Giocato su Oculus Quest 2 in Air Link su PC
Vi ho parlato per la prima volta di Serious Sam VR: The Last Hope nel 2017, quando il gioco aveva appena concluso la sua fase di early access, e io avevo appena iniziato a scrivere per VR Italia. Vista l’assenza di una video recensione su Youtube Italia, ho deciso di riprendere in mano quello stesso testo e riproporvelo oggi, nel 2021, nel contesto di un mercato PC che non ha ancora visto degni concorrenti di tutta quella prima ondata di produzioni PCVR. Riscopriamo oggi l’unico episodio del famoso franchise di Croteam pensato esclusivamente per la realtà virtuale, e scopriamo perché – a distanza di anni – vale ancora la pena giocarlo.
Uno dei ricordi più belli e sinceri della mia infanzia da giocatore è, senza dubbio, legato alla saga di Serious Sam. Avevo forse undici anni, quando per la prima volta scoprii il primo, indimenticabile, capitolo della saga; quel The First Encounter su cui passai ore e ore rischiando di bruciare il mio stanco ma valoroso Pentium II. Insieme ai miei amici, affrontavo la campagna a quattro mani sulla stessa tastiera, passando pomeriggi interi tra le battute di Sam e le urla dei ridicoli kamikaze senza testa. Da allora sono passati vent’anni, e sia la tecnologia che il medium videoludico si sono evoluti, ma il feeling della saga è rimasto il medesimo.
Croteam non ha mai brillato per originalità, uscendo dalla sua comfort zone solamente con lo splendido The Talos Principle del 2014, e producendo fondamentalmente numerosi seguiti e spin off della sua fortunata saga principale; arrivando a proporla addirittura su PS2 con Serious Sam: The Next Encounter. Tuttavia, le radici PC della casa croata si sono rivelate solide e durature, mantenendo una linea coerente con gli aficionados e riuscendo così a costruirsi una delle fanbase più affiatate attualmente in circolazione.
Con l’approdo della realtà virtuale su personal computer, Croteam decide quindi di convertire tutte le sue produzioni più fortunate per HTC Vive ed Oculus Rift, a partire dal primo The First Encounter fino all’ultimo The Talos Principle; aggiungendo però alla lista un ulteriore spinoff in esclusiva VR sulle avventure di Sam Stone. Il titolo fu lanciato in early access nell’ottobre 2016, per uscire ufficialmente l’anno successivo, rifinito in ogni suo aspetto e bello carico di contenuti.
Serious Sam VR: The Last Hope, si presenta come il più classico dei wave shooters: forse il genere che a oggi detiene il maggior numero di produzioni VR, e che ha fatto oltretutto più fatica a maturare nel tempo. Nonostante il medesimo si porti dietro una quantità sconcertante di titoli ingiocabili, improvvisati o incompleti, The Last Hope riesce invece ad aggiungere qualcosa di più personale al macro genere, aumentando il senso di velocità ed esasperando il ritmo del gameplay.
La storia, come da tradizione, è solamente un pretesto: il protagonista Sam Stone ci dichiara esplicitamente che quello che andremo ad affrontare sarà una riproduzione di alcune delle sue avventure più ardue, e – da cadetti quali siamo – non potremo che imparare da lui come trattare con alieni antropomorfi e altre creature poco amichevoli.
Cinque scenari, divisi in quattro capitoli ciascuno, che verranno introdotti da due righe scarse di testo, e che conterranno sostanzialmente migliaia di nemici da abbattere, attraverso ondate sempre più agguerrite di avversari.
Lanciata la prima campagna, verremo catapultati immediatamente nel deserto del Cairo, rendendoci subito conto di come le sconfinate orde di mostri a cui ci ha abituato il brand non mancheranno anche in questo capitolo. Dal secondo uno veniamo infatti attaccati da orde numerose di arpie, ragni giganti, robot, militari e così via, che dovremo devastare a suon di armi giganti, cercando di rimanere in vita fino alla morte di tutte le forze nemiche in gioco. È subito chiaro come il gameplay del titolo, proprio a causa del genere di appartenenza, assomigli molto di più ad un light gun shooter che a uno sparatutto convenzionale, restituendoci un feeling che sta a metà tra i capitoli canonici di Serious Sam e un Time Crisis qualunque. La vera domanda è: come si adatta lo shooting frenetico proprio della saga in VR? La risposta è: molto bene. Nonostante avremo spesso tra le mani armi più grosse del nostro stesso corpo, il gunplay arcade e scanzonato di The Last Hope riesce a regalare grandi soddisfazioni con una buona parte del suo arsenale, divertendoci anche solo attraverso il semplice gesto, e adattando tutte le armi più iconiche del gioco in maniera egregia. Tutte, o quasi, perché nonostante doppio gathling e canne mozze funzionino egregiamente, armi come il fucile da cecchino e l’arco risultano, soprattutto oggi, un po’ anacronistiche nel loro utilizzo. Non che siano inutilizzabili, ma il genere negli ultimi anni si è evoluto, e abbiamo visto, da questo punto di vista, sinceramente di meglio.
