un po’ troppo lungo; ma è sicuramente entusiasmante e divertente, architettato con intelligenza da un team di sviluppo in gran forma. Se amate i roguelike e le sfide punitive e non avete una PS5, la versione PC di Returnal si merita un posto nella vostra collezione.






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Ruggero Melis

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