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VRFC Virtual Reality Football Club: la recensione

Introduzione

I pochi esperimenti calcistici in realtà virtuale hanno dato un ottimo ma ridotto spaccato della disciplina, a tutt’ora manca un vero sport di squadra. Le aspettative erano quindi elevate per VRFC, al secolo Virtual Reality Football Club, sviluppato dagli stessi Cherry Pop Games che hanno dato i natali all’eccellente Sports Bar VR. Una ondata di critiche ha di molto ridimensionato l’entusiasmo iniziale, anche se l’esperimento resta interessante e non è impossibile possa crescere nella giusta direzione in un lontano futuro. Ma procediamo con ordine.

Il gioco

Se spiegare il gioco del calcio sarebbe inutile, di certo servirà descrivere quale tipo sport effettivamente VRFC riproduca, visto che siamo lontanissimi da qualsivoglia realismo o fedeltà simulativa. A parte il prendere a calci il pallone e tirare verso la porta, resta davvero poco dello spirito originario. Una cosa che mi ha onestamente sorpreso in negativo è l’assenza di rimesse laterali e corner con la palla che rimbalza tipo flipper, ma anche l’assoluta mancanza di qualsivoglia regolamento. Non ricordo un tale livello di semplicità nemmeno agli albori del videogioco, anche International Soccer su Commodore 64 o World Cup Soccer su Intellevision presentavano un minimo di regole del calcio, questo è una sorta di biliardino da giocarsi in prima persona.

Dopo aver distrutto il vostro livello di attesa, ma è meglio sintonizzarlo sulla giusta frequenza per non rimanere delusi, va detto che la magia della realtà virtuale che rende divertenti anche cose semplicissime funziona a dovere con VRFC. Correre dietro ad un pallone e grossomodo calciarlo verso la porta diverte e soddisfa, con un coinvolgimento che nessuno schermo potrà mai eguagliare, anche con premesse così modeste. Il gioco presenta un comparto tecnico dignitoso ed un buon sonoro, se avrete la fortuna di trovare una squadra completa (il massimo supportato è 4 contro 4) il divertimento sarà assicurato. Ma più probabilmente vi arenerete ad un 1 contro 1 per mancanza di sfidanti con una soporifera e snervante rincorsa del pallone per tutto il campo: ciò rappresenta il vero cancro della produzione che se da un lato è ancora in accesso anticipato già traccia la rotta verso il multiplayer esclusivo, qualche bot sarà il massimo a cui potremo aspirare nel futuro. E’ vero che il cross playing PSVR risulta una benedizione, infatti quasi tutti i giocatori che ho incontrato erano con il visore Sony, ma anche così gli stimoli sono davvero pochi ed una timida spruzzata di magliette sbloccabili quale contentino non risolve il problema.

Comfort e implementazione

Il motivo per cui son volati gli stracci al lancio di VRFC è stato il sistema di controllo, dove sostanzialmente si poteva correre solo diritti con macchinosi accorgimenti per ruotare, fare passi di lato e sostanzialmente qualsiasi altra azione, del tutto privati della libertà di movimento a cui siamo abituati. Questi vincoli sono insormontabili su una piattaforma tipo PSVR che ha una ridotta area di tracking e scarsa precisione nelle mani, ma parecchio indigesti su computer specie se si è dotati di roomscale. Essendo un elemento tecnico più che contenutistico, Cherry Pop Games ha già risolto con una beta pubblica che effettivamente cura il problema alla radice, ora ci si gira con il corpo e non serviranno cervellotiche combinazioni di tasti per ruotare o muoversi. La corsa utilizza un arm swinger ben fatto, ovvero ci si muove oscillando le braccia, mentre per calciare si usa una sincronia tra mano e piede un po’ bislacca ma che dopo qualche tempo si riesce a padroneggiare: in pratica, tenendo il grilletto, muoverete il piede assieme alla mano e darete pugni in luogo dei calci. Il livello di comfort nonostante il movimento fluido risulta piuttosto buono.

Conclusioni

A leggere le recensioni sulle riviste, sembrerebbe un mezzo capolavoro e mi fa chiedere quale titolo abbiano giocato loro. Leggendo le recensioni di Steam invece parrebbe un prodotto del tutto ingiocabile, una semplice patch ha risolto tali problemi e comunque per quanto scomodo il sistema iniziare era padroneggiabile. Il vero, enorme problema di VRFC è il suo livello di contenuti, ci fossero state partite singole e tornei in giocatore singolo, allenamenti con i rigori e molte altre cose già viste altrove, anche nella sua irrealistica semplicità avrebbe avuto stimoli sufficienti e pretese di longevità. Così come è ora dopo la curiosità iniziale sarà difficile vogliate rigiocarlo, a meno di non avere un folto gruppo di amici stabili con cui mettervi d’accordo. Ottima idea ma poco più che un prototipo, potrebbe essere un minigioco inserito in una compilation, difficile giustificare i 20 euro.






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Raffaele Cadeddu

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