A una prima occhiata, in ogni caso, il gameplay da classico FPS a ondate può sembrare un po’ la solita minestra riscaldata, soprattutto per i giocatori che hanno già affrontato svariate esperienze analoghe. Tuttavia, quando saremo circondati da centinaia di mostri, che corrono in ogni direzione e urlano a squarciagola, sarà difficile anche solo ricordarsi di avere a disposizione qualcosa in più dell’arma che stiamo impugnando. E invece, Serious Sam VR: The Last Hope propone anche un tocco di strategia, grazie alla possibilità di acquistare, a ogni cambio livello, una serie di tool fondamentali per la buona riuscita della partita. Da torrette automatiche da posizionare nei punti strategici della mappa, fino a droni e potenziamenti momentanei del nostro DPS; le combinazioni di armi e tool nel prodotto VR di Croteam ci danno la possibilità di affrontare la campagna secondo lo stile di gioco più adatto a noi, e differenziarsi quindi dall’FPS più caciarone al quale – per forza di cose – si riferisce.
La difficoltà standard del titolo è così punitiva, che ci ritroveremo praticamente costretti ad approcciare i livelli con un certo ingegno proprio nella sopracitata sezione, scegliendo con cura quali armi acquistare e quali oggetti portarci dietro, spendendo la valuta guadagnata attraverso l’ondata precedente.
La campagna di The Last Hope, a livello medio, vi impegnerà comunque difficilmente per più di quattro ore ma, fortunatamente, il titolo ha dalla sua molte altre frecce al suo arco. Oltre alla storia principale potremo infatti affrontare la classica modalità “endless”, una modalità “arena” che presenta ben venti livelli di difficoltà, e alcune particolari missioni giornaliere. Come se non bastasse, sia la campagna che queste ultime modalità possono essere affrontate totalmente in compagnia di un amico o un’amica online, aumentando a dismisura il divertimento e, soprattutto, il baccano.
Dal menu principale, potremo poi divertirci a completare il ricco skill tree di Sam, acquisendo un insieme di abilità passive e attive che andranno a semplificare le missioni in vista degli improponibili livelli di difficoltà “hard” e – soprattutto – “serious”.
L’insieme di tutti questi elementi rende Serious Sam VR: The Last Hope uno dei, se non il, wave shooter più contenutisticamente valido e profondo del mercato della realtà virtuale su PC, tanto che chi cerca l’esperienza definitiva legata al genere non dovrebbe assolutamente lasciarselo scappare.
Tecnicamente, oltretutto, The Last Hope si comporta eccezionalmente bene, con ambienti definiti e modelli poligonali sufficientemente ricchi, oltre che un framerate ancorato a 90fps, anche attraverso le configurazioni PC meno performanti. Dopo gli ultimi due anni di realtà virtuale, passati a combattere con l’ottimizzazione dei prodotti meno rifiniti, tornare a un titolo AAA realizzato da uno studio che ha sempre lavorato su piattaforme computer è stato sinceramente rigenerante.
Nonostante il titolo brilli meno di altri capitoli del franchise, a causa dei limiti propri del genere, Serious Sam VR: The Last Hope regala facilmente qualche ora di scanzonato divertimento tra armi gigantesche, battute fuori luogo e mostri di ogni tipo. Chi ama particolarmente il genere degli sparatutto a orde difficilmente – ancora oggi – troverà di meglio sul mercato, ma persino chi preferisce esperienze più libere e stratificate potrà trovare nell’ultima fatica di Croteam elementi appetibili e stuzzicanti.
Serious Sam VR: The last Hope è disponibile dal 20 Settembre 2017 al prezzo di 36,99€ su Steam e Oculus Store.
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