Negli ultimi anni, soprattutto dentro alle grandi città, abbiamo assistito a una virata importante verso la mobilità elettrica. Non solo per quanto riguarda i “nuovi mezzi popolari”, come biciclette e monopattini, ma anche rispetto alle automobili, gli autobus, lo sharing su due e su quattro ruote. Insomma, una vera e propria rivoluzione che sta iniziando ad abbracciare con sempre più insistenza anche moto e scooter. Sunra, player asiatico da poco sbarcato in Italia, ci propone quindi la sua visione dello scooter con il Robo-S, la risposta elettrica al centoventicinque – fruibile sin dai sedici anni di età – ma capace di stupire anche chi di mezzi a due ruote ne ha provati parecchi.
ESTETICA
Il Robo-S si presenta come il più classico degli scooter 125, almeno a una prima occhiata. Compatto ma forte di una sua personalità estetica, lo scooter di punta di Sunra è molto lontano dall’idea di “monopattino veloce” che siamo abituati ad associare ai mezzi elettrici di questa tipologia. La scocca, disponibile sia in bianco che in nero, suggerisce agilità, compostezza ed eleganza, camuffandosi senza troppi problemi tra i mezzi a motore endotermico ai quali – in un certo senso – ambisce. La sensazione, alla vista, è quindi quella di uno scooter 125 di qualità, che si rivela per quello che è soltanto una volta che ci si è saliti sopra. Manubrio alla mano il Robo-S svela però le sue carte, ovvero quelle di un mezzo leggerissimo, e di conseguenza un po’ “plasticoso”. Non che i materiali con cui è costruito lo scooter di Sunra siano di bassa qualità, anzi, ma utilizzarlo in prima persona dimostra una certa differenza estetica e pratica anche nella costruzione della scocca, rispetto a quello che potrebbe far pensare senza metterci su le mani. La risposta sta semplicemente in un peso decisamente sotto la media, intorno ai cento kg e disposto in maniera un po’ diversa dal solito, al di là dei materiali esterni molto leggeri. C’è da dire che, anche lasciandolo fuori con pioggia e grandine, il Robo-S non andrà a rovinarsi più della sua controparte un po’ più solida alla quale siamo abituati da decenni.
ELETTRICO VS ENDOTERMICO
Prima di approfondire gli aspetti più specifici dello scooter in questione, mi preme specificare le differenze tra un mezzo di questo tipo a batteria e la sua controparte endotermica. A una prima occhiata la risposta è semplice: l’elettrico va caricato, l’endotermico va alimentato a benzina. È vero, la differenza sostanziale è questa, ma non solo. Acquistare oggi un mezzo elettrico vuol dire sì risparmiare sulla benzina, non avere a carico il bollo e mettere in atto una politica personale decisamente più sostenibile per l’ambiente, ma vuol dire anche che l’autonomia del mezzo sarà decisamente minore, e che sarà inoltre necessario avere un luogo comodo in cui parcheggiarlo per passare alla fase di ricarica. Quest’ultima sarà possibile sia attraverso una comoda entrata sullo scooter, e che prevede quindi che abbiate un box con una presa elettrica da dedicargli, che attraverso due batterie estraibili da 72V che dovrete portarvi a casa per la ricarica. Al di là dell’autonomia, che discuteremo più avanti, è comunque un passaggio in più da fare rispetto a un classico motorino endotermico, a cui dover semplicemente far benzina, senza nulla a cui pensare una volta rientrati a casa. Non è la fine del mondo, e ci si abitua in fretta all’automatismo che ci permette di estrarre la batteria, portarla in casa, caricarla e riposizionarla, ma è sicuramente un elemento di cui tenere conto. Elettrico vuol dire anche più elettronica e meno ricambi, che da una parte è un bene, perché l’efficienza del modello ci può potenzialmente permettere di andare avanti per anni senza il minimo problema, ma vuol dire anche che al primo problema non basterà passare dal vostro meccanico, per un cambio parte al volo e a buon mercato. Sono problematiche legate a tutto l’ecosistema dell’elettrico, e che quindi non pesano più di tanto sulla valutazione di uno scooter che fa decisamente bene quello che fa, ma è giusto ricordarsi sempre se si è utenti adatti a un certo tipo di motore, rispetto a quello più tradizionale che siamo abituati a usare sui mezzi tradizionali.
