Nel mondo dei videogiochi contemporaneo capita raramente di trovarsi di fronte a opere totalizzanti e straordinarie, capaci di farti rimanere a bocca aperta costantemente, come quando da bambini ci si ritrovava dentro a spazi enormi e incomprensibili. Tetris Effect (qui la recensione) è uno di questi videogiochi, e nessuno può azzardarsi a dire il contrario. L’opera di Tetsuya Mizuguchi parte dal paleolitico del gaming e arriva a esplorare sensibilità inedite e personali, immergendo quello che è il Tetris dentro ad acque che solo un grande autore poteva permettersi di navigare. È difficile spiegare perché Tetris Effect sia un capolavoro: forse è perché già – di base – l’opera di partenza rimane tutt’oggi immortale, forse è perché le visual che arricchiscono il contesto sprigionano una bellezza disarmante, o forse è perché le musiche, che si amalgamo con una grazia rara al gameplay, restituiscono quella spinta in più di cui una rivisitazione ha sempre bisogno. Magari invece è la possibilità di giocare decine di modalità diverse, il multiplayer cooperativo o competitivo, una campagna emozionante quasi quanto quella di The Last of Us, nonostante l’assenza di una qualsivoglia sceneggiatura. Tetris Effect è un prodotto perfetto in tutti i suoi elementi, se non uno dei dieci più grandi videogiochi della generazione scorsa.
Non è un caso che, nonostante il titolo sia uscito su PC, Switch, Xbox e Playstation, Tetris Effect si giochi molto meglio su quest’ultima piattaforma, grazie a un pad che risulta molto più preciso dei suoi competitor, a causa delle sue impeccabili frecce direzionali. Non è un caso perché, di conseguenza, la versione PSVR del prodotto era già la migliore tra le tante in realtà virtuale, che con PSVR2 vede addirittura un miglioramento significativo. Questo perché da una parte il DualSense è ancora meglio del DualShock 4, e dall’altra le potenzialità di PlayStation VR2 sprigionano ancora di più la forza dell’opera.
Il pannello 4K HDR di PSVR2 è straordinario nell’isolare gli elementi che compongono i livelli, tanto che vi sembrerà quasi di viverli sotto un’altra luce rispetto a quanto fatto in passato. Merito di una risoluzione altissima che spinge il gioco verso vette da record, rendendolo mai così bello, vibrante e ricco di elementi a schermo come oggi, nemmeno nella sua versione PCVR. Ve lo giuro: ho giocato Tetris Effect su qualsiasi piattaforma, per decine – se non centinaia – di ore, e questa specifica versione è stata comunque in grado di regalarmi emozioni ancora più forti di quanto non lo abbiano fatto gli altri porting.
Se avete giocato a Tetris Effect saprete già di cosa parlo, ma se non l’avete fate vi invito fortemente a provarlo, anche se credete che una riedizione di Tetris non possa interessarvi. L’unico problema, se così vogliamo chiamarlo, è che il prodotto distribuito da Enhance Games non è esattamente a buon mercato. In realtà, rispetto alla longevità che offre 39,99€ sono anche pochi, ma per qualcuno potrebbero risultare un muro d’ingresso troppo grande, semplicemente per provare con mano la bontà di un prodotto difficile da descrivere a parole. C’è da dire che se possedete già la versione PS4, l’aggiornamento alla versione PSVR2 vi costerà l’onesto prezzo d’ingresso di 9,99€: un investimento che vi consiglio assolutamente di fare, se avete già apprezzato il prodotto.
Tetris Effect rimane oggi, su PSVR2, un capolavoro, e lo è forse anche in maniera più esplicita grazie al pannello del visore Next Gen di PlayStation, l’haptic feedback e il paio di nuove modalità presenti nel pacchetto. Stiamo parlando di un videogioco immortale, che non mi stancherò mai di urlare quanto sia bello, e che deve accompagnarvi necessariamente nel vostro nuovo viaggio insieme a PlayStation VR2.
Tetris Effect: Connected è disponibile dal 22 febbraio 2022 nella sua versione PSVR2 al prezzo di 39,99€ a questo link.
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