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Un vero simulatore di MOTO in realtà virtuale!

Settimane movimentate per Vr Italia queste ultime. Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di disfare i bagli di ritorno da Barcellona che subito siamo ripartiti, in direzione Bergamo. Eh sì, perché per la prima volta a Bergamo Fiera si è tenuta la Family entertainment expo, detta FEEXPO, una fiera aperta solo agli operatori del settore dell’intrattenimento! Dietro questa fiera c’è un vero e proprio consorzio, il FEE, nato nel 2017 come promotore per le famiglie dell’intrattenimento e del gioco sano.

Da tempo il mondo delle attrazioni nei centri commerciali e nei parchi divertimento ha iniziato a introdurre la realtà virtuale per i propri visitatori, portando molto spesso esperienze uniche ad hoc. Lo abbiamo visto in Italia con Zero Latency, che ha fatto delle proprie esperienze esclusive un marchio di fabbrica, in quanto prima era possibile visitare delle VR rooms ma per provare molto spesso solamente prodotti casalinghi.

Appena arrivati, sembrava di essere tornati bambini: un intero padiglione dedicato a cabinati e attrazioni per piccoli, giovani e adulti! La presenza della realtà virtuale era abbastanza distribuita ma noi ghiotti siamo subito partiti dalla portata più grossa e siamo quindi quindi corsi nel gigantesco stand dei nostri amici di VIRTUAL PLAY.

Virtual play è un’azienda che si occupa di realtà virtuale con tecnologia immersiva, che si pone come partner ideale per chiunque intenda entrare nel mondo della realtà virtuale in Italia. Offre soluzioni chiavi in mano che comprendono la scelta della location, delle macchine migliori, della formazione e del marketing finale. Ha già diverse aperture sul territorio nazionale come Torino e l’Aquila e propone format personalizzati in base alle esigenze di spazio, budget e ricavi. Azienda specializzata nell’offrire esperienze uniche e coinvolgenti per il divertimento di famiglie e appassionati, progettate e costruite totalmente in Italia.

Nel ventaglio del loro catalogo non c’è nulla che possiate aver già visto! Simulatori di moto, di volo, di rollercoaster e cinema 9d. Un’intera area a nostra disposizione per tutta la giornata intera, non potevamo desiderare di meglio.

 

Prima di parlarvi di tutti prodotti che abbiamo avuto modo di provare parliamo delle specifiche tecniche di dei visori. Si parla di visori display lcd, risoluzione 1400×1400 lenti frenel nati per essere dei dispositivi leggerissimi a 3dof. Fidatevi. Le esperienze sono state pensate ad hoc ed anche i macchinari e se è vero che i puristi non possono rinunciare a visori a 6 dof, esperimenti come Labo hanno dimostrato che è possibile creare prodotti interessanti anche con soli 3 gradi di libertà. Non confondete mi raccomando i gradi di libertà del visore con quelli dei macchinari.

Ovetti dinamici 9D

Si tratta di una postazione a 3dof, una soluzione chiavi in mano con pc e giochi già inclusi. Se dovessi descriverlo in poche parole, vi direi: non sottovalutatelo. Può sembrare il più innocuo alla vista, ma la sinergia di spruzzi d’aria compressa da più parti, più la sedia stimolante e il legaccio in gomma sulla base apparentemente inutile, vi daranno senza dubbio sensazioni clamorose. Bastano pochissimi gradi di movimento nella realtà reale per disorientarvi completamente nella realtà virtuale. Tra le app erano disponibili alcune giostre e rollercoaster e anche per i giocatori vr più esperti questo tipo di simulatori vi aprirà nuovi incredibili modi di vivere anche le più innocue esperienze vr.

Ma non è finita qui: sapete che muoio nei giochi horror, ma essendo in fiera, senza cuffie e con tante persone attorno, ho provato qualcosa di molto simile a Switchback e Rush of blood. Vagone, rotaie e horror: cosa potrebbe mai andare male direte voi?  – Tutto!-  Il suono che usciva dai diffusori del pod, e addirittura l’innocuo gommino che mi frustava le gambe per simulare ragnatele o superfici graffianti, l’ho trovato impressionante. Ma la ciliegina sulla torta è stata quando, dato che guardare il pavimento non mi bastava più in quanto tra mostri, insetti e robe varie mi stavano entrando in faccia, ho chiuso gli occhi eh… la sedia mi ha dato una pugnalata sulla schiena totalmente inaspettata e horrorifica che ho cacciato un urlo lasciando basito mezzo padiglione. C’erano più di una decina di esperienze disponibili che non ho potuto provare tutte ma da appassionato di Realtà Virtuale posso dire che c’era del potenziale per divertirsi!

