Serious Sam 3 VR BFE: la recensione

Introduzione

Serious Sam 3 VR BFE è il quarto titolo con protagonista Sam “Serious” Stone a giungere in realtà virtuale in poco più di un anno. Il cerchio sembrerebbe chiuso, ma ad un occhio più attento le cose non stanno propriamente così. Serious Sam: The First Encounter e The Second Encounter sono sì due titoli indipendenti, ma non due capitoli successivi. Esiste infatti un Serious Sam II che narra le vicende seguenti all’invasione terrestre aliena, e vede il buon Stone esportare la sua “carica di simpatia” direttamente nei pianeti natali Mental, di cui manca trasposizione VR. Il terzo episodio con acronimo BFE (Before First Encounter) è invece localizzato agli albori dell’apocalisse Mental, in un Egitto semidistrutto in quanto testa di ponte dell’invasione terrestre.

Il gioco

Storicamente quando si pensa a Serious Sam tendiamo sempre ad immaginare i due Encounter, i quali risultano strutturalmente analoghi, laddove nel secondo e nel terzo episodio vi sono state invece differenze marcate. Nel titolo in oggetto i caratteristici spazi aperti a fungere da arena lasciano parzialmente il posto ad un level design più articolato e scenografico, che non difetta di un legame narrativo che colleghi luoghi ad eventi. Troveremo ad esempio scenari cittadini con edifici multipiano, strade tortuose con progressione non lineare e vari momenti di intermezzo al raggiungimento dei punti nevralgici.

Questo diverso bilanciamento rende il tutto leggermente meno frenetico, e soprattutto valorizza poco la tipica dinamica degli sparatutto anni ’90 votata allo strafe permanente per far sì che nuguli di nemici si concentrino sul vertice di rotazione, sparandosi tra loro. Anche l’espediente della trappola, con interruttori che scattando provochino assalti da tutte le direzioni, è in questo BFE usato con più moderazione. Tale equilibratura fa di Serious Sam 3 VR BFE un gioco relativamente “teleport friendly” in cui il combattimento piazzato è praticabile senza frustrazione, il tracking 180 gestibile e la giocabilità complessiva più affine ai canoni della realtà virtuale.

Graficamente il progetto è un tripudio sotto il profilo quantitativo, visto che i livelli sono enormi e ricchi di varianti, gestiscono senza colpo ferire combattimenti fra tanti personaggi mossi dalla AI ed anche tra altri giocatori umani cooperanti, che è possibile reclutare anche tra gli utenti per monitor. Sul singolo dettaglio, similmente agli Encounter ma con qualche ulteriore miglioria, le texture ed i modelli poligonali mostrano i loro anni di vita: l’appena pubblicato The Talos Principle VR, il cui originale flat risulta essere del 2015 (BFE è del 2011) ha infatti una cosmesi più raffinata, per non citare lo stesso Serious Sam The Last Hope del 2017 nativo VR. Lo stile retrò non impedisce al motore di sfoggiare alcune perle, come la luce volumetrica in corrispondenza delle finestre o effetti di distorsione. Longevità e rigiocabilità sono entrambe ottime.

Comfort e implementazione

Croteam è nota per le sue qualità tecniche, reputazione che viene riconfermata anche in questa occasione. Serious Sam 3 VR BFE è un lavoro senza sbavature, ha prestazioni eccellenti su qualsiasi configurazione ed ogni sorta di opzione, supporta molteplici soluzioni di movimento con e senza scorrimento fluido o rotazione fluida. Non difetta nemmeno di un bel tunnel FOV alla Google Earth. Se al lancio di First Encounter la soluzione a basso disagio proposta con “microscatti” non mi aveva convinto completamente, l’attuale combinato di teletrasporto lineare sulla corsa e ad arco sul salto ha tutt’altra eleganza e flessibilità. Ho molto apprezzato anche la possibilità di intervenire sulla scala del rendering, riducendo le armi a dimensione naturale (di default sono enormi) ed anche il mondo affinché suppellettili e mobilio abbiano proporzioni realistiche, cosa che ha di molto migliorato il mio livello di immedesimazione. Vale la pena di ricordare che essendo una trasposizione di un titolo nato per monitor, non troveremo una avanzata interfaccia basata sull’handtracking con interazione diretta su oggetti e inventario, ricarica manuale o gestures; cionondimeno i menù a puntamento svolgeranno efficacemente il proprio ruolo, risultando funzionali come ogni altro elemento del gioco.

Conclusioni

Serious Sam 3 VR BFE è una produzione solida, affidabile nelle prestazioni e rassicurante nei contenuti. Leggermente meno sbilanciato sul combattimento e con una irrobustita sezione esplorativa, sa adattarsi al contesto della realtà virtuale meglio dei suoi predecessori. Questo ne fa a mio avviso il titolo da prendere per chi si accosta adesso alla serie, nonché un acquisto obbligato per i cultori del genere.






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Raffaele Cadeddu

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