Misterioso ma qualitativamente apprezzabile esperimento di Tequila Works, team spagnolo che ha all’attivo diverse ottime produzioni quali Sexy Brutale e RiME, The Invisible Hours uscirà per PSVR, Vive e Rift il 10 ottobre al prezzo di 29.99 euro (essendo europei si sono ricordati di citare la nostra valuta).
La trama narra di un gruppo di stranieri invitati nella residenza dell’inventore Nikola Tesla, ma al sopraggiungere del settimo il padrone di casa viene ritrovato morto per assassinio. La produzione punta ad essere una esperienza di tipo teatrale, che include infatti professionisti della recitazione come Mark Arnold (Desperate Housewives), Katherine Carlton (Downton Abbey), Uriel Emil (Homeland), Grahame Fox (Game of Thrones) con la direzione di Rob Yescombe (Farpoint). Voi non prenderete parte a questi eventi in qualità di protagonista, ma sarete spettatori invisibili degli accadimenti, da qui il titolo. L’ambientazione è la più classica dei gialli, una lussuosa ma inquietante villa vittoriana; la profondità della storia e della sceneggiatura dovrebbero settare un nuovo standard qualitativo per la realtà virtuale, e non solo.
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E’ previsto il doppiaggio in italiano o sempre solo la valuta?
Il doppiaggio tenderei ad escluderlo, ma i sottotitoli forse potrebbero, dato che ritengo assai probabile li abbia in spagnolo (la casa che lo produce ha sede a Madrid) e le produzioni europee in più lingue l’italiano ogni tanto se lo ricordano.
A parte il scoprirlo alla pubblicazione, se riesco a mettermi in contatto con loro magari riesco ad avere una risposta in merito, nel qual caso ti aggiornerò qui con una nuova risposta.
Grazie mille
Non ho avuto risposte da Tequila Works, ma hanno appena messo il gioco su Steam: localizzato in Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. Niente Italiano…
Grazie per l’aggiornamento.
Oggi esce il gioco arktica.1 spero di vedere una recensione, non tanto per me ma per mostrare agli italiani che titoli tripla A ce ne sono e solo voi potete diffondere il verbo.
Ti ringrazio per la fiducia! In realtà, senza partitre da Adamo ed Eva sono passato dal supporter/evangelizzatore di Oculus in fase kickstarter, con progettini di sviluppo annessi, a utente spaventato e deluso dal nuovo marketing divisivo di stampo console nella nuova Oculus con Facebook dentro e Palmer fuori. Cosa che mi pesa assai, perché sia per mia cultura che proprio per interesse vorrei comprendere come l’intrattenimento in VR si evolverà, in tutte le sue forme.
Comunque sto riflettendo sulla cosa, alcune realtà indipendentemente dai miei principi quale utente (le opinioni espresse sono mie personali) andrebbero comunque rappresentate in una rivista come VR Italia. Diciamo che per Arktica.1 di certo non farò in tempo, ma non escludo per il futuro una rappresentanza PSVR, Oculus e magari anche qualcosa di mobile, dove iniziano a vedersi esperimenti interessanti tipo gli ultimi premiati agli Unity award. Quello che si augurano tutti è che i giochi “seri” escano su tutti i sistemi, così tutti possano giocarci, ma questo è vero solo in parte e a determinate condizioni.
Facci sapere qualora lo dovessi provare!