Simulatore di volo verticale 360°

Passiamo al simulatore di volo. In questo caso, come potete notare dalle immagini, inganneremo i nostri sensi con questa piattaforma in grado di muoversi sull’asse verticale e di ruotare sull’asse Z. Abbiamo provato un’esperienza interattiva su un jetpack. Quindi l’asse verticale, calibrato in modo adeguato, simulava una fluttuazione piuttosto realistica nel mondo di gioco mentre eravamo impegnati a sparare ai più disparati robot androidi. Assolutamente nulla da poter criticare all’installazione che restituiva in modo intelligente e veritiero il feedback del jetpack. Soprattutto quando si dava gas e si volava in alto si percepiva in modo gradevole la spinta, purtroppo non era possibile dirigere il volo, il che rendeva l’esperienza su binari. Chiaramente questo è un limite del software installato facilmente aggirabile sostituendolo con esperienze più interattive. Ad ogni modo con l’aiuto di aria compressa, audio, rotazioni e traslazioni siamo comunque davanti a qualcosa che andrebbe provato.

Interactive Rotary 360°

Penso che guardando le immagini, credo si commenti da solo. Qui non parliamo più di ingannare i sensi. Questa attrazione è fortemente dedicata a chi cerca emozioni forti, fortissime. Ho rimosso quello che è successo prima e dopo quindi non ricordo nemmeno se potessi scegliere diversi tipi di esperienze. Pensate solo di giocare un Ace-combat in questa postazione. Sarebbe pazzesco. Fatto sta che dopo qualche minuto speso per allacciarmi bene capo busto e piedi ci ritroviamo sopra un drago alato a fare dei giri, sparando a qualunque creatura semovente. È stata incredibile quella sensazione di volare rasoterra verso un dirupo e una volta in prossimità del ciglio andare giù in picchiata. Stiamo parlando di cose dell’altro mondo che con l’ausilio della realtà virtuale rendono l’esperienza difficile da raccontare. Anche in questo caso non eravamo padroni del controllo del drago, non che in una ipotetica realtà lo potremo essere, ma ci fa capire che siamo stati imbrigliati dal software piuttosto che dall’hardware.

Ammetto che ho avuto bisogno di una pausa di qualche minuto e prima di provare l’oggetto dei miei desideri ovvero la moto e abbiamo dato quindi un’occhiata al resto della fiera. Abbiamo provato attrazioni più soft, alcune anche inspiegabili…come è possibile che ci si sia inventati una postazione con 4 pistole ad acqua per sparare contro un LED per sconfiggere orde di scherani? –  Manco si fosse tornati all’epoca dei giochi elettromeccanici, ma tant’è che nelle calde estati a Igea marina i bambini un po’ di refrigerio trovarlo devono signora mia –.

Ero anche interessato a vedere se i simulatori di moto fossero cambiati o migliorati in questi ultimi anni. Devo dire che è sempre un piacere giocarli anche nella loro versione flat. Alcuni vibrano, alcuni impennano, altri hanno solo una molla, ma il brivido del videogioco di moto è sempre molto piacevole, al pensiero di poter provare in VR prodotti come RIDE, Motogp 2022 ho i brividi.

Moto Vr

Aspettative altissime, stellari. D’altro canto la piattaforma si vende solo a guardarla. C’erano tanti simulatori di guida in vr ma sicuro questa era decisamente più attraente. È stato possibile scegliere tra modalità realistica e modalità futuristica con 17 piste e diverse ambientazioni. Insomma c’è della carne al fuoco. Indossato visore e gas martello abbiamo subito capito che c’era da reggersi forte. Curve contro curve sorpassi e cadute e altre cadute. Non è per niente facile ambientarsi, ci vuole davvero tanto manico per riuscire a destrettaggiare una piattarforma di questo genere anche perché il feedback della piattaforma non era per niente facile da domare.