VELOCITA’ E AUTONOMIA
Tornando sul Robo-S più nello specifico, lo scooter di Sunra è letteralmente una scheggia. Paragonato a un 125 di fascia media, non solo il Robo-S raggiunge velocità analoghe alla sua controparte tradizionale, ma propone anche un’accelerazione – propria dell’elettrico – che non fa davvero sconti a nessuno. Attraverso un tasto posizionato nella parte destra del manubrio sarà possibile selezionare tre differenti modalità: Eco, Dynamic e Sport. La prima limita la velocità a circa 50kmh, con autonomia media intorno ai 100km; con la seconda arriveremo agilmente a 70, perdendo almeno venti km di autonomia; con la terza potremo raggiungere poco meno di 90km orari, a discapito di un’autonomia di soli 60km. Ora, per essere il Robo-S uno scooter esclusivamente da città – e quindi adatto prevalentemente a chi vive nei grandi capoluoghi italiani come Milano o Roma – questo non è un problema, ma chi ha intenzione di usare lo scooter di Sunra per coprire molte tappe nel corso di una giornata potrebbe ritrovarsi a piedi senza nemmeno accorgersene. Non fraintendetemi, ho usato il Robo-S giornate intere, spostandomi da un luogo all’altro per lavoro, commissioni e svago senza rimanere mai a piedi, ma un’occhiata all’autonomia rimanente l’ho sempre buttata, soprattutto perché i dati ufficiali non coincidono al cento per cento con quello che ho sperimentato sulla mia pelle.
Una cinquantina di KM, anche al livello più alto di velocità, il Robo-S li fa tranquillamente, mi viene invece più difficile credere che ne riesca a fare 100 senza neanche una botta di ricarica a metà giornata. Non aiuta il fatto che una volta raggiunto il 20% da parte di entrambe le batterie, il Robo-S (come succede d’altronde con molti mezzi elettrici) vada a impostarsi automaticamente in modalità eco, perdendo qualcosa sia in velocità che in accelerazione. Inoltre, se decideremo di spostarci con una sola batteria, il Robo-S limiterà ancora una volta la sua potenza alla modalità eco, imponendoci sostanzialmente di muoverci sempre con la coppia montata sopra, se non per brevissimi spostamenti. Sono problemi minori, soprattutto in virtù del fatto che l’accelerazione del Robo-S è un qualcosa di realmente eccezionale e forse – da uno scooter di questa categoria – mai sperimentato.
MANOVRABILITA’
Anche rispetto alla manovrabilità, il Robo-S si difende benone. Guidarlo in solitaria ci permette di muoverci in grande agilità tra una macchina all’altra, senza sentire il peso di uno scooter che spesso e volentieri sentiamo più come zavorra, che come estensione del nostro corpo. In questo caso sembra quasi di guidare un monopattino elettrico molto veloce, con tutti i lati positivi che questo comporta, ma con anche qualche ombra a fargli compagnia. Guidare infatti il Robo-S in due non è facilissimo, complice soprattutto un peso effettivamente molto basso, e concentrato nella parte inferiore del mezzo, dove sono posizionate le batterie. Questo vuol dire che la manovrabilità, in compagnia, si rivelerà leggermente compromessa, facendoci un po’ perdere quel senso di “gioco” che potrebbe restituire a chi, con un mezzo a due ruote, vuole anche divertirsi. Eccezionale invece da soli, nonostante qualche contraccolpo di troppo su sanpietrini e terreno dissestato, a cui a un certo punto ci si fa l’abitudine. Sul fronte del mero utilizzo in strada, un po’ antipatica l’assenza del rumore delle frecce, che vi potrebbero far dimenticare di reimpostare il selettore al centro, dopo una curva. Anche qui ci si fa l’abitudine, ma sarebbe stato gradito, quantomeno, un avviso. Peccato anche per l’assenza dell’ABS, che in un mezzo che prende velocità con gran facilità poteva essere utile, e che in questo caso viene munito soltanto di un sistema di frenata combinato.
