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Sniper Elite VR | la recensione | Quest, PCVR, PSVR

Giocato su Oculus Quest 2 e Air Link

A cinque anni dalla nascita della realtà virtuale, ancora nessuno è riuscito a proporci un’esperienza single player guerrigliera come invece ne vediamo a iosa sugli schermi flat. Al di là di qualche piccola esperienza brandizzata e di giochi indipendenti dalla qualità altalenante, Medal of Honor: Above and Beyond è stato l’unico prodotto con le spalle grosse a farsi strada nel nostro mercato, proponendoci però un prodotto oggettivamente indifendibile da tutti i punti di vista. L’arrivo di Sniper Elite VR, di conseguenza, era atteso come la seconda venuta del messia, grazie a un team competente a tirarne le fila e una serie di hands on che ne sottolineavano le enormi qualità produttive. Il primo prodotto VR di Rebellion è dunque giunto sugli scaffali virtuali di Oculus Quest, PC e Playstation VR, vediamo insieme come se la cava nella nostra recensione.

Sniper Elite VR si apre nel presente, con un uomo oramai anziano che ricorda – a malincuore – i tempi della seconda guerra mondiale, mentre i nipoti giocano serenamente nel suo giardino. È un’immagine potenzialmente forte, che ci ricorda quanto dobbiamo a quella resistenza che ci ha permesso di uscire dal nazifascismo, e che promette bene sia sul fronte narrativo, che sul fronte dello sviluppo. Il tutto continua anche meglio, poiché il nostro protagonista non è il solito eroe americano che viene finalmente a liberarci, ma un partigiano italiano che lotta con le unghie e con i denti per difendere la propria patria. Abituati a non sentir quasi mai parlare della nostra resistenza nell’ambito videludico, l’incipit proposto da Sniper Elite risulta sicuramente di gran valore.

Ahimè, tolti i primi dieci minuti di trama, il prodotto prosegue con il pilota automatico fino all’arrivo dei titoli di coda, risultando di fatto un flebile abbozzo di quella che poteva essere una buona sceneggiatura, ma che manca di struttura, coraggio e anche solo elementi narrativi fondanti per poterla considerare tale.
Pazienza, perché in fondo in un titolo di guerra ciò che conta di più è il gameplay, e quello che noi giocatori tiriamo fuori – anche in modo involontariamente narrativo – dalle gesta dei suoi protagonisti. Purtroppo, i veri problemi di Sniper Elite VR spuntano fuori proprio in questo ambito.

La prima manciata di missioni del prodotto di Rebellion rispetta vagamente le aspettative che potevamo avere su un prodotto basato sull’utilizzo del fucile da cecchino. Da punti strategici di una piccola mappa, dovremo infatti eliminare i fascisti a suon di colpi precisi e puntuali col nostro sniper, creando un automatismo tra colpo e ricarica che ci farà effettivamente sentire il peso e la soddisfazione delle gesta del protagonista. E fin qui tutto ok: il gunplay regge, le posizioni dei nemici ci invogliano a guardarci intorno con una certa curiosità, e le missioni durano quanto basta per non farci stancar troppo a furia di tenere le braccia in tensione. Forse, però, da un titolo che racconta la seconda guerra mondiale ci aspettavamo anche dell’altro, ed ecco che quell’altro – purtroppo – arriva.

Alle missioni più statiche ivi descritte infatti, Sniper Elite affianca anche dei livelli dall’impostazione più tradizionale, in cui eseguire un percorso ben preciso eliminando tutto ciò che si muove, o agendo in maniera totalmente stealth per non attirare l’attenzione del nemico. Il problema di queste sezioni è che è tutto così approssimativo da rendere le fasi da semi-fermi più entusiasmanti di quelle a piedi, e questo è grosso un problema.

Intanto, le tre armi di supporto che potremo portarci dietro insieme al fucile da cecchino non restituiscono un minimo del buon feeling che possiamo invece trovare nell’arma principale, portandoci a utilizzarle con poca enfasi o addirittura tralasciarle interamente per tutta la durata dell’avventura. Entra quindi in gioco lo stealth, composto sostanzialmente da quel paio di elementi che chi conosce il genere avrà già ben presente, e che si dividono tra il lancio di oggetti, volto a distrarre il nemico, e la camminata silenziosa alle spalle, per eliminare i soldati in assoluta tranquillità. Entrambi elementi che funzionano in modo piuttosto goffo e macchinoso, e che – ancora una volta – ci porteranno a non optare per queste due possibilità. Molto interessante invece la possibilità di sparare ogni qual volta un rumore dell’ambiente andrà a coprire per qualche secondo gli scoppi del nostro sniper, e che ci permetterà di fare piazza pulita senza far accorgere nessuno della nostra presenza in modo intelligente e stimolante. Dispiace che quest’ultimo elemento sia letteralmente l’unico di valore a far parte del lato più spiccatamente stealth del gioco, e che non basta a definire Sniper Elite VR come un buon esponente del suo genere.

