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Waltz of the Wizard: recensione e video recensione (Quest/PSVR/PCVR)

Provato su Oculus Quest 2

Agli albori della realtà virtuale, diciamoci la verità, ci emozionavamo un po’ per tutto. Per questo motivo Waltz of the Wizard è un piccolo titolo che tutti ci portiamo nel cuore; un po’ perché fu uno dei primissimi software di lancio, un po’ per la sua atmosfera azzeccata, ed un po’ perché veniva rilasciato gratuitamente per tutti i possessori di un caschetto VR. Dal 2016 tuttavia di cose ne sono cambiate, e dunque Aldin Dynamics decide di riproporre il suo titolo d’esordio in una versione “extended”, disponibile sia su PC, che Playstation VR ed Oculus Quest. Ed è proprio quest’ultima la versione a cui mi sono approcciato per riprendere in mano lo storico titolo in realtà virtuale; e – purtroppo – dell’emozione di cui parlavo poc’anzi non c’è davvero più traccia.

Waltz of the Wizard: Extended Edition non è altro che una riedizione migliorata ed espansa di una tech demo della durata di dieci minuti circa, con tutti i pregi ed i difetti del caso. È ancora ben visibile, ad esempio, la volontà di stupire attraverso un’estetica di certo non avanguardistica, ma sufficientemente affascinate da farci perdere tra le mura che caratterizzano l’avventura. All’interno di queste ultime si consumeranno gran parte delle attività proposte dal titolo Aldin Dynamics; tanto che la puzza di tech demo stenta ad andarsene fino al raggiungimento dei titoli di coda. Quello che dovremo fare sarà sostanzialmente “giocare” in maniera estremamente fine a sé stessa con le magie che avremo a disposizione, mischiare strani intrugli in un calderone e scoprire tutti i piccoli segreti che la nostra stanza nasconde.

Tutto qui? Quasi, perché Waltz of the Wizard: Extended Edition ha dalla sua due grosse feature, o almeno, presunte tali. La prima – disponibile solo su Quest – è la possibilità di utilizzare l’hand tracking durante tutta l’avventura; sia per eseguire le magie, che per sfruttare il sistema di locomozione proprietario. Per muoversi, sia attraverso i touch controller che attraverso le mani, basterà infatti puntare ad una posizione specifica e, nel primo caso, premere un tasto, mentre nel secondo eseguire una gesture. Inutile dire che il sistema funziona piuttosto male, ed è stato chiaramente pensato per sopperire alla possibilità di muoversi senza l’utilizzo di un controller. Anche l’utilizzo delle magie e la fisica degli oggetti si comportano maluccio attraverso l’hand tracking, che tende a perdere spesso il tracciamento ed i movimenti della mano. Nice try Oculus, ma chiaramente – ad oggi – non siamo pronti per questa tecnologia.

Nonostante rimanga comunque simpatico provare ad utilizzare le proprie mani per muoversi all’interno dello spazio 3D, il ritorno ai touch controller rende l’esperienza molto più fruibile, anche in virtù del fatto che sarà possibile camminare attraverso i sistemi di locomozione più tradizionali.

La seconda grossa feature che Waltz of the Wizard offre è il labirinto, ovvero una quest molto più vicina al concetto stesso di videogioco. Arrivati in questo luogo, dovremo sostanzialmente attivare tre sfere magiche poste intorno al punto di spawn, scontrandoci con guerrieri non morti, trappole mortali ed oggetti incantati. Sebbene il labirinto si dimostri l’elemento più divertente dell’intero pacchetto, quest’ultimo risulta anche irrimediabilmente corto e senza troppa personalità sul fronte del gameplay; facendo perdere definitivamente l’entusiasmo per il titolo Aldin Dynamics.

Almeno sul fronte tecnico la questione è ben più positiva, con un impatto grafico piuttosto soddisfacente sia su Quest che su Quest 2, che nonostante non risulti paritario con la versione PC, sfoggia una risoluzione di tutto rispetto ed una buona quantità di poligoni ed elementi a schermo. Anche il sonoro viaggia sullo stesso binario, con un doppiaggio accettabile ed un ottimo sound design.

Waltz of the Wizard: Extended Edition è un prodotto troppo anacronistico per essere consigliato. Nonostante per qualche minuto possa risultare divertente mischiare pozioni e distruggere il proprio laboratorio a suon le magie, il concept che sta alla base del prodotto risulta infine troppo labile, e di conseguenza un po’ noioso. Anche volendo sbloccare tutto ciò che è stato programmato all’interno del titolo fantasy non riuscirete comunque a sforare l’ora scarsa di gioco; e questo è comunque un peccato, perché alcuni degli elementi formali ed un paio di trovate di gameplay risultano sinceramente interessanti. Se lo trovate a meno di cinque euro e vi appassiona un immaginario di questo tipo dategli una possibilità, altrimenti passate oltre, lì fuori è pieno di titoli decisamente più interessanti.

Waltz of the Wizard: Extended Edition è disponibile dal 10 Luglio 2019 su Steam , PSVR ed Oculus Rift e dal 5 Dicembre 2019 di Oculus Quest, al prezzo di 9,99€.






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Alessandro Redaelli

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