Theseus arriva su PC dopo un periodo di esclusività temporale su piattaforma PSVR. Laddove nella sponda Oculus i titoli d’azione in terza persona non mancano, cosa ben comprensibile se si pensa al lungo periodo di uso esclusivo via joypad per assenza di controller di movimento (da fine marzo al dicembre 2016), il genere latita del tutto sul versante SteamVR. Da questa prospettiva Theseus propone quindi una esperienza inedita che copre una fascia di mercato non ancora rappresentata, e di cui personalmente sentivo la mancanza.
Tornando al gioco vero e proprio, Theseus si caratterizza per una certa linearità che lascia poco spazio alla libertà di movimento. I problemi da affrontare si susseguiranno in una sequenza ben precisa, scelta che rafforza l’elemento narrativo a discapito di quello esplorativo. La cosa non è necessariamente un male, ma conduce a quella che è l’unica reale riserva di una produzione eccellente: la brevità. Ho ultimato il gioco in meno di due ore, senza incontrare particolari ostacoli e con checkpoint sempre finemente cesellati per non dover rifare più di poche mosse. E’ vero che lo standard delle produzioni in realtà virtuale non vede la longevità tra i suoi elementi più spiccati, ma la sensazione che finisca troppo presto e quando ancora tanto sarebbe stato da dire è forte.
Il gioco fa uso di una ottima terza persona gestita per lo più da telecamere fisse disposte nello scenario. Occasionalmente l’inquadratura seguirà il personaggio da dietro le spalle in frangenti dove si deve camminare in una direzione soltanto, cosa che non incide gran ché nel comfort complessivo ma aggiunge pathos e coreografia. I comandi sono quelli tipici dei giochi d’azione in terza persona, quindi ben rodati ma prevedibili. Prestazioni ugualmente buone, gira fluidissimo e con discreti margini di configurabilità. Theseus è tra i pochi titoli VR interamente localizzati in italiano, cosa che non deriva da traduzioni esterne in quanto Forge Reply è una software house di Milano, elemento che non ho voluto citare nel cappello per evitare di accennare a qualsivoglia forma di campanilismo, peraltro inutile considerata la solidità tecnica della produzione.
Theseus è un titolo unico nel versante SteamVR, molto bello ma anche assai corto. Il comparto audiovisivo è indiscutibile per un risultato che pesca a piene mani dall’immaginario epico alla Shadow of the Colossus introducendo una ulteriore vena orrifica. Nel variegato scenario della realtà virtuale c’è ancora spazio per avventure in terza persona via joypad: se ben realizzate per scala ed interfaccia, sono in grado di suscitare ben altro livello di coinvolgimento rispetto alla fruizione via schermo. Per i cultori un acquisto da tenere in seria considerazione.
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