L’altro tallone d’Achille è che le sezioni più tradizionali si portano dietro è un level design di una pigrizia disarmante, che ci propone soltanto lunghi corridoi da ripulire, senza nessuna idea di messa in scena degna di nota, e che ci farà annoiare già a metà di una campagna che dura – a livello medio – dalle quattro alle cinque ore.

Interessante poi l’X-RAY kill cam, marchio di fabbrica della serie Sniper Elite, che – randomicamente – vi farà seguire in soggettiva il proiettile esploso, andando a mostrarvi il danno effettivo che state andando a consegnare a nemico. Un po’ come nei recenti Mortal Kombat, la kill cam vi espone ai dettagli più gore degli scontri, e lo fa attraverso un colpo d’occhio effettivamente efficace. Sfortuna vuole che alla decima kill cam che interrompe l’azione, vi vedrete quasi costretti a disabilitarla dal menu delle azioni per non continuare a venir interrotti uccisione dopo uccisione.

Prima di iniziare il gioco mi sono chiesto a lungo su che piattaforma affrontare il mio playtrough principale: PC o standalone? Alla fine, più per curiosità che per altro, ho optato per la prima opzione. Nonostante un buon lavoro sulla modellazione poligonale degli ambienti e dei nemici, ho trovato però l’impatto tecnico su personal computer piuttosto deludente, e fondamentalmente in linea con quello che ci aveva proposto Medal of Honor: Above and Beyond; forse con un goccio di gusto in più, e con un’ottimizzazione meno antipatica. Inoltre, con Air Link, Sniper Elite mi ha dato più problemi del previsto, problemi che non ho riscontrato con nessun altro gioco utilizzando la nuova feature wireless di Facebook.

Le cose cambiano quando invece si passa ad Oculus Quest 2 in standalone. In questo caso spariscono ombre ed effettistica varia, ma definizione, qualità dei colori e modellazione rimangono pressoché invariate, e ci fanno godere del prodotto – forse – anche di più. È un paradosso affermare che Sniper Elite VR si gioca meglio su standalone che con air link, perché di fatto le differenze visive ci sono, ma sapere che la macchina portatile di facebook riesce a fare tutto da sola mi fa personalmente preferire questa versione, piuttosto che un porting su PC oggettivamente poco aggraziato, che non spinge in alcun modo le macchine da gioco più performanti su cui siamo abituati a giocare.

Discreto il lavoro sull’audio, che presenta una colonna sonora dimenticabile ma sufficiente, e un doppiaggio accettabile per gli standard del prodotto, sebbene forse un po’ troppo macchiettistico nei frangenti in cui la storia necessita di più pathos. Da segnalare che il titolo è interamente tradotto in italiano, esclusivamente – però – attraverso i sottotitoli, fatto che potrebbe far storcere il naso a chi, da un racconto ambientato in Italia, si aspettava di sentir effettivamente parlare nella nostra lingua.

Sniper Elite VR è un prodotto oggettivamente deludente, che non cambia la faccia di questa opinabile stagione della realtà virtuale, ma che si lascia giocare con una certa piacevolezza, soprattutto se non si hanno gusti troppo raffinati. Non stiamo parlando di un prodotto indifendibile come Above and Beyond, ma di uno sparatutto un po’ pigro, che propone cose fatte bene e cose fatte male, ma che potrebbe riuscire comunque a mantenere alta l’attenzione dei giocatori che vogliono semplicemente svagarsi per una manciata di ore. In attesa di un FPS single player che riesca finalmente ad allinearsi con gli standard dei prodotti flat più di spicco, accontentiamoci di questo Sniper Elite VR, soprattutto se avete un Oculus Quest e non avete ancora avuto la possibilità di esplorare il catalogo VR su personal computer.

Sniper Elite VR è disponibile dall’8 Luglio 2021 al prezzo di 29,99€ su Oculus Store, Steam e Playstation VR.

 






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Alessandro Redaelli

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