Traffic Jams: la recensione (Quest/PSVR/PCVR)

Giocato su Oculus Quest 2

Se c’è una categoria che un po’ tutti odiano è – sicuramente – quella dei vigili e degli ausiliari del traffico. Questa povera gente, che sta facendo fondamentalmente soltanto il proprio lavoro, viene spesso offesa e denigrata in virtù del fatto che dar multe o far passar macchine e pedoni da una corsia ad un’altra non sembra esattamente il lavoro più nobile o complicato del mondo. Bene, dopo aver giocato a Traffic Jams vi assicuro che vedrete questi simpatici signori con un occhio diverso, poiché liberare le strade di una città zeppa di automobili e bizzarri personaggi, non è mai stato così stressante come nel titolo di Little Chicken.

Traffic Jams è semplicemente un titolo in cui dovrete accumulare punteggio facendo passare in sicurezza mezzi di trasporto e pedoni, in città sempre più grosse e trafficate. Da New York, fino a Parigi ed Hong Kong, nel prodotto distribuito da Vertigo Games l’unica nostra prerogativa sarà quella di non causare incidenti o disguidi alle persone che popolano le strade delle città in cui operiamo, cercando di superare la fama dell’ausiliare del traffico numero uno al mondo. Quest’ultimo personaggio, che accompagnerà la nostra avventura con una manciata di piccoli siparietti, si farà vero e proprio collante narrativo tra i livelli, compattando alla bene e meglio una storia che risulta, giustamente, un mero pretesto per buttarci a capofitto nel gameplay.

All’atto pratico, Traffic Jams funziona così: con la vostra mano non dominante dovete indicare il veicolo o la persona a cui vorrete imporre un ordine, mentre con l’altra dovrete mostrargli uno dei due gesti disponibili per fermarli o farli muovere. Niente di più semplice, eppure il game loop del prodotto Little Chicken ha qualcosa di unico e divertentissimo, che ci spingerà a voler fare sempre più punteggio, lasciandoci costantemente con la voglia di fare la solita, proverbiale, “ultima partita”. Per completare i livelli al cento per cento, e sbloccare così altre mappe ed altre condizioni atmosferiche, avremo bisogno non solo di accumulare punteggio, ma anche di adempire a dei compiti unici che ci verranno presentati all’inizio del livello. Dal trovare un personaggio nascosto a far schiantare un camion specifico, queste ultime mansioni risultano fin da subito l’anello più debole dell’intera produzione, poiché poco si sposano con l’elemento più arcade ed immediato del core design.

Ahimè, i problemi non finiscono però qui. Oltre ad una serie di compiti aggiuntivi che non regalano niente al giocatore, se non qualche ora in più di gioco passata ad impazzire per cercare di sbloccare tutto al cento per cento, Traffic Jams soffre anche di un level design che, a volte, si fa eccessivamente complicato. Se durante i primi livelli il divertimento è assicurato, andando avanti con la campagna noteremo un lavoro sulla costruzione delle singole mappe sempre meno a fuoco, con elementi che si dimostrano eccessivamente casuali e che ci possono portare a perdere una partita senza aver fatto nulla di sbagliato. Sono finezze, e ce ne si accorge soprattutto mettendo a confronto la prima metà delle ambientazioni con la seconda, ma vi assicuro che la frustrazione di alcuni livelli e palpabile, tanto che abbatte in toto il divertimento che un prodotto come questo deve, e sa, restituire.

Passiamo poi al multiplayer, pubblicizzato a gran voce prima dell’uscita, ma che non riesce a proporre nulla di particolarmente interessante in un genere che non ha ancora trovato la sua dimensione. L’idea di un prodotto multigiocatore asincrono in cui un giocatore VR ne sfida altri quattro che operano dal proprio smartphone, concettualmente, funziona; ma in Traffic Jams è tutto troppo semplice per risultare davvero incisivo. Mentre il giocatore col caschetto dirige il traffico, i giocatori collegati dal proprio device dovranno eseguire un balletto di button smashing sui vari elementi che fanno spawnare macchine, zombie e pedoni, cercando di aiutare od infastidire l’utente VR. Se su carta l’idea potrebbe funzionare, all’atto pratico il gameplay in multiplayer risulta davvero monotono sia per l’ausiliario, sia per i giocatori sul divano. Tenendo anche conto della necessità di andare a stremmare la propria partita sulla TV prima di iniziare a giocare, questa specifica modalità di Traffic Jam risulta infine la più macchinosa e meno riuscita dell’intero pacchetto.

Male male anche sul fronte grafico. Devo ammettere che sono stanco dei prodotti che escono su Quest 2 in condizioni vergognose, quasi fossero titoli di lancio per il precedente standalone di Facebook. Forte del fatto che negli ultimi mesi abbiamo assistito a quel miracolo di Tales from the Galaxy’s Edge e forte della rabbia accumulata con molti titoli recenti che non sfruttano a dovere l’hardware dell’ultimo standalone, di fronte a Traffic Jams sono rimasto letteralmente di sasso. Ora, mi auguro fortemente che – al momento del lancio – il titolo riceva una patch che vada a migliorare l’impatto estetico sul device sopracitato, ma così com’è la review build è oggettivamente impresentabile. Zombie composti da letteralmente dieci poligoni, un aliasing che non vedevo dai tempi del Sega Saturn ed animazioni tutte uguali: Traffic Jams da davvero il peggio di sé sul fronte puramente tecnico, pur presentando una direzione artistica di tutto rispetto. Quello che fa arrabbiare particolarmente è infatti proprio l’estetica generale, che risulta invece piacevolissima, e che può sicuramente soddisfare gli utenti PC; ma che su Oculus Quest non riesce a raggiungere il medesimo impatto, risultando semplicemente un ammasso di pixel sgranati che, oggi, non mi sento di accettare più.

Tolti i problemi sopracitati, Traffic Jams è comunque in grado di divertire chi riuscirà a farsi catturare da un gameplay semplice ma stratificato, che propone finalmente qualcosa di nuovo al di là dei soliti sparatutto con gli zombie a cui il mercato ci sta tristemente abituando. Certo, l’opera di Little Chicken non è particolarmente rifinita in termini di design, e la versione Quest soffre di un impatto tecnico da galera, ma il gameplay immediato e brillante, oltre che una direzione artistica piacevolissima, possono soddisfare chi cerca dallo standalone soprattutto una manciata di prodotti arcade e velocissimi da tenere sempre installati sul proprio device.

Traffic Jam è disponibile su Oculus Store e Steam dall’8 Aprile 2021 al prezzo di 19,99€, e sarà disponibile nell’estate dello stesso anno anche su Playstation VR.

 






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Alessandro Redaelli

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