Giocato su PC
Sono passati rispettivamente sei e cinque anni dall’uscita su PS4 di Uncharted 4: La Fine di un Ladro e Uncharted: L’eredità Perduta, due degli action adventure più acclamati e spettacolari dell’intera generazione. Gli ultimi due titoli della saga di Naughty Dog sono usciti in una riedizione su Playstation 5 all’inizio di quest’anno, e si apprestano a giungere alla fine del loro percorso con l’uscita di questa stessa collezione anche su PC. Uncharted: Raccolta L’eredità dei Ladri segna l’ennesimo porting su personal computer di un prodotto targato Playstation; sarà riuscito a mantenere intatto tutto il fascino che era capace di sprigionare su console?
Per chi non conoscesse la saga iniziata su Playstation 3, Uncharted è una serie di videogiochi il cui concept è stare a Tomb Raider quanto Tomb Raider stava a Indiana Jones. Una sorta di circolo vizioso irresistibile, che ha dato i natali a una delle saghe d’avventura più amate sulle ultime tre generazioni di console marchiate Sony; soprattutto grazie a un gameplay immediato e divertentissimo, una scrittura decisamente sopra la media e un comparto tecnico che ha sempre accompagnato con grazia l’hardware su cui sanciva la sua esclusività. Il quarto capitolo della saga, che si fa al contempo summa e conclusione del franchise principale, è probabilmente il migliore dei quattro, e ci accompagna attraverso un viaggio mozzafiato nei panni di un giovane ladro, che ha bisogno di compiere un’ultima missione prima di ritirarsi in pensione.
Il racconto di Uncharted 4 è brillante ed emozionante come poche produzioni analoghe sono riuscite a fare durante la stessa generazione; merito della penna di quel Neil Druckman, che soltanto pochi anni prima aveva scritto e diretto The Last of Us. Anche sul fronte delle meccaniche di gioco, il titolo di Naughty Dog aveva davvero pochi eguali per dinamismo dell’azione, pulizia e precisione nel level design e lavoro sulla mobilità. Davvero un action adventure eccellente, che veniva superato – per mio gusto personale – soltanto dallo spin-off L’eredità Perduta: il secondo titolo presente in questa collezione. Nei panni di un personaggio secondario del franchise, alla ricerca della zanna di Ganesh, l’ultimo titolo in ordine cronologico di Uncharted mantiene tutti i pregi del prodotto precedente, ma risulta infine più a fuoco, più specifico: un’avventura più breve e concisa, esattamente come piace a me.
Non nascondo dunque il mio amore per una saga che, tolto forse soltanto il primo – mediocre – capitolo, è riuscita a riscrivere in un certo senso il tripla A d’avventura come lo conosciamo oggi, plasmandolo sotto una luce al contempo nuova e conservatrice, e restituendo oltretutto a Sony una mascotte che mancava dalla dolorosa scomparsa di Lara Croft. Eppure, su PC, Nathan Drake non è decisamente lo stesso.
Su Playstation 3 prima, Playstation 4 poi, e Playstation 5 ora, la saga di Naughty Dog è sempre stata bella come non mai. Questa stessa collezione, sull’ultima console di casa Sony è letteralmente uno spettacolo per gli occhi, che non è invecchiato davvero di una virgola rispetto alla sua release nel 2016. Come spesso accade quando parliamo di esclusive Playstation, l’ottimizzazione ha fatto in questi casi specifici un lavoro eccezionale e certosino, che ci ha fatto sbirciare qualche anno in avanti rispetto alle capacità tecniche delle console.
Su PC, ahimè, questo trattamento lo riceviamo davvero di rado. Ho giocato a Uncharted: Raccolta l’eredità dei ladri su un PC che monta un i9 10850K, 64Gb di ram, 1080TI e avendo installato il titolo su SSD. Con questa stessa configurazione non ho mai avuto problemi a giocare in 2k, con tutto a ultra, a letteralmente tutti i giochi che mi sono passati tra le mani fino a oggi, mantenendo sempre un framerate tra i cinquanta e i sessanta FPS. Bene, da oggi le cose cambiano, perché la collezione di Uncharted ha iniziato a far sudare il mio fidato PC come mai l’avevo visto fare ad oggi, e non per demeriti dell’hardware.