Dopo anni di simulatori di guida trovare correttamente la traiettoria i punti di corda, le staccate è come fare un altro sporto, e infatti è un altro sport. Un prodotto che potrebbe rendere le competizioni di moto in Vr un vero e proprio sport e con tantissimo potenziale ma che necessita di molta pratica. Ho fatto una pausa e poi ci ho riprovato capendo che a volte tenere aperto al massimo mi permetteva di seguire linee più morbide e una velocità di percorrenza in curva superiore rimanendo in pista. La prima volta infatti chiudevo il gas come se affrontassi la curva in un simulatore di guida con conseguente chiusura delle sterzo e parcheggio in cunetta. Contento ma brasato mi sono promesso che ci saranno nuove occasioni, se non per vincere almeno per arrivare al traguardo!

Questo è stato tutto il meglio di cui volevo parlarvi dello stand di Virtual Play ma ci sono ancora due attrazioni di cui dobbiamo parlare.

King Kong of Skull Island VR

Prodotto da Raw Thrills che dal 2001 è dedita alla produzione di prodotti arcade. Lo so che non ne volete sapere dell’ennesimo prodotto di King Kong, ma stiamo parlando di una postazione davvero interessante. Due pc di altissima fascia in LAN a cui sono collegati 2 Reverb G2 dotati entrambi di Leap Motion. Solo questo setup dovrebbe farvi capire che questi sanno di cosa parlano e sanno cosa fanno.

L’esperienza tecnicamente non ha niente da invidiare ai prodotti tripla A per PCVR e alla guida di una jeep eravamo pronti a dare pugni e schiaffoni a tutta la fauna in questo parco naturale. Leap motion non manca un colpo, tecnologicamente validissimo per il tracciamento delle mani e delle dita si rivela una scelta decisamente vincente per veicolare questo tipo di prodotti. Attrazione questa che unita a getti di aria compressa, audio immersivo e naturalmente sedili vibranti si è valsa da sola il viaggio fino alla fiera. L’unica pecca è stata che anche finendo con successo il primo capitolo non era proseguire per tutta la campagna, cosa che avremo fatto più volentieri. Sono già installati in Italia in 2-3 centri commerciali secondo quello che ci hanno comunicato. Diteci dove sono e noi andremo a trovarli!

La seconda grande attrazione di nostro interesse presente nell’area di Farogames è stata Sailor’s Quest VR. Esperienza a tema piratesco, credetemi un’esperienza favolosa! Cabinato prodotto da UNIS Technology, azienda cinese sul mercato dal 1993 sanno benissimo cosa stanno facendo e come comunicarlo.

Anche in questo caso due pc terrificanti con due reverb G2 consacrando come già abbiamo detto più il G2 il miglior visore per tutte le esperienze da seduto che non necessitino dei controller proprietari. In questo caso non eravamo armati di Leap Motion ma di due mitra montati sulla prua del nostro vascello intergalattico. Questo come il precedente è stato pensato per due giocatori e quando vi siederete vedrete il vostro compagno virtuale alla vostra destra o sinistra rendendo il tutto ancora più immersivo.

Anche in questo caso il gioco si mette tra i titani dei giochi PCVR per grafica e risoluzione. L’acqua il fuoco e i nemici, clamoroso! Sedili vibranti getti d’aria suono immersivo e mitra con un buon feedback haptico, se questa è la media delle esperienze VR nelle sala giochi orientali partiamo subito verso il sol levante. In questo caso avevamo a disposizione 3 ambientazioni con 3 boss diversi. Una piovra un coccodrillo e una specie di granchio. Tutte spettacolari con perks lungo il percorso, ottime parti scriptate, questo è l’intrattenimento che voglio vedere. Anche nelle sezioni dove non si spara è stata una gioia stare dentro quel mondo.

In conclusione è stata un giornata pazzesca che si è conclusa poi con l’evento esclusivo allo Spazio Eventi con una performance dal vivo del Cerbero Podcast, con musica e drink, di cui ringraziamo gli amici di Virtual Play per averci invitato.

Vi consiglio di guardare il video in testa a questo articolo per saperne di più e vedere queste macchine in “movimento“. Da FEEXPO era tutto e non ci resta altro che auguravi buona VR!






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Michael «Jshodan» Mighela

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