RICARICA
Abbiamo detto che l’autonomia del Robo-S si aggira quindi intorno ai 60/70Km reali, ma per quanto riguarda la ricarica? La ricarica completa di entrambe le batterie, sia caricate singolarmente che in coppia, è quasi sbalorditiva: quattro ore per arrivare al 100%. Questo vuol dire che potenzialmente, arrivando in ufficio la mattina con entrambe le batterie da ricaricare, il vostro mezzo, già all’ora di pranzo, potrebbe essere pronto per tornare a casa al massimo del suo carico. È quindi vero che l’autonomia non è straordinaria se paragonata a un mezzo endotermico, ma è anche vero che se potete permettervi una carica a metà giornata, a prescindere dal posto in cui siete, potreste serenamente farvi una tratta casa-lavoro da 50Km a tratta senza alcun problema, e con tutta la comodità data dall’elettrico. Certo, come anticipato, è sicuramente più comodo avere a disposizione una presa della corrente in garage per caricare direttamente il mezzo senza dover estrarre le batterie, ma a tutto ci si abitua, e la comodità di un mezzo del genere – nelle circostanze più adatte al suo contesto – non ha decisamente prezzo. Peccato per un trasformatore che sprigiona un baccano abbastanza insistente, complici delle ventole interne necessarie a raffreddare una componente che potrebbe infastidire chi vive in spazi modesti, senza la possibilità di isolarsi da una stanza all’altra.
FEATURE
Sul fronte delle feature, il Robo-S ha ben più di una freccia al proprio arco. Intanto, il sottosella è più che sufficiente per un mezzo di questo tipo. Ci ho messo serenamente dentro zaino, computer, casco e oggetti di piccole dimensioni senza mai sentire la necessità di uno spazio più ampio, come invece potrebbe far pensare dal suo esterno. La possibilità di attaccarlo poi alla sua app proprietaria, e di poter impostare la propria impronta digitale per l’accensione, è quello che mi ha fatto innamorare, forse più di ogni altra cosa, del prodotto in questione. Attraverso la sua applicazione è infatti possibile usare il Robo-S totalmente in keyless, appoggiando semplicemente il proprio dito sul sensore frontale, senza tirar mai fuori le chiavi dalla propria tasca, oltre che azionare l’antifurto, aprire il sottosella e spegnere il mezzo dal nostro cellulare. Sembra una cosa da poco, ma a un mezzo a cui viene aggiunta la scomodità di dover estrarre le batterie per la ricarica in casa viene aggiunta una possibilità, di contraltare, che facilita e velocizza l’utilizzo dello scooter dentro alla maggior parte dei contesti. Interessante anche la retromarcia assistita, probabilmente non fondamentale in un mezzo che pesa un centinaio di kg, ma sicuramente gradita; e ottima, inoltre, la presa usb posta a pochi passi dal manubrio, a cui è inoltre possibile attaccare un porta telefono di serie, da tenere costantemente carico durante l’utilizzo del navigatore. Ottimo poi il display, esteso e particolarmente chiaro nelle informazioni e nei colori, su cui spunta fuori a ogni accensione il tempo di utilizzo corrente, i km percorsi e l’autonomia mancante, su entrambe le batterie. Buono infine l’antifurto, che scatta in gran velocità ogni qual volta che il mezzo viene toccato mentre è spento. Attenzione però, se spegnerete le batterie attraverso lo switch salvavita posto sotto alla sella, l’antifurto non sarà alimentato da una batteria altra, e sarà quindi, sostanzialmente, disattivato.
