Unplugged su PSVR2 non ha senso

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Come si adatta su PSVR2 un gioco che sfrutta il tracciamento delle singole dita in hand tracking? Su Quest 2 qualche tempo fa è arrivato Unplugged: l’anti Guitar Hero per eccellenza, che ci permetteva di suonare soltanto attraverso le nostre mani e senza alcun controller un’air guitar un po’ imprecisa, ma decisamente divertente. Il giochino stava nel posizionare le dita nella parte giusta del manico della nostra chitarra virtuale, eseguendo delle pennate fittizie e scatenandoci come fossimo i protagonisti di un grande concerto rock. Non era divertente come lo è stato Rock Band e le sue periferiche, ma faceva il suo. Playstation VR2, tuttavia, non gode del tracciamento delle nostre mani all’infuori dell’utilizzo dei suoi controller proprietari, ragion per cui Unplugged funziona in modo un po’ diverso.

La chitarra è sempre quella, la scaletta pure e le meccaniche anche, cambia solo il numero di input: dalle quattro dita si passa banalmente a due tasti. L’adattamento gioca quindi molto di più su passaggi particolari, scambi tra nota con pennata e senza pennata e velocità d’esecuzione. Per sopperire alla diminuzione della difficoltà data dal taglio delle possibilità, in quel di Anotherway si sono quindi sforzati di ridisegnare i “livelli” aggiungendo e modificando le meccaniche principali del gioco, ma il risultato – ahimè – non convince.

Non che Unplugged sia un brutto gioco, e anzi, chi è appassionato di rock e nostalgico di un certo tipo di rhythm game che non esiste più potrebbe divertirsi, ma è tutto un po’ troppo grezzo, poco intuitivo, mai eccessivamente divertente. L’hand tracking di Quest 2 non funzionava così bene, ma almeno ci presentava una sfida interessante. Qua tutto questo manca, e Unplugged rimane su Playstation VR2 un prodotto spogliato della sua stessa natura.

Ripeto, la tracklist è ancora molto buona, e vanta brani immortali dei The Offspring, dei Weezer e di Ozzy Osbourne, ma una cosa che i rhythm game con periferica fisica facevano meravigliosamente bene più di dieci anni fa, viene in questo caso ridotta un po’ a gimmick senz’anima. Avessero offerto la possibilità di collegare una vecchia chitarra di Rock Band o di Guitar Hero il risultato sarebbe stato molto diverso, e sicuramente mi sarei divertito; così com’è invece – nonostante sia stato fatto il possibile, nei limiti delle meccaniche originali – funziona tutto a metà. 

Non basta sicuramente una risoluzione più alta e una profondità del colore più graffiante per far preferire la versione originale di Unplugged a questa, anche perché da una parte un po’ di aliasing rimane, e dall’altra l’impatto tecnico su un gioco musicale e davvero l’ultimo dei problemi. Speriamo di ritrovare Anotherway con un prodotto che nasce per la periferica VR next gen di Sony, senza vederli sgomitare per entrare a gamba tesa dentro a una scaletta che doveva rimanere orfana di aggiunte dell’ultimo minuto.

Unplugged è disponibile dal 22 febbraio 2022 al prezzo di 24,99€ su playstation 5

 




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