L’ottimizzazione del titolo è a dir poco incomprensibile. Partiamo dal presupposto che per mantenere un framerate dignitoso ho dovuto giocare in finestra senza bordi in 4K, renderizzando tuttavia il titolo in 1080p attraverso l’AMD Fidelity FX Super Resolution 2, con risultati altalenanti; cosa che non mi era sinceramente mai successa. A partire da questi settaggi e impostando la grafica avanzata in alto, il gioco riesce a tenere i 60 FPS, che crollano intorno a cinquanta se provo a settare tutto su ultra, e tra i 30 e i 45 se tento l’azzardo dei 2K; e nemmeno nel modo che vi aspettereste.
Paradossalmente, Uncharted su PC gira meglio durante i momenti d’azione, quando stiamo sparando a tutta velocità contro nemici che continuano a rispondere al fuoco con ferocia. Durante i prestige tour, ovvero i momenti della storia in cui camminiamo semplicemente all’interno di zone particolarmente appaganti dal punto di vista stilistico, senza chissà che interazione da parte nostra, il gioco fa crollare di una decina di punti gli FPS. Questo potrebbe esser dovuto a un qualche tipo di effetto che va ad attivarsi soltanto in determinate circostanze, potrebbe essere un problema relativo alla serie 10xx, potrebbe essere un problema a cui non ho pensato fino ad oggi, ma la stabilità generale del titolo è così ballerina che è davvero difficile capire quale sia davvero il problema.
C’è da dire, per onestà intellettuale, che ho sentito colleghi che stavano giocando al titolo su una 3070, riscontrando quantomeno una stabilità generale più accettabile in 2K, rispetto a quella che mi è stata restituita attraverso la mia 1080ti, a cui ho addirittura cambiato pasta termica, pensando fosse un problema del mio hardware specifico . In ogni caso non parliamo di un prodotto ottimizzato a puntino, almeno al lancio, ma che potrebbe vedere delle migliorie consistenti più in là nel tempo.
Insomma, siamo tutti contenti che Playstation porti su PC i suoi prodotti più importanti, e chi non ha alternativa sarà comunque contento di giocare a Uncharted sul proprio computer; ma a ogni uscita PC, Sony sembra voler rimarcare una cosa e una soltanto: le nostre esclusive si giocano meglio su Playstation. E come dargli torto?
Da quando ho Playstation 5 non ho visto girare niente di meglio sul mio PC, né sul PC di amici e colleghi con GPU ben più performanti, ragion per cui mi rendo sempre più conto che – a oggi – la guerra della tecnica la stanno vincendo Playstation 5 e Xbox Series X, rispetto all’egemonia che ha sempre avuto il personal computer su questo fronte. Ora, qualche PC Master Race verrà a spiegarmi che no, con una 4090 il gioco è sicuramente più bello che su Playstation 5, e gira anche a più di sessanta FPS. Va bene, amico o amica, ma il fatto che un titolo che gira meravigliosamente su un hardware da cinquecento euro riesca a girare allo stesso modo, o un po’ meglio, su un altro da cinquemila, non ne fa comunque la piattaforma migliore su cui giocarlo.
Uncharted 4 e Uncharted: L’eredità Perduta sono due giochi eccezionali: due avventure d’azione pop come nessun altro è riuscito a farle durante le ultime due generazioni di console, e arrivano finalmente anche a un pubblico che non era riuscito a goderne fino a oggi. Purtroppo il porting su PC non si è rivelato all’altezza delle aspettative, deludendo attraverso un’ottimizzazione ballerina e ingestibile, che potrebbe sicuramente migliorare col tempo, com’è successo con gli altri titoli Sony su PC. Rimangono due giochi incredibili, verso cui non si può rimanere indifferenti, ragion per cui è impossibile trattare con sufficienza un’operazione comunque fondamentale per l’apertura delle console a un mercato rimasto per troppo tempo bistrattato.
Uncharted: Raccolta L’eredità dei Ladri è disponibile dal 19 Ottobre 2022 al prezzo di 49,99€ su Steam.
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