COSTI
Arriviamo alla questione un po’ meno simpatica della questione: il prezzo. Il Robo-S viene di listino 4699€, un prezzo importante per uno scooter elettrico prestante, ma che forse costa ancora troppo rispetto ai suoi competitor tradizionali. È vero che è ancora disponibile l’eco bonus che porta a uno sconto del 30%, se si è residenti italiani, e del 40% se si porta indietro un mezzo da euro 0 a euro 3 per la rottamazione, portando di fatto il prezzo rispettivamente a 3543 euro, e 3158 euro, ma parliamo comunque di costi ancora discretamente importanti. Non tanto per lo scooter in sé, perché quei soldi li vale, quanto per i pezzi di ricambio. Sunra offre una garanzia completa di due anni su tutte le parti elettroniche, ma garantisce una durata della batteria fino all’80% a mille cicli di ricarica. Questo vuol dire che utilizzando lo scooter tutti i giorni, oltre i tre anni si rischia di arrivare a una ricarica massima non sufficiente a garantire l’utilizzo che se ne è fatto dall’acquisto fino a quel momento, potendo dovervi costringere all’acquisto di altre due batterie, dal costo di 1390€ l’una. Un esborso abbastanza importante, che non è detto diventi necessario al superamento del 1000 cicli, ma che a un certo punto, per un utilizzo continuativo, potrebbe necessariamente arrivare. Sugli scooter endotermici abbiamo altri tipi di problemi: parti da cambiare durante l’anno e sorprese anche meno piacevoli, oltre che i costi della benzina, ma potenzialmente sul lungo periodo i costi potrebbero comunque accavallarsi.
PER CHI È PENSATO
Vien da chiedersi quindi: per chi è pensato il Robo-S? Sicuramente per chi vive in città, per chi non conta di fare centinaia e centinaia di KM durante una singola settimana, per chi vuole viversi i propri spostamenti in comodità, senza pensare a fare benzina e nel totale rispetto dell’ambiente. È sicuramente uno scooter indicato a un pubblico giovane, ma che non disdegna nemmeno il motociclista più esperto, che ha bisogno di un mezzo da passeggio che non comprometta l’agilità e la velocità dei suoi competitor non-elettrici. Un mezzo quindi un po’ per tutti, che ha l’unica pecca di costare un filo di più dei suoi colleghi endotermici della stessa fascia.
DOVE SI COMPRA
Il Sunra Robo-S si può acquistare nello Store Ufficiale in Via E. De Amicis, 35, a Milano, dentro cui troverete un personale simpatico e attento alle vostre esigenze, che può esporvi tutte le caratteristiche come – e forse anche meglio – di quanto non ve lo abbia fatto io, rispondendo a ogni vostra domanda con cortesia e preparazione.
CONCLUSIONI
Il Robo-S è uno scooter che mi ha stupito. Ero convinto che la strada a lungo termine per una mobilità agile a Milano sarebbe stata quella del monopattino elettrico, ma scoprire uno Scooter che presenta più feature, più veloce, più comodo e da usare anche in compagnia mi ha fatto vedere l’altro lato della medaglia. Il Robo-S è uno scooter che ho utilizzato con grande gioia durante le ultime settimane, e che può rivelarsi un acquisto che vi facilita e vi migliora la vita, a patto di vivere dentro a un grande centro abitato. Se vivete in mezzo ai monti in Valtellina, forse, lo scooter di Sunra non è il mezzo più adatto a voi, mentre se vivete a Milano, Roma o altre città analoghe e avete bisogno di uno scooter comodo e veloce per andare a lavoro o per svolgere questa o quell’altra commissione, il Robo-S potrebbe proprio essere lo scooter che fa